AVO ED EDIZIONI PAOLINE PORTANO I LIBRI IN OSPEDALE: UN’INIEZIONE DI SPENSIERATEZZA

Il Banco Editoriale Paoline 2017 si intitola «Dona un’iniezione di spensieratezza». Chiunque può donare un libro

Sta per avere inizio l’iniziativa Banco Editoriale Paoline 2017: dal’1 al 31 dicembre i clienti delle librerie Paoline di tutta Italia potranno donare libri che verranno consegnati ai bambini in ospedale dalla Federavo, la federazione nella quale confluiscono le associazioni di volontariato ospedaliero definite in sigla Avo.

 

LA SPENSIERATEZZA. «La raccolta è dedicata principalmente ai bambini, ma non solo. I libri che verranno raccolti possono essere di qualunque genere. Ovviamente, essendo l’iniziativa principalmente dedicata ai bambini, si spera che la raccolta avvenga prima del 25 dicembre, in modo che la donazione venga fatta come regalo simbolico di Natale», ha affermato Romano Cappelletto, responsabile Ufficio Stampa della casa editrice Paoline.

«“Dona un’iniezione di spensieratezza” è lo slogan. È giocato su quello che avviene in ospedale. Sappiamo quanto sia difficile, soprattutto per i bambini, fare un’iniezione. Un libro può rappresentare un momento di pace, serenità ed evasione in una situazione transitoria, o che comunque si spera sia transitoria», ha spiegato Cappelletto.

 

IL BANCO EDITORIALE. L’iniziativa Banco Editoriale nasce a Verona nel 2011 da un’idea di Lorenzo Fazzini, giornalista e attuale direttore della Emi, e di un gruppo di giovani veronesi. La prima edizione ha coinvolto nove librerie del Veronese,  di cui solo due delle Paoline. Nel 2012 il Banco Editoriale arriva a Roma grazie all’iniziativa delle Acli di Roma e del gruppo Feltrinelli. Dal 2014 inizia ad occuparsene la casa editrice Paoline.

Banco editoriale Paoline 2017
Romano Cappelletto e Carla Messano

Le Paoline hanno sempre coinvolto delle associazioni nell’iniziativa del Banco Editoriale. Il perché lo spiega lo stesso Cappelletto: «Da un lato per la garanzia: quando si fanno iniziative per le quali si chiede di donare soldi, derrate e libri chi dona deve essere certo di dove andranno queste cose. Noi, attraverso le associazioni che ci aiutano, sappiamo dove andranno questi libri. C’è poi un’altra ragione: l’iniziativa non nasce solo per donare libri, ma anche per muovere lo sguardo su delle realtà, che magari sono sotto gli occhi di tutti, ma non sono conosciute molto a livello mediatico».

 

LA PARTECIPAZIONE DELL’AVO. Alla conferenza stampa di presentazione del Banco Editoriale Paoline 2017 era presente, tra gli altri, Carla Messano, che è presidente dell’Avo regionale del Lazio e vicepresidente della Federavo. Messano ha snocciolato alcuni numeri sull’associazione che rappresenta. «Secondo l’ultimo censimento la Federavo ha circa 26mila volontari presenti in quasi 600 strutture, distribuiti in 260 sedi locali, di cui 11 nel Lazio. Tutto questo garantisce circa 3 milioni e mezzo di ore di assistenza gratuita. Il nostro compito è arrivare lì dove ci sono i bisogni e aiutare chi è più indifeso, chi è più vulnerabile, a preservare la sua dignità».

Per  Messano  per la Federavo partecipare all’iniziativa Banco Editoriale Paoline 2017 è importante. «Noi siamo tanti, ma non siamo mai stati molto conosciuti a livello nazionale.  La partnership con le edizioni Paoline ci apre la possibilità di entrare ancora più capillarmente nelle strutture per portare aiuto. Inoltre, più ci conoscono e più abbiamo possibilità che le persone ci chiamino, frequentino i nostri corsi e diventino nostri volontari», spiega Messano. «Tant’è che un mesetto fa abbiamo avuto dei passaggi su Mediaset per una settimana, con il nostro spot che è sul sito federavo.it. Il video è un riepilogo velocissimo, mezzo minuto, di ciò che facciamo nelle strutture. Dopo quel passaggio su Mediaset si sono triplicate le richieste di partecipazione ai nostri corsi. Noi non chiediamo soldi, chiediamo volontari che si uniscano a noi», aggiunge.

 

 

 

 

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