ARTISTI ROM EUROPEI UNITI PER L’INCLUSIONE E LA FORMAZIONE DEI GIOVANI

Creatività, arte, teatro per l’inclusione della popolazione di origine Rom in Europa. L’esperienza di un gruppo di organizzazioni culturali e compagnie teatrali Rom in Italia, Spagna, Romania e Ungheria

di Redazione

Proponiamo un contributo di Sebastiano Spinelli, presidente di Rampa prenestina aps dedicato al progetto Roma Heroes in the Streets of European Cities, nell’ambito del programma EU Erasmus +

Un gruppo di organizzazioni culturali e compagnie teatrali rom in Italia, Spagna Romania e Ungheria hanno realizzato una serie di laboratori creativi dedicati ai giovani e messo in scena degli spettacoli teatrali e performance dal vivo su temi relativi all’inclusione della popolazione di origine Rom in seno alla Comunità Europea. Al progetto, intitolato Roma Heroes in the Streets of European Cities, hanno preso parte un gruppo di 16 giovani volontari Rom e non Rom dai quattro paesi che, durante un anno, hanno ricevuto una formazione presso le compagnie teatrali, organizzata in seno al programma EU Erasmus +.

Ideatori e capofila del progetto gli ungheresi di Independent Theatre Hungary. Hanno aderito dalla Spagna Aaiun Producciones Teatro, dalla Romania la compagnia teatrale femminile Giuvlipen e dall’Italia gli artisti della A.P.S. Rampa Prenestina.

Il progetto è un’evoluzione di Roma Heroes in Theatre Education and Everyday Life, realizzato dal 2018 al 2020, grazie al quale il consorzio di organizzazione dei quattro paesi  ha sviluppato una metodologia comune sulla figura dell’eroe. I laboratori, partendo da testi drammaturgici contemporanei Rom, hanno puntato allo sviluppo di capacità creative attraverso meccanismi di narrazione teatrale, di  cooperazione e pensiero critico dei giovani Rom e non Rom dei quattro paesi partecipanti. Questi hanno acquisito la capacità di parlare in pubblico, moderare dibattiti, coinvolgere altri giovani in processi critici attraverso linguaggi creativi e ludici.

Questo primo progetto è stato fondamentale per il gruppo di ragazzi della squadra italiana che ha deciso di continuare il percorso formativo partecipando all’attuale progetto ROHESEC ,che ha portato alla creazione e la presentazione in pubblico dello spettacolo teatrale Aspettando Bo, ispirato al capolavoro di Beckett Aspettando Godot. Lo spettacolo vede come protagonisti due giovani di etnia Rom insieme a due giovani italiani e si basa su vicissitudini realmente vissute da giovani Rom nati e cresciuti nei campi istituzionali.

Cittadinanza, lavoro, ghettizzazione

rom
Una scena da Aspettando Bo

«Due giovani Rom,  Cioppi ed Erik, come Vladimiro ed Estragone, aspettano: aspettano Bo», scrive in una sua recensione allo spettacolo Nino Racco, cantastorie e attore teatrale. «Ma, a differenza dei personaggi beckettiani che aspettano ‘’giustamente’’ non si sa Chi o Che Cosa, i due personaggi-ragazzi rom (si) aspettano più semplicemente e materialmente un lavoro o qualcosa che faccia finalmente raddrizzare la loro vita. Non troveranno nulla, ogni tentativo o soluzione si dimostrerà fallimentare e perdente, forse non sono fatti per questa società. Alla fine dello spettacolo che cosa rimane? Rimane un loro incancellabile sorriso ed una consapevole ironia che gli darà la forza di denunciare la condizione delle Comunità Rom, il popolo più discriminato d’Europa, senza passaporto e senza status giuridico: un popolo che nel nostro civile Continente conta 5 milioni di persone (in Italia circa 40.000) e che attende ancora un riconoscimento istituzionale, politico, culturale».

Lo spettacolo, che ha debuttato nell’agosto 2022 all’aperto, nel cortile della sede di Asinitas Onlus ha già 6 repliche al suo attivo presentate negli spazi culturali Romani e una presentata al Festival Internazionale di Teatro Rom, organizzato in Romania dagli artisti di ARTHUB, nella splendida cornice del Teatro dell’Opera Comica di Bucarest.

Insieme a questo primo gruppo, sono stati coinvolti 4 giovani, di etnia mista. Due donne in parallelo hanno lavorato alla creazione di un laboratorio di dibattito sui temi trattati nello spettacolo che influiscono in maniera significativa sulla condizione delle nuove generazioni di giovani nati e cresciuti nei campi Rom in Italia. Tra questi il diritto di cittadinanza per i nati in Italia, la difficoltà di accesso al mondo del lavoro, la ghettizzazione dei campi Rom istituzionali, il riconoscimento dello status di minoranza linguistica. Due laboratori di dibattito sono stati presentati al pubblico negli spazi culturali della città, ad ottobre scorso allo SCUP e il 21 gennaio allo Spin Time Lab.

La metodologia e il resoconto delle attività, insieme agli estratti video dello spettacolo sono disponibili  come materiale open-source per il libero utilizzo come strumento di lavoro, in italiano e inglese.

ARTISTI ROM EUROPEI UNITI PER L’INCLUSIONE E LA FORMAZIONE DEI GIOVANI

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