“MATITA SOSPESA”: ECCO IL MATERIALE SCOLASTICO PER CHI NON LO PUÒ COMPERARE

Grazie all'associazione Nonna Roma tutti possono donare materiale. Questo e altri progetti contro la povertà educativa e le diseguaglianze

«Abbiamo promosso già nei due anni scorsi la raccolta di materiale scolastico destinato alle famiglie bisognose, quest’anno abbiamo deciso di fare le cose più in grande. A portare avanti il progetto “Matita Sospesa” non siamo soli: collaborano anche l’Anpi di Villa Gordiani, l’Unione degli studenti e l’organizzazione Va a fa ‘n bene. In più, abbiamo deciso di dare vita ad un’iniziativa che abbraccia sia il tema del corredo scolastico sia quello del reperimento dei libri», dice Alberto Campailla, presidente dell’associazione Nonna Roma. «Combattiamo le disuguaglianze, in questo caso nell’ambito della povertà educativa: secondo le indagini di Federconsumatori, è di circa 900 euro a bambino, in media, il costo complessivo di corredo scolastico e libri».

 

LA MATITA SOSPESA E GLI ALTRI PROGETTI. Per aiutare le famiglie meno abbienti nel reperimento del materiale scolastico, Nonna Roma ha attivato diversi strumenti. Con “Di mano in mano”, nella libreria Todomodo (via Bellegra 46, zona Prenestina), nel quartiere Tor de’ Schiavi, da lunedì 25 agosto e per circa un mese, si raccoglie il materiale scolastico, usato ma in buono stato, come zaini ed astucci. Inoltre, si sta sperimentando la “Matita sospesa”: iniziativa che permette di recarsi in cartoleria e comprare direttamente il materiale che si vuole donare.

La “Matita sospesa” si sta allargando anche ad altri esercizi: oltre alla libreria Todomodo, hanno già aderito le cartolerie Copyfollia e Il Quadernone, sempre in zona Prenestina. «Abbiamo pensato che ci sono persone di questo quartiere, o di altre zone, che non ci conoscono e che non frequentano la libreria Todomodo, allargando l’iniziativa ad altre cartolerie permettiamo a chiunque di poterci aiutare in modo comodo. I genitori o i nonni vanno nella cartoleria a comprare libri, quaderni e altro materiale per i propri figli o nipoti, spendono qualche euro in più e donano matite o altro, noi passiamo a ritirare i prodotti per consegnarli alle famiglie più povere. È lo stesso meccanismo del “caffè sospeso”, è un’iniziativa solidale che da una parte intercetta famiglie in difficoltà, che non frequentano i nostri circuiti, dall’altra mette in gioco degli esercizi commerciali a partecipare a quest’iniziativa», spiega Campailla.

Contestualmente, nella libreria Todomodo è presente il mercatino del libro usato. Chiunque può recarsi in libreria a vendere il proprio libro, che viene pagato ad un prezzo più alto della media romana: i libri vengono comprati al 30 per cento del costo di copertina e rivenduti al 40: Il restante 10 per cento va a sostegno delle associazioni che hanno lanciato il progetto. «Siamo assolutamente competitivi, non abbiamo un obiettivo lucrativo, ma di favorire la possibilità che le persone possano comprare i libri ad un costo più basso», continua il presidente di Nonna Roma.

 

Nonna Roma ha molte attività, tra cui le raccolte alimentari

I DESTINATARI. «Per ciò che riguarda il corredo scolastico, dagli astucci ai colori, dalle penne al materiale tecnico, dagli zaini alle matite, i beneficiari sono le tante famiglie che sosteniamo durante l’anno con la raccolta di generi alimentari in collaborazione con il Banco Alimentare. Siccome il materiale che finora ci è stato donato è già superiore a quello che avevamo raccolto in ognuno dei due scorsi anni, allargheremo sicuramente la platea, facendo una valutazione attenta dei nuclei familiari a cui donarli. Una cartoleria di Garbatella che ha chiuso per cessazione di attività, ci ha donato tutti i prodotti rimasti, quindi siamo partiti molto bene quest’anno con la nostra raccolta».

Nei prossimi giorni sulla pagina Facebook Nonna Roma verrà pubblicato l’elenco, in continuo aggiornamento, di tutte le cartolerie che a mano a mano aderiscono al progetto “Matita Sospesa”. «In settembre organizzeremo la distribuzione del materiale scolastico: un momento di restituzione, che ha anche lo scopo di spiegare il progetto. Non abbiamo un’indole assistenziale, ma il nostro presupposto è di rivendicazione sociale e politica: proviamo a farci carico, nel nostro piccolo, di una mancanza culturale di cui le politiche di questi anni non si sono fatte carico. È inaccettabile che le persone si ritrovino così in difficoltà economiche da non poter mandare i figli a scuola o da non poter comprare i libri necessari per studiare».

volontariCONTRO LE DISUGUAGLIANZE. L’associazione ha spento due candeline da poco, è nata con l’idea mutualistica e solidale a partire dalla distribuzione del cibo, nei Municipi V (Prenestina), I (Testaccio) e IV (Tiburtina-Casal Bruciato), attività che svolge in collaborazione con i servizi sociali dei municipi: le persone bisognose vengono segnalate direttamente dai municipi. Il cibo viene raccolto attraverso le collette alimentari organizzate fuori dai supermercati, e anche grazie ad una convenzione con il Banco Alimentare.

«Ci siamo resi conto che chi ha problemi a mettere insieme il pranzo con la cena ha anche tanti altri problemi: la casa, le spese scolastiche ed altro. Quindi abbiamo attivato uno sportello di consulenza legale, grazie ad un nostro volontario avvocato, che segue persone che hanno problemi di sfratto ed anche altre questioni sociali. Inoltre, organizziamo il dopo scuola per i bambini e attiveremo da quest’autunno la scuola di italiano per i migranti. A settembre organizziamo il cinema all’aperto in uno spazio sulla Prenestina, gratuito, a disposizione della cittadinanza: è anche un modo per combattere la solitudine attraverso lo strumento universale qual è il cinema.

La composizione delle persone che aiutiamo è ovviamente mista, abbiamo deciso di fare questa scelta perché riteniamo che oggi bisogna rimettere al centro dell’agenda pubblica e politica il tema delle povertà e delle diseguaglianze, in questa fase storica sui migranti si concentrano un odio e un livello di insofferenza con attacchi molto gravi», dice Alberto Campailla. «È inaccettabile che in un paese come l’Italia, nel 2019, milioni di persone non riescano a permettersi dei pasti decenti, e che solo a Roma ci siano 15.000 persone che vivono per strada e 12.000 persone che aspettano la casa popolare. Il nostro è un progetto generale per la lotta alla povertà e alle disuguaglianze, per combattere il razzismo e l’odio, con la promozione della solidarietà».

La pagina Facebook Nonna Roma è sempre aggiornata con tutte le iniziative e gli eventi. «Invito tutti a partecipare alle nostre attività, a prendersi un piccolo impegno di volontariato (piccolo in termini di tempo), ma molto significativo: bastano anche tre-quattro ore al mese per dare una grande mano alle persone che assistiamo. È molto gratificante come esperienza personale e ognuno può valorizzare le proprie competenze e le esperienze e dare il proprio contributo nell’ambito che gli è più consono, in base ai propri interessi e alle proprie passioni».

“MATITA SOSPESA”: ECCO IL MATERIALE SCOLASTICO PER CHI NON LO PUÒ COMPERARE

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