K9 RESCUE ITALIA: «L’IMPEGNO È ESSERCI SEMPRE E NON LASCIARE SOLE LE PERSONE»

I pacchi alimentari, un ambulatorio sociale e il primo soccorso, l’intervento in emergenza, la formazione, la ricerca delle persone scomparse con il settore cinofilo e la collaborazione con Penelope. E per il Giubileo il progetto Vol.A in Rete, per l’accoglienza dei pellegrini. Luca Montanari: «Il nostro obiettivo è supportare la comunità, rispondendo ai bisogni più urgenti»

di Antonella Patete

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Centoventidue volontari e operatori in prima linea per sostenere le persone più vulnerabili, 194 missioni di emergenza tra alluvioni, incendi e salvataggi, oltre 10mila pasti e beni di prima necessità consegnati ogni anno. In Via Bartolomeo Avanzini 39, nel quartiere Incis, tra Via della Pisana e Via di Bravetta, la Pubblica Assistenza K9 Rescue accoglie i pellegrini a Roma per il Giubileo nella sua nuova sede ristrutturata di fresco. «Come Pubblica Assistenza siamo impegnati nel supporto alle attività del Giubileo», spiega Luca Montanari, volontario e presidente dell’associazione. «Abbiamo aderito al progetto Vol.A in Rete per implementare i servizi alla cittadinanza e ai pellegrini. I nostri volontari offrono informazioni su strutture, orari e percorsi, aiutando i visitatori a orientarsi e a risolvere eventuali problemi». Vol.A in Rete è un progetto promosso dal Dipartimento Protezione Civile e dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale. Realizzato da CSV Lazio e Forum Terzo Settore Lazio con una rete di organizzazioni di volontariato e terzo settore che offrono informazioni, orientamento e supporto ai pellegrini.

K9 Rescue Italia
Grazie a una vasta rete di volontari di tutte le età, in maggioranza donne, K9 Rescue Italia offre assistenza alla popolazione in vari modi. Foto Francesco Paolucci

K9 Rescue Italia: salute, distribuzione pacchi e attenzione al territorio

Nata nel 2005 come associazione di protezione civile, K9 Rescue Italia oggi fa parte di Anpas e opera principalmente nei Municipi XII e XIV di Roma. «La nostra associazione risponde ai bisogni del territorio con diverse attività: protezione civile, settore sociale e sanitario, educazione e formazione. Abbiamo anche un’unità cinofila specializzata nella ricerca di persone scomparse», prosegue Montanari. «Offriamo servizi come la distribuzione di pacchi alimentari alle persone indigenti e un ambulatorio sociale. Per noi, il territorio è fondamentale: cerchiamo di individuare le criticità e dare risposte concrete. Il nostro obiettivo è supportare la comunità, rispondendo ai bisogni più urgenti».

Grazie a una vasta rete di volontari di tutte le età, in maggioranza donne, K9 Rescue Italia offre assistenza alla popolazione in vari modi. Tra i servizi offerti ci sono un’ambulanza attrezzata per il primo soccorso e il supporto medico avanzato (PMA) durante eventi sportivi, religiosi e manifestazioni, oltre al trasporto dei pazienti verso strutture sanitarie. «Abbiamo cominciato a occuparci del sociale nel 2014 dopo il censimento delle persone senza fissa dimora a Roma. Poi, ad aprile del 2020, con l’arrivo del Covid, abbiamo rafforzato il settore distribuendo pacchi alimentari alle famiglie», sottolinea il presidente. «Dopo la pandemia abbiamo continuato il servizio di assistenza e oggi aiutiamo regolarmente circa 60 nuclei, consegnando 120 pacchi ogni mese per un totale di 2.500 capi in cinque anni». Anche la creazione dell’ambulatorio sociale risponde a una richiesta concreta. «Spesso le persone ci dicono: “Ho chiamato il Cup, ma mi hanno dato un appuntamento tra otto mesi”», continua Montanari. «Per questo abbiamo coinvolto dei pediatri, un neurologo e uno pneumologo che effettueranno le visite a titolo volontario. Speriamo che presto si aggiungano anche altri specialisti».

K9 Rescue Italia
Grazie a una specifica formazione della Regione Lazio, i volontari sono abilitati allo spegnimento degli incendi. Immagine K9 Rescue Italia

Emergenze, incendi boschivi e formazione

Tra le altre attività svolte da K9 Rescue Italia, ci sono gli interventi in caso di grandi emergenze e le operazioni di antincendio boschivo. Le squadre dell’associazione pattugliano le zone più a rischio del XII e XIV Municipio, coordinandosi con i vigili del fuoco e le altre associazioni in caso di avvistamenti. Grazie a una specifica formazione fornita dalla Regione Lazio, i volontari sono infatti abilitati allo spegnimento degli incendi. Per rispondere al meglio alle esigenze della comunità, K9 offre ai propri volontari corsi di formazione continua, inclusi quelli di primo soccorso e assistenza sanitaria, per aumentare la consapevolezza e le buone pratiche da adottare in situazioni critiche. Durante l’estate, invece, l’associazione organizza campi scuola residenziali per ragazzi e ragazze di seconda e terza media, alternando la formazione al gioco. Ma i campi rappresentano, soprattutto, un’occasione per prendersi una pausa dall’uso degli schermi. «All’inizio i ragazzi sono spiazzati, ma il terzo giorno già non ci pensano più», assicura Montanari.

K9 Rescue Italia
Eleonora Giovannini: «Ci occupiamo principalmente dei cosiddetti casi freddi. A volte interveniamo quando le ricerche ufficiali sono già concluse. I familiari non perdono mai la speranza, non si arrendono mai: è una ferita sempre aperta». Immagine K9 Rescue Italia

La ricerca delle persone scomparse attraverso il settore cinofilo

E poi, naturalmente, ci sono le unità cinofile da cui l’associazione tra il nome: la sigla K9 richiama, infatti, tutte le associazioni cinofile con cani addestrati per operazioni di ricerca e soccorso. «Il settore cinofilo si occupa di man-trailing, ovvero la ricerca di persone scomparse attraverso il fiuto dei cani. Il cane annusa un oggetto appartenente alla persona e segue la traccia del suo odore», chiarisce il presidente. «I cani sono di proprietà dei volontari e sono assicurati sia per infortuni che per danni a terzi. Ci alleniamo ogni domenica per mantenere l’efficacia operativa». Da oltre 20 anni, inoltre, l’associazione gestisce una scuola di addestramento cani per il salvataggio in acqua e, più recentemente, ha attivato anche un corso di addestramento per la ricerca di persone scomparse. In queste operazioni K9 Rescue collabora con Penelope, l’associazione nata nel 2002 per dare sostegno a chi vive il dramma di un proprio caro scomparso. «Ci occupiamo principalmente dei cold case, i cosiddetti casi freddi», rimarca Eleonora Giovannini, vicepresidente e responsabile del settore Ricerca scomparsi. «A volte interveniamo a distanza di mesi, quando le ricerche ufficiali sono già concluse. I familiari non perdono mai la speranza, non si arrendono mai: è una ferita sempre aperta». Purtroppo, trovare una persona scomparsa è molto difficile, soprattutto a distanza di tempo. «La nostra metodologia si basa sull’analisi degli avvistamenti e delle caratteristiche della persona», conclude Giovannini. «Se si tratta di una persona fragile, con demenza senile o con Alzheimer, cerchiamo di capire dove potrebbe essersi diretta in base alle sue abitudini. Nonostante le difficoltà, continuiamo a lavorare con determinazione, supportati dai vigili del fuoco e dalle altre associazioni del territorio». Perché per una famiglia anche il solo sapere di non essere sola nella ricerca può fare la differenza. E questo per K9 Rescue Italia è un altro modo per non lasciare sole le persone.

Foto di copertina Francesco Paolucci

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K9 RESCUE ITALIA: «L’IMPEGNO È ESSERCI SEMPRE E NON LASCIARE SOLE LE PERSONE»