ROMPERE GLI STEREOTIPI CON I LIBRI. E STARE MEGLIO INSIEME

A Colleferro il progetto LibriLiberaTutt*. Mille libri nella biblioteca, laboratori e una campagna per superare i pregiudizi con i bambini e i ragazzi

I libri sono attraversati da storie e immagini, in cui ogni persona può ritrovare la propria storia o scoprire nuovi punti di vista. È attraverso quelle rappresentazioni che si possono rompere gli stereotipi e si costruiscono gli strumenti dell’immaginario per liberarsi da imposizioni e crescere come persone libere e consapevoli.

L’idea di LibriLiberaTutt* è figlia di un percorso di scambio e di confronto tra EDI (cooperativa sociale nata con l’obiettivo di creare un polo di eccellenza nella formazione e promozione dei diritti umani) e l’associazione SCoSSE (Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali) iniziato alla fine del 2019 e costruito intorno all’interesse comune nel voler unire le competenze delle due realtà. «Integrare l’educazione ai diritti e l’educazione alle differenze di genere sembrava un passaggio quasi naturale e farlo attraverso lo strumento del libro ci ha fornito il campo di azione comune e condiviso», dice Guido Antonelli Costaggini, presidente della Cooperativa EDI.

Rompere gli stereotipi

«Noi di Scosse lavoriamo sulla formazione, sull’educazione alle differenze, soprattutto con la letteratura per l’infanzia e gli albi illustrati. Portiamo avanti da anni il progetto “Leggere Senza Stereotipi”», spiega Elena Fierli, attivista e formatrice di SCcosse. «L’associazione EDI ci ha contattato per collaborare insieme: volevano una prospettiva di genere da aggiungere alle loro competenze e LibriLiberaTutt* è il primo progetto che presentiamo insieme. Quando è uscito il bando di Banca Etica che chiedeva di lavorare sulla lotta alle discriminazioni e su ogni tipo di violenza e sulla creazione di reti territoriali, abbiamo pensato di partire dalla biblioteca di Colleferro, con la quale abbiamo già collaborato in un progetto di formazione e laboratori nelle scuole».

rompere gli stereotipi
Scosse ed EDI insieme

Grazie alla mediazione del Comune, per questo progetto hanno realizzato anche una rete di associazioni sul territorio, con A.Ge. Associazione Genitori, ANPI Colleferro La staffetta partigiana, Associazione Oltre il ponte, Cuori in Ballo, Emergency Colleferro, Associazione Retuvasa, Associazione I Cavalieri Amari. L’obiettivo di LibriLiberaTutt* è infatti creare una rete virtuosa che veda coinvolte bambine e bambini, adolescenti e tutte quelle persone che credono che un libro possa liberare da gabbie e catene. «Le ricompense del crowdfunding, attivo fino al 31 gennaio, sono simboliche, abbiamo voluto che non fossero degli oggetti perché il progetto, se si vuole sostenere, non deve portare qualcosa di materiale, ma è la costruzione di qualcosa di importante per la collettività; ci sembrava importante che anche le ricompense rispecchiassero le idee del progetto, che è possibile sostenere non solo con il crowdfunding».

1000 titoli senza stereotipi

LibriLiberaTutt* è un progetto in 4 tappe. Il primo step prevede di arricchire il patrimonio librario della Biblioteca Comunale di Colleferro con 1000 titoli senza stereotipi, rivolti a bambine, bambini e adolescenti; formeranno questo scaffale dei testi scelti in collaborazione con le bibliotecarie, tra albi illustrati, graphic novel e narrativa illustrata, che diano molta importanza alle rappresentazioni visive. «Questi libri, divisi per fasce di età tra gli zero e i 16 anni, servono a decostruire gli stereotipi: ci saranno testi tematici, che trattano tipologie di famiglie e di relazioni, e titoli che decostruiscono gli stereotipi attraverso le storie che raccontano, che aprono gli orizzonti alle bambine e ai bambini danno loro una visione complessa della realtà».

Questi volumi, con una prospettiva di genere piuttosto forte, verranno utilizzati per creare una serie di attività che svolgeranno in biblioteca in collaborazione con le scuole di Colleferro; dopo la lettura condivisa, i bambini e gli adolescenti lavoreranno sul tema del libro e faranno degli elaborati e dei prodotti. Questo è il secondo step del progetto: 16 laboratori rivolti a bambine e bambini e tutta la comunità educante, ognuno per una fascia di età diversa. «Coinvolgeremo tutte le età dell’infanzia e dell’adolescenza, proprio perché ci interessa che una biblioteca pubblica diventi un punto di riferimento», continua Fierli, «che si cominci a frequentare da piccoli per poi continuare ad andarci, magari, per tutta la vita».

La campagna

La terza fase del progetto dovrebbe portare alla produzione di 10 booktrailer (spot audio e video) per dare vita alla campagna di sensibilizzazione nazionale (quarta e ultima fase). «Ci interessa che si mettano in dialogo la letteratura, l’illustrazione e i libri con le tecnologie di vario tipo. Questa parte del progetto sarà dedicata di più a preadolescenti e adolescenti, quindi agli studenti delle scuole medie e dei primi anni delle superiori; ci sembra importante che siano loro ad assumere delle competenze sulle tecnologie, a partire sempre dai libri, che sono la base del progetto e, attraverso un lavoro di riflessione, discussione e confronto, alla realizzazione di booktrailer, ovvero racconti in video sui libri letti, fatti dai ragazzi: dei piccoli podcast realizzati completamente dai giovani», spiega la formatrice di Scosse.

Le quattro tappe del progetto Libri Libera Tutt*

«È un’occasione per leggere i libri e raccontare ai propri cari ciò che hanno letto, nello stesso tempo significa assumere e apprendere competenze tecnologiche, i ragazzi impareranno le basi della realizzazione di un podcast e del montaggio. Questi booktrailer dovrebbero essere la base da cui partire per lanciare la campagna nazionale sulla lotta alle discriminazioni, e soprattutto alla violenza di genere, attraverso la narrazione e i libri. Tutto il lavoro con i ragazzi, gli insegnanti i genitori verrà fatto nel comune di Colleferro, con la speranza di poterlo in futuro estendere ad altri territori».

Un tempo magico e protettivo

«Edi vuole dare il proprio contributo al mondo attraverso gocce di bellezza relazionali che nutrano la speranza verso un futuro migliore costruito intorno ai diritti umani, perché non si può svolgere un’azione educativa veramente efficace se non si è convinti di poter cambiare lo stato delle cose», si legge sul sito www.edionlus.it. «I libri, quelli belli di spessore e valore, attraverso le loro narrazioni ci permettono di entrare in mondi diversi, futuribili e ideali», spiega Guido Antonelli Costaggini. «Questi libri consentono ai lettori di sperimentare una realtà diversa, di viverla seppure nel breve lasso di tempo della lettura, ma quella esperienza siamo convinti possa lasciare un segno, possa essere occasione per far nascere dubbi propositivi e domande creative che rompano schemi e pregiudizi. E le storie dei libri vivono di relazioni, di intrecci di persone in cui riconoscersi e con cui sperimentare anche quella cosa stupenda e magica che è l’empatia, il contrario e opposto di discriminazione e pregiudizio: conoscere, comprendere, immedesimarsi, rispettare. Insomma gocce di bellezza relazionale che possono e vogliono cambiare il mondo».

«La lettura», continua il presidente di EDI, intesa come momento insieme, come un tempo dedicato ad una relazione tra adulti (genitori e docenti) e bambini e bambine, ragazzi e ragazze, è anche un tempo protettivo, una sorta di ampolla all’interno della quale vivere un momento di distrazione e di divertimento. Ma, allo stesso modo, può anche essere un luogo dove ci si può permettere di parlare, anzi narrare, di malattia e di paura, dando spazio ed occasione a temi ed emozioni che forse direttamente, senza la mediazione del libro, sarebbe più difficile affrontare».

Ragazzi e ragazze sono da mesi più “a distanza” che in presenza a scuola. «Chi paga il prezzo maggiore dell’interruzione della didattica in presenza sono proprio quei ragazzi e quelle ragazze che già presentavano difficoltà e criticità nella loro esperienza scolastica», dice Guido Antonelli Costaggini. «Il diritto all’istruzione è messo fortemente in crisi in questo momento proprio per coloro per i quali era già un “diritto monco”. La chiusura delle scuole ha aumentato il divario all’interno dei gruppi classe e per questo è sempre più fondamentale agire per ridurlo, per non renderlo irreparabile».

Per donare e sostenere il progetto, questo è il link.

Qui il video del progetto: (68) #LibriLiberaTutt* – YouTube

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

 

 

 

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