TUTTI AD ARICCIA PER APERIAFRICA: LA SOLIDARIETÀ È DIVERTENTE

Cibo, musica e spettacolo venerdì 15. L'evento organizzato dai Giovani Costruttori per l'Umanità per raccogliere fondi per i progetti in Africa.

È giunto alla terza edizione AperiAfrica, l’apericena itinerante del gruppo Giovani Costruttori per l’Umanità. I ragazzi di Albano hanno organizzato per venerdì 15 novembre una raccolta fondi destinata alla missione diocesana di Makeni, in Sierra Leone.

 

giovani costruttoriIL PROGRAMMA. All’agriturismo Il Borgo di Ariccia saranno allestiti stand gastronomici e quattro saloni tematici. Nel salone principale 9 concorrenti, tra i 15 e i 30 anni, si sfideranno in prove di canto e ballo. Giudici del talent “Talenti in Gioco” saranno Leonardo Bocci degli Actual, la ballerina Paola Cianca e il gruppo rock romano Ghost. Spazio anche per i 30 modelli e indossatori dello stilista Filippo Lafontana, che esibirà in passerella abiti ispirati al continente africano. Presente anche l’attrice undicenne Sara Ciocca, protagonista in questi giorni del film del regista Alessandro Siani Il giorno più bello del mondo.

A mezzanotte lo speaker radiofonico di Radio Globo Riccardo Di Lazzaro e i dj Matteo Nardini e Samir Taha animeranno il Fluo Party, una festa al buio illuminata da luci ultraviolette e polveri fluorescenti.

 

Giovani costruttori volontariI GIOVANI COSTRUTTORI. Il gruppo nasce da un’iniziativa del direttore del Centro missionario, monsignor Pietro Massari, che ha saputo radunare giovani a supporto delle attività dell’associazione Ponte di Umanità. «La onlus nasce per coadiuvare i progetti della diocesi di Albano in Sierra Leone e garantire indipendenza e trasparenza economica», ha spiegato il responsabile di Giovani costruttori per l’umanità Pasquale Chiaro. «Dal 2006 infatti tutti i soldi che raccogliamo sono tracciabili attraverso l’associazione. Compresi quelli per AperiAfrica, che abbiamo organizzato impegnando un budget non superiore al 25% del presunto ricavato, che andrà interamente alla diocesi di Makeni».

Il vostro è solo un impegno a distanza?
«Il gruppo nasce nel 2009 dopo un viaggio a Makeni. Abbiamo creduto che un’esperienza simile dovesse essere aperta anche ad altri giovani del territorio. Dal 2010 organizziamo corsi di formazione per volontari missionari destinati a giovani tra 18 e i 30 anni. Chi partecipa molto spesso proviene da altri credi o da realtà non religiose. Oggi l’associazione conta più di 50 giovani di estrazione diversa, che hanno trovato nell’amore per l’Africa un punto di incontro».

Da dove provengono i soldi per finanziare l’evento?
«La maggior parte delle spese vengono pagate la sera stessa, quindi non facciamo altro che girare i soldi raccolti. Quanto ci serve per organizzare l’evento lo anticipiamo. In caso di problemi interviene l’associazione Ponte di Umanità, utilizzando le donazioni senza una finalità specifica».

Quali sono i prossimi progetti per Makeni?
«Nel 2020 credo che ci limiteremo a consolidare quanto abbiamo fatto finora. Ci impegneremo per riempire le scuole costruite e acquisteremo banchi, sedie, lavagne, libri, grembiuli. Oltre ad avviare nuove campagne di adozioni a distanza».

 

Giovani costruttori volontariLA MISSIONE DI MAKENI. La terza edizione di AperiAfrica coincide con i 25 anni della missione diocesana a Makeni. Il ricavato della serata sarà devoluto per la costruzione di una zona ludico-sportiva alla Primary School Guglielmo Grassi di Ropolon. Qui a inizio mese è stata inaugurata la Nursery School grazie all’aiuto delle associazioni Solidarietà Meucci e Jacopo for Africa Onlus.

Seguendo la testimonianza dell’ex vescovo di Albano Dante Bernini, da poco scomparso, volontari e cittadini hanno iniziato a impegnarsi per migliorare le condizioni di vita della città africana. Una delle prime raccolte fondi infatti è stata indirizzata al riscatto dei bambini soldati. Negli anni sono stati costruiti ospedali, scuole e case per volontari e sostenute attività sociali lavorative, opere di carità e l’avvio di progetti. Diverse iniziative sono state realizzate a PortLoko, provincia a Nord della Sierra Leone, e a Yele, un villaggio al centro esatto del Paese. Oggi questi luoghi sono meta dei tanti giovani che vogliono fare esperienze di volontariato in Africa.

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

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