
CON LA VELATERAPIA I RAGAZZI CON ADHD FANNO SQUADRA E SI SENTONO PROTAGONISTI
Dalla Barcolana di Trieste al Gran Premio Tevere 2025, verso 100 vele e il Trofeo Incarbona. Sullo Spanker Armenos, i ragazzi membri di ADHD Lazio si mettono in gioco e con la velaterapia imparano a lavorare in gruppo. Il progetto si chiama La Carica dei 104 e unisce le associazioni Oculus Sail e ADHD Lazio, grazie ad un finanziamento della Celi
29 Maggio 2025
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Navigare in barca a vela può diventare un’autentica terapia per i ragazzi con ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), disturbo da deficit di attenzione e iperattività. E i risultati sono promettenti anche dal punto di vista competitivo e agonistico, assicurano le associazioni Oculus Sail e ADHD Lazio, unite nel progetto La carica dei 104, finanziato dall’8xmille della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi). Una collaborazione nata lo scorso anno a ottobre, quando alcuni ragazzi con disturbo da deficit di attenzione e iperattività hanno partecipato prima agli allenamenti a Formia (Latina) e successivamente alla famosa regata Barcolana a Trieste, ottenendo un discreto piazzamento in classifica. Il 17 e 18 maggio due di loro si sono rimessi in gioco, «in occasione del Gran Premio Tevere 2025, regata organizzata dal Circolo nautico Tecnomar», racconta lo skipper e istruttore Federico Pavarini, vicepresidente di Oculus Sail, nata nel 2019 per organizzare corsi di vela, vela trekking e attività di velaterapia. L’imbarcazione a vela Armenos che ha accolto l’equipaggio di 3 persone – e può ospitarne altre 5 – è uno Spanker in vetroresina del 1973 lungo 12 metri e 80 centimetri, costruito a Southampton, nei cantieri nautici inglesi Southern Ocean Shipyard da un progetto dello yacht designer olandese Ericus Gerhardus van de Stadt.

Federico Pavarini: «Con la velaterapia i ragazzi si mettono in gioco»
I ragazzi membri di ADHD Lazio hanno iniziato ad allenarsi dall’inizio di maggio presso l’Isola Sacra a Fiumicino, con l’obiettivo «di mettersi in gioco, sperimentare nuove esperienze di sport e benessere, stimolare l’interazione sociale» e al tempo stesso «approfondire le tecniche marinaresche in un’ottica di condivisione e spirito di squadra». Infatti i ragazzi, coinvolti dai tre istruttori (oltre a Federico, lavorano con lui Massimiliano Pandolfi e Giuseppe Fasiello), stanno al timone e alle manovre, a turno: «Diventano protagonisti, al comando della barca; non hanno mai sbagliato la rotta, c’è solo una diversa maniera di concentrarsi. Li stimoliamo anche all’osservazione del mare, delle onde, del cielo, delle nuvole per le condizioni meteo. Il primo obiettivo è il loro benessere, una sana competizione fa sì che s’impegnino di più. E chissà che qualcuno di loro in futuro non voglia diventare skipper…», auspica il vicepresidente di Oculus Sail, soddisfatto per il terzo posto in classe Ior (International offshore rule) raggiunto nella terza regata del 18 maggio.
Cristina Lemme: «Con la velaterapia un’esperienza positiva che i ragazzi si porteranno dietro per tutta la vita»
Dopo gli allenamenti in programma il 14 giugno, i prossimi appuntamenti 100 vele e Trofeo Incarbona si svolgeranno nei pressi di Fiumicino a settembre. «Per i nostri ragazzi lo scopo fondamentale è vivere e lavorare in un contesto di gruppo, aiutandoli a modulare i comportamenti e ad acquisire strategie di comunicazione insieme a modalità funzionali con gli altri», sottolinea Cristina Lemme, presidente di ADHD Lazio. «Nella barca, al di là della gara, ognuno deve stare al suo posto e turnare nei ruoli: un’esperienza positiva che si porteranno dietro per tutta la vita. La differenza nella velaterapia la fanno gli istruttori, anzitutto con la loro volontà di coinvolgere i giovani con ADHD e poi con la loro preparazione. Stimoliamo tutti i progetti che prevedono attività di gruppo accoglienti, includenti, con tutor non giudicanti», evidenzia. «Il disturbo ADHD – che riguarda il 5% della popolazione studentesca fino a 16 anni e il 2,5-3% della popolazione adulta – quasi sempre è in comorbilità con altri disturbi e implica un deficit di concentrazione, attenzione, rispetto delle regole e rispetto dell’altro, controllo degli impulsi, con un disagio personale e sociale che permane per tutta la vita, impattando sul quotidiano», chiarisce Lemme, che con decine di genitori esperti gestisce le chat in supporto di oltre un migliaio di famiglie: «Dal 2014 garantiamo un auto mutuo aiuto telefonico e telematico h24 non più solo su diagnosi e supporto psicologico, ma su scuola, inserimento lavorativo, università».

ADHD: cosa prevedono le nuove linee di indirizzo per il Lazio
ADHD Lazio, che fa parte del Coordinamento nazionale ADHD Italia, sottolinea che, grazie a tante battaglie, la Giunta regionale del Lazio ha emanato l’8 maggio la Deliberazione 292 con le Linee di indirizzo regionali per il trattamento del Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD), che impongono alle Asl l’organizzazione territoriale e abbattono la barriera dell’età, riconoscendo che il disturbo permane a vita. Quindi dovranno essere garantiti servizi di prossimità, diagnosi e cura farmacologica», riferisce la presidente. Le Linee di indirizzo prevedono «la definizione di percorsi terapeutici multimodali e personalizzati; l’attivazione di Centri prescrittori specifici per minori e adulti in ogni Asl; l’attenzione alla transizione tra i servizi per l’età evolutiva e quelli per l’età adulta; il coinvolgimento attivo di famiglie, scuole e servizi territoriali, come parte integrante del percorso di cura».
ADHD, dipendenze e autismo: due appuntamenti a Roma e Rignano Flaminio
Lemme auspica un dialogo «fra servizi, che al momento non si parlano» e «una formazione adeguata dei docenti e di quelli di sostegno sui disturbi del comportamento». Per continuare a riflettere e a sensibilizzare, due convegni: Adhd e dipendenze patologiche: comprendere e affrontare le sfide verso l’età adulta, in programma domani, 30 maggio alle ore 15 alla Biblioteca Centro Euclide in Via Flaminia Nuova 877, Roma (per iscriversi, michela.loche@adhdlazio.org). Il 31 maggio alle ore 9, al Teatro Paladino di Rignano Flaminio, Quando l’Adhd e l’autismo si incontrano nella stessa storia (ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: Rossella Cappa, info@adhdlazio.org).
Immagini ASD Oculus Sail
