SU 11RADIO “C’È SPAZIO PER…VOI”
Su 11Radio il programma "C'è spazio per...voi", in diretta il martedì, racconta le esperienze di chi anima le associazioni di volontariato del Lazio
- Marina Berarducci
- 04-02-2016
- Roma, Volontariati
Entrando nelle postazioni di 11Radio non c’è quel silenzio artificiale tipico degli studi radiofonici. C’è sempre un rumore di fondo, mentre si cammina verso i microfoni, il mixer e la gommapiuma colorata pronta ad assorbire tutte le parole che ci sono da dire. Un rumore che sa di movimento, di collaborazione, di coinvolgimento. Si sentono voci, musica, risate, e per qualcuno che racconta un’idea c’è quasi sempre, nello stesso momento, qualcun altro pronto a raccoglierla e commentarla.
Dalla collaborazione con i Csv del Lazio Cesv e Spes, che ha accolto una delle postazioni della web radio nella sua sede di Via Laurentina, è nato “C’è Spazio per… Voi”. In diretta, ogni martedì alle 16:30, il programma ospita gli attori del mondo dell’associazionismo e del volontariato di Roma e del Lazio. Per 11Radio, trovarsi a trasmettere gomito a gomito con i Centri di Servizio per il Volontariato ha rappresentato un ulteriore apporto di materie prime, utili alla costruzione di un ponte. Non c’è solo una connessione via etere, o meglio via server, tra chi trasmette e chi ascolta, ma anche un contatto fatto di sguardi, di gesti, e di pause. È l’interazione in studio, tra chi domanda e chi racconta, ad aggiungere mattoni al percorso, permettendo di portare il territorio all’interno della radio.
11Radio: in rete per fare rete
La webradio, nata a Roma nel 2011 dall’impegno di un gruppo di cittadini, ha da subito iniziato a costruire un dialogo che creasse una rete tra le fibre del tessuto urbano. Dalle singole persone alle associazioni, ai comitati, alle organizzazioni che quotidianamente operano e si impegnano nella Capitale. Cinque anni di attività “on web” in cui 11Radio ha coinvolto un centinaio di realtà del Terzo settore, a 360 gradi. C’è chi ha partecipato alla singola puntata di una trasmissione, chi ad un’intera stagione, e chi è diventato parte del network stesso. Le quattro postazioni, dislocate tra Montagnola, Laurentina, San Paolo e Magliana, hanno ospitato, sin dalla loro apertura, vari cicli di incontri per orientare le persone al mondo della comunicazione sociale, e fornire loro gli strumenti necessari non solo a realizzare le trasmissioni, ma anche a strutturare le mini-redazioni gestite da ogni sede in completa autonomia.
Uno spazio che amplifica le voci
La trasmissione è uno spazio per rendere nota tutta una serie di attività e iniziative di cui spesso non si sente parlare, e alle quali perciò la cittadinanza non sa di poter partecipare e contribuire. In questo senso, “C’è Spazio per… Voi” diventa uno strumento per diffondere consapevolezza civica, abbattere barriere e pregiudizi, e veicolare quel desiderio di riappropriazione dei molti beni comuni – abbandonati o inutilizzati – che potrebbero contribuire sensibilmente a migliorare la qualità della vita di chi abita questa metropoli. Nella stagione in corso, iniziata a novembre del 2015, un fil rouge ha cucito insieme le diverse puntate, dando forma, con punti semplici e doppi e a volte anche a zig zag, a un ricamo di esperienze umane. Da un grande esempio umanitario come Emergency, raccontato dalle voci dei volontari delle sedi romane, che hanno parlato del Programma Italia e dei Polibus – ambulatori itineranti che garantiscono assistenza sanitaria a migranti, irregolari e indigenti, bypassando muri burocratici e difficoltà linguistiche – a una realtà più piccola e piena di coraggio come Asinitas, che ha da poco festeggiato i primi dieci anni del suo centro interculturale a Torpignattara – struttura che offre supporto, istruzione e formazione a donne, rifugiati e richiedenti asilo – “C’è Spazio per… Voi”, in questi ultimi mesi, ha amplificato molte voci.
Le storie
Quella dell’associazione Mameli 7 Onlus – promotrice di una raccolta fondi attraverso l’organizzazione di alcuni concerti – che ha per obiettivo un’estate di musica insegnata ai ragazzi di una scuola nel sud del Libano. Le parole del Comitato di quartiere di Torpignattara – ogni giorno con le maniche tirate su per migliorare un quadrante di città che sta declinando il suo multiculturalismo in una risorsa che mescoli e non in una paura che divida – vincitore del bando Socialmente 2, con cui ha potuto riqualificare l’area totalmente degradata del Parco Sangalli, offrendo a venti persone un contratto di lavoro annuale per la manutenzione e la pulizia dei giardini.
I progetti del coworking Millepiani di Garbatella – costruito sulle fondamenta dell’economia dello scambio e del mutualismo – teatro della formazione di imprese collaborative di successo, nate dall’incontro di professionisti che, vicini di scrivania, si sono trovati a contribuire l’uno al lavoro dell’altro. Le emozioni dell’associazione Immensa…Mente – in origine un gruppo di auto mutuo aiuto di famigliari di utenti psichiatrici, motivati a collaborare con l’ente pubblico per facilitarne con solerzia le buone pratiche e stimolare quel percorso culturale necessario per la corretta applicazione della legge Basaglia – dove genitori, fratelli e figli delle persone con disagi psichici organizzano, insieme ai loro cari, incontri di ascolto settimanale al Centro di Salute Mentale, pianificano interventi all’interno di un orto urbano, programmano musical e campionati di calcetto, e viaggiano per ventuno giorni in treno da Venezia a Pechino realizzando gioielli fatti di bottoni e seguendo un percorso di cura progettuale e inclusivo, oltre che dignitoso.
“C’è Spazio per… Voi” si può definire il paradigma di quello che è il sentimento di questa webradio partecipata: l’informazione, per essere socialmente utile, va pensata, costruita e condivisa insieme. Va coinvolto chiunque abbia voglia di raccontare ed essere raccontato, di discutere ed essere discusso. Perché è solo cambiando continuamente il punto di osservazione che si allarga il campo visivo. Perché è interessandosi dei beni negati ad alcuni che si comprende quali siano i diritti da esigere per tutti. E perché è con le storie delle persone che si costruiscono i ponti. E senza ponti, non si arriva da nessuna altra parte.
