L’EMERGENZA RIFUGIATI ESISTE, MA NON È IN EUROPA

I rifugiati costituiscono meno dell'1% della popolazione europea, nonostante l'allarmismo dei media

Lunedì scorso, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha pubblicato il suo rapporto annuale Global Trends, che traccia le migrazioni forzate in tutto il mondo. La notizia del grande incremento di rifugiati contenuta nel rapporto è stata ripresa da tutti i mezzi di informazione e dagli addetti ai lavori generando però in più di un’occasione una distorsione e una forzatura dei dati.

L’allarmismo dei media

La divulgazione di dati relativi ai migranti, rifugiati o meno, provoca spesso una generale corsa all’articolo sensazionalistico, sia da parte di chi vuole sensibilizzare sul tema, sia da parte di chi vuole demonizzarlo come un problema da abbattere. Riguardo al report divulgato dall’UNHCR per esempio, su una testata nazionale si è arrivati a scrivere, sfociando nella disinformazione vera e propria, di “65 milioni in fuga in Europa”. In realtà 40.8 milioni di questi rifugiati si trovano all’interno dei confini dei loro paesi e la gran maggioranza di quelli che restano sono ospitati dai paesi più prossimi alle aree di conflitto.
Rifugiati in EuropaAnche escludendo casi estremi come questo, il messaggio generale che passa attraverso i media ogni volta che vengono pubblicati dati sulle migrazioni o nei periodi di incremento degli sbarchi sulle coste italiane, è quello di una perenne “emergenza”. Proprio l’utilizzo di termini come “emergenza” e “invasione”, a cui fanno comunemente ricorso moltissime testate, danno modo a populisti e xenofobi di mezza Europa di forzare questi dati utilizzandoli a favore delle proprie tesi volte alla chiusura dei confini. Un allarmismo che rischia di contribuire alla crescita della paura e dell’intolleranza nei confronti dei rifugiati e dei migranti che approdano in Europa, giustificando o spingendo i governi ad alzare muri e a stringere accordi vergognosi per relegare il problema rifugiati il più lontano possibile dai propri confini.

I numeri dei rifugiati in Europa

Tornando al “Global Trends” è vero che nel 2015 il numero dei rifugiati totali nel mondo è aumentato notevolmente, ma degli oltre 65 milioni  segnalati dal report di UNHCR solo 4,4 milioni sono i rifugiati in Europa, di cui oltre la metà, circa due milioni e mezzo, in Turchia. In termini assoluti la presenza di rifugiati in Europa è aumentata, ma se ci si sofferma sulle percentuali e soprattutto se le si compara con quelle relative ad altri paesi più prossimi alle zone di conflitto, si nota quanto il ruolo giocato dall’Europa nell’accoglienza dei rifugiati sia residuale. Basti pensare al Libano, con oltre un milione di rifugiati su un totale di meno di cinque milioni di abitanti (quasi il 20% della popolazione), o alla Giordania, che accoglie 700mila rifugiati con una popolazione di 6 milioni di persone (più del 10%). I rifugiati in Europa rapportati alla popolazione totale non arrivano nemmeno all’1% e se si va ad analizzare il rapporto tra numero di rifugiati e Pil si hanno dei dati ancor più vergognosi.
Il Segretario Generale dell’Onu Ban ki Moon ha detto commentando i dati dell’UNHCR che «stiamo affrontando la più grande crisi di rifugiati e sfollati dei nostri tempi. Ma questa non è solo una crisi dovuta ai numeri, è soprattutto una crisi di solidarietà»
La verità è che l’emergenza rifugiati esiste ma non è da noi, almeno quella dei numeri.

(Le foto in questa pagina sono di Giorgio Marota)

L’EMERGENZA RIFUGIATI ESISTE, MA NON È IN EUROPA

L’EMERGENZA RIFUGIATI ESISTE, MA NON È IN EUROPA