LE PORTE APERTE DI CSV LAZIO

Razzano: la governance di CSV Lazio, basata sul principio delle porte aperte, chiama in causa l’intero mondo associativo

Rilanciamo qui l’intervento sulla governance di CSV Lazio di Renzo Razzano, vicepresidente vicario, al convegno “Al Centro del Volontariato. La riforma del Terzo settore e le opportunità offerte dai Centri di Servizio”, svoltosi a Roma il 20 febbraio, all’interno del progetto CapacitAzione.

Da alcuni anni ormai la governance di CSV Lazio, anche nelle sue componenti costitutive, CESV e SPES, è fondata su un forte radicamento territoriale, favorendo la partecipazione delle associazioni del territorio nella definizione degli obiettivi di programmazione e nella verifica dei risultati conseguiti. Quindi una governance basata non solo sui soci formalmente componenti della sua base sociale.

 

Futuro Prossimo

Questa impostazione è stata compiutamente formulata nel documento Futuro Prossimo, che costituisce la base politica del processo di fusione dei Centri preesistenti. Impostazione che è stata oggetto di un articolato percorso di consultazione, aperto a tutte le realtà associative, che troverà una prima sintesi nei prossimi mesi e diventerà un processo permanente.

In questa prospettiva si colloca anche l’impegno del CSV, realizzato nel corso di diversi anni, a sostegno della strutturazione della Conferenza Regionale del Volontariato, che abbiamo sempre considerato come interlocutore strategico delle scelte del Centro.

In proposito esprimiamo una preoccupazione circa le scelte che vorrà fare la Regione, in ordine alla normativa in attuazione della riforma del Terzo Settore, che, se applicata in modo letterale, potrebbe portare alla scomparsa o al ridimensionamento delle rappresentanze settoriali.

 

Le porte aperte

governance CSV Lazio
Renzo Razzano, vicepresidente vicario di CSV Lazio

Quindi la nostra idea di governance di CSV Lazio, comunque basata sul principio delle porte aperte, si spinge oltre e chiama in causa l’intero mondo associativo della Regione, che deve e può esprimere una domanda articolata e consapevole in grado di orientarne le scelte.

E questo perché l’identità e la fisionomia di un Centro di Servizio non può essere definita solamente dai meccanismi statutari, pur necessari, ma che a volte rischiano di richiudere il dibattito in tecnicismi,  e in logiche gestionali asfittiche, non in grado di cogliere la molteplicità delle esperienze e dei bisogni espressi dalle comunità e dal territorio.

Con questa stella polare non abbiamo però trascurato di dare concretezza all’indicazione della riforma, attraverso un lavoro di sollecitazione di nuovi ingressi nella base sociale che ha portato ad alcune nuove adesioni, ancora non numerose quanto ci saremmo attesi, ma che comunque rappresentano l’avvio di un processo di rinnovamento che richiederà tempi non brevi e necessariamente collegati ad un processo di crescita e maturazione del mondo associativo nella nostra regione.

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

LE PORTE APERTE DI CSV LAZIO

LE PORTE APERTE DI CSV LAZIO