A RIETI UN CENTRO ESTIVO INCLUSIVO A MISURA DI TUTTI

Il centro estivo inclusivo dedicato ai ragazzi con disabilità è promosso da Fondazione Varrone e quattro associazioni del territorio. Pitoni: «Il Centro dà risposta al bisogno di socialità dei ragazzi e di supporto delle famiglie per il periodo estivo»

Dal 3 luglio al 1° settembre 2023 a Rieti c’è un luogo dove tutti possono fare tutto, un luogo dove le piccole differenze vengono limate grazie allo sport. Parliamo del Centro Estivo Inclusivo promosso da Fondazione Varrone presso la palestra ed il campetto adiacente del Liceo Classico Marco Terenzio Varrone, in collaborazione con quattro associazioni: Atletica Sport Terapia, Fortitudo Rieti Baskin, Loco Motiva e Mani di Forbice. Socialità, inclusività, salute e sport, con personale specializzato e volontari che ogni settimana permettono a tanti ragazzi, durante il periodo estivo, di fare attività sportive come il pattinaggio, il baskin e l’atletica, laboratori artistici di pittura e ceramica, escursioni e cura del verde cittadino.

Socialità e supporto alle famiglie

centro estivo inclusivo
Maria Rita Pitoni: «È intenzione della Fondazione investire molto sulla cura e l’inclusione delle persone con disabilità, facendo leva sulle realtà associative e di volontariato di cui Rieti è ricca». Foto Fondazione Varrone

«Questo è solo il primo passo», ha detto la consigliera Maria Rita Pitoni. «È intenzione della Fondazione investire molto sulla cura e l’inclusione delle persone con disabilità, facendo leva sulle realtà associative e di volontariato di cui Rieti è ricca. Con questo Centro diamo una prima risposta al bisogno di socialità dei ragazzi e al bisogno di affiancamento che hanno le famiglie per il periodo estivo. Poi cercheremo di strutturare altri servizi, anche nell’ottica di quella grande e difficile sfida che è il dopo di noi». «L’esperienza del centro estivo per ragazzi grandi si sta rivelando un successo soprattutto in termini di soddisfazione dei ragazzi stessi e delle famiglie», racconta Annacarla Purificati, vicepresidentessa dell’Atletica Sport e Terapia Rieti. «Non era semplice mettere insieme quattro associazioni impegnate sul tema della disabilità con un’identità forte e radicata identità e una certa diversità. La Fondazione ha dato l’input chiedendoci di organizzare qualcosa insieme e poi è venuta l’idea del Centro Estivo Inclusivo da parte di Baskin, sposata immediatamente da tutti. L’obiettivo è quello di intercettare famiglie e ragazzi che non sono inseriti in nessuna associazione e quindi di fatto sono in una situazione di isolamento. Già nelle prime settimane di Centro sono state molte le adesioni di ragazzi nuovi, che speriamo vogliano proseguire con le nostre associazioni anche da settembre in poi. Questo è un primo passo per dare risposte alle famiglie che non possono essere lasciate sole nell’affrontare la fatica quotidiana del sostegno ai propri figli. Speriamo si replichi ancora meglio l’anno prossimo, e soprattutto che si inizi a pensare anche più in grande e a lungo termine. Questo sì che sarebbe un successo per tutti! La speranza è che prima o poi anche qualche ragazzo “normodotato” voglia venire a trascorrere qualche ora con i coetanei rendendo effettivamente questo centro inclusivo così come lo abbiamo immaginato», conclude Annacarla Purificati.

L’importanza della collaborazione

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I ragazzi all’opera nel laboratorio artistico proposto dall’associazione Loco Motiva all’interno del centro estivo inclusivo di Rieti

Il Centro Estivo Inclusivo è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12:30, e le attività sono tutte a titolo gratuito. «La cosa più bella è la collaborazione tra varie realtà», racconta Federico Lamacchia, Associazione Mani di Forbice. Siamo quattro  realtà differenti e il progetto sta andando bene, una bella sensazione mettere in campo le proprie esperienze, per un progetto iniziato questa estate che sta andando bene anche grazie alle forze messe in campo da tutti. Come Associazione Mani di Forbice curiamo il laboratorio di giardinaggio. Abbiamo già fatto un paio di interventi nei luoghi dove lavoriamo abitualmente durante l’anno e abbiamo messo a dimora delle piante aromatiche. Quando c’è un clima positivo i ragazzi si adattano a fare tutto, le cose vanno benissimo», conclude Lamacchia. Quella del Centro estivo inclusivo è una bella iniziativa nata sin risposta di una sollecitazione della Fondazione Varrone, commenta Bruno Marignetti, della Fortitudo Rieti Baskin. «Sono felice che a Rieti alcune associazioni finalmente collaborino ottenendo un ottimo risultato, tutti per lo stesso fine. Spesso i ragazzi sono gli stessi, da tutte le associazioni. Posso dire che l’unione fa la forza. Vera e sincera, senza secondi fini, un aspetto che mi piace molto», conclude  Marignetti. Loco Motiva ha dato il suo contributo al Centro estivo inclusivo mettendo a disposizione gli spazi del Polo Autismo Sant’Eusanio, il grande giardino per le attività motorie, l’orto per la terapia occupazionale, e in particolare, il laboratorio d’arte condotto da Ines Domenica Poscente, dove tutti i ragazzi si sono cimentati con la decorazione di piccoli oggetti in ceramica e la realizzazione di ciondoli e manufatti attraverso la manipolazione dell’argilla. «Seguiranno la cristallinatura e la cottura nel grande forno del laboratorio. L’esperienza artistica ha smosso la loro creatività», commenta Nunzio Virgilio Paolucci, associazione Loco Motiva, «e attraverso piccole opere anche pittoriche hanno potuto raccontare se stessi, la loro storia, i desideri e i sogni. Un’esperienza di integrazione tra diverse patologie che ha stimolato e incoraggiato tutti i partecipanti: nessuno è rimasto indietro e tutti si sono aiutati in un unico armonioso mutuo soccorso. E ciò che ci hanno regalato attraverso i loro lavori è tutto tranne che l’angoscia o la tristezza. Le loro opere, realizzate anche in collettiva, narrano un concetto di bellezza diverso da quello nel quale siamo immersi, dove la perfezione è esente da crepe o cicatrici e tutto deve brillare per rendersi appetibile. Hanno reso le imperfezioni perfette, facendoci focalizzare sul valore della bellezza stessa, permettendoci di guardare e capire che la disabilità non è un limite e che il limite stesso esiste solamente negli occhi di chi guarda, ma soprattutto nella mente di chi non pensa», conclude Paolucci. Per informazioni e iscrizioni al Centro estivo inclusivo è possibile rivolgersi al 349 5063220, oppure al 328 8529572, o al 328 8012418.

Foto di copertina: Fondazione Varrone

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