ESTATE OVER: SOCIALITÀ E VOLONTARIATO CONTRO LA SOLITUDINE

Mentre il Paese che invecchia richiede un ripensamento delle politiche e dei modelli di assistenza, gli anziani possono affrontare con attivismo e volontariato la solitudine che in questo periodo si fa sentire ancora di più. Qualche proposta (e alcune riflessioni) con Auser, Comunità di Sant’Egidio e Comune di Roma

di Ilaria Dioguardi

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L’estate è la stagione in cui gli anziani restano più soli, nelle grandi e nelle piccole città. Ma è anche il periodo in cui ci si può maggiormente prendere cura di se stessi e degli altri, con l’attivismo, con il volontariato e con le iniziative messe in campo dalle istituzioni e dalle realtà non profit.
«La solitudine, degli anziani ma non solo, è uno dei grandi mali della nostra società, che è solo apparentemente iperconnessa grazie a tecnologie sempre più evolute che però alla fine ci rendono soli», dice Lorenzo Rossi Doria, presidente Auser Lazio. «Tenersi attivi attraverso attività sociali, fisiche o culturali è un potente antidoto alla solitudine.  È anche un fondamentale strumento di prevenzione delle malattie legate all’invecchiamento. Per gli anziani essere attivi è, quindi, proprio una questione di salute. Attivarsi per invecchiare meglio e in buone condizioni, restando così il più possibile autosufficienti».

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Rossi Doria, Auser Lazio: «Viviamo nel paese dell’invecchiamento. Parliamo di milioni di persone che hanno molto tempo a disposizione. Se vogliono e hanno la possibilità di metterlo a disposizione della collettività costituiscono un valore sociale inestimabile»

Auser Lazio: tante attività diverse per un invecchiamento attivo e in buona salute

Per Auser l’invecchiamento attivo, che promuove continuamente, significa tante cose. «Vuol dire prendersi cura del proprio corpo attraverso attività motorie e della propria mente attraverso attività culturali. Significa anche rendersi utili agli altri, fare volontariato e occuparsi di chi ha più bisogno». Concretamente tutto questo si traduce in una molteplicità di iniziative di Auser Lazio, molto variegate: dagli empori solidali alle scuole d’italiano per stranieri, dall’assistenza leggera agli anziani fragili all’apprendimento permanente, dal turismo sociale ai corsi di ginnastica e di nuoto. «Tutto concorre a un invecchiamento attivo e in buona salute. I nostri soci e i nostri volontari diffusi sul territorio trovano nella nostra associazione uno spazio libero dove potersi esprimere e dove poter sviluppare un proprio percorso che risponda a bisogni precisi e specifici. Il bisogno di stare bene fisicamente, di continuare ad imparare, di prendersi cura del proprio territorio o di confrontarsi con persone diverse», prosegue Rossi Doria. «Stiamo sperimentando, ad esempio, quanto l’incontro intergenerazionale possa fare bene alle persone anziane, stimolandole al confronto con giovani ragazzi e ragazze che hanno storie, vissuti, opinioni e anche urgenze molto diverse dalle loro». Rispondere alla solitudine riempiendo il proprio tempo con l’attivismo e il volontariato «può sicuramente rappresentare una importante risorsa per la nostra società nel suo complesso. Viviamo nel paese dell’invecchiamento dove gli anziani sono sempre di più. Stiamo parlando di milioni e milioni di persone che hanno molto tempo a disposizione. Se vogliono e hanno la possibilità di metterlo a disposizione della collettività costituiscono un valore sociale inestimabile».

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Impagliazzo, Comunità di Sant’Egidio: «Dobbiamo investire in modelli che aiutino gli anziani a restare a casa propria. La Comunità di Sant’Egidio offre il modello dei cohousing e porta avanti il programma Viva gli Anziani!»

Sant’Egidio: ripensare le politiche e i modelli di assistenza

«È urgente una svolta culturale per proteggere chi è più fragile dal caldo, ma soprattutto dalla solitudine». È l’appello di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, «che fa appello alle istituzioni e ai cittadini italiani di ricordarsi degli anziani particolarmente in questo periodo particolarmente caldo». Impagliazzo, osserva che «per molti anni abbiamo pensato che caldo e solitudine fossero emergenze temporanee. Ma oggi non è più così: nei prossimi anni non farà meno caldo e la solitudine aumenterà, viste le tendenze demografiche. Ondate di calore, isolamento e invecchiamento della popolazione sono ormai realtà strutturali, occorre ripensare in profondità le politiche e i modelli di assistenza. Serve un cambiamento di mentalità, una società ricentrata sugli anziani, capace di proteggerli, valorizzarli, ascoltarli», prosegue Impagliazzo. «Nel nostro Paese ci sono 9,3 milioni di persone che vivono sole. Di queste, 4,4 milioni hanno più di 65 anni. Il dato più allarmante riguarda le donne: dopo i 75 anni, una su due vive completamente sola». Di fronte a questo quadro il ricorso al ricovero in istituti e rsa non è una «risposta adeguata alle esigenze degli anziani, soprattutto dei più fragili. Molte, peraltro, sono inadeguate ad affrontare le ondate di calore: una recente rilevazione a campione ha evidenziato che a Roma solo il 15% delle strutture fa un uso appropriato dell’aria condizionata. Dobbiamo investire in modelli che aiutino gli anziani a restare a casa propria». La Comunità di Sant’Egidio offre il modello alternativo dei cohousing e porta avanti il programma Viva gli Anziani!, che offre monitoraggio attivo, assistenza domiciliare leggera e soprattutto una rete umana che si prende cura di chi è solo. A Roma, il programma coinvolge 15mila anziani.

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Barbara Funari, assessora Politiche sociali e Salute Comune di Roma: «Prendersi cura degli anziani significa prendersi cura della nostra comunità e costruire una città più umana e solidale»

Estate over: le proposte del Comune di Roma

Per il quarto anno consecutivo è tornato Piscine all’aperto, l’iniziativa promossa dall’Assessorato Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda e dall’Assessorato Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale. Un progetto che rientra nel Piano caldo del Campidoglio e garantisce l’accesso gratuito in 17 impianti sportivi comunali per gli over 70 e presso la Piscina della Salute del Dipartimento Politiche Sociali e Salute. È possibile prenotare i propri ingressi (massimo cinque a persona), per un totale di 5mila accessi gratuiti complessivi fino al 4 settembre. «Il caldo può rappresentare un rischio non solo per la salute fisica degli anziani, ma anche per il loro benessere psicologico, con disagi legati all’isolamento sociale», dice Barbara Funari, assessora Politiche sociali e Salute del Comune di Roma. Per questo gli ingressi in piscina rappresentano un aiuto concreto contro il caldo, ma anche un’importante occasione di svago per socializzare. Perché prendersi cura degli anziani significa prendersi cura della nostra comunità e costruire una città più umana e solidale, in grado di essere vicina e sostenere soprattutto i più fragili. I nostri anziani rappresentano una risorsa preziosa da valorizzare per quello che hanno dato, ma anche per quello che hanno ancora da dare», conclude Funari. Per usufruire del servizio gratuito e scegliere la giornata, si può chiamare il centralino unico operativo di Roma Capitale in collaborazione con Farmacap: 800957774, attivo dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 17 e il venerdì dalle ore 9 alle 15. Tra le iniziative che Farmacap promuove in collaborazione con Roma Capitale, nell’ambito del Piano Caldo 2025 attivato dall’Amministrazione capitolina, anche una giornata al cinema, organizzata per 400 anziani lo scorso 1 luglio e per 210 persone l’8 luglio, presso l’Uci Cinemas Fiumicino, dove dopo la proiezione del film C’è ancora domani hanno partecipato ad un pranzo conviviale. «Con questo Piano vogliamo essere vicini a chi è più vulnerabile, non solo con interventi assistenziali, ma anche creando spazi di relazione, dignità e protagonismo», ha spiegato Funari. «Perché la salute e il benessere passano anche attraverso la costruzione di comunità».

In copertina foto di Amanda Dalbjörn su Unsplash

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