AVVOCATO DI STRADA: UN AIUTO LEGALE AI PROFUGHI UCRAINI

Una task force di avvocati, un numero verde, una pagina di FAQ. Avvocato di strada dà supporto legale e burocratico alle persone in fuga dalla guerra e alle associazioni che lavorano per accoglierle

«Allo scoppio della guerra in Ucraina ci siamo detti che non potevamo rimanere fermi davanti ai drammi che stavano per accadere. Ci siamo chiesti: cosa possiamo fare per dare una mano alle persone che fuggono e vengono in Italia? Abbiamo deciso con i nostri volontari di mettere in campo una serie di azioni. La nostra associazione è composta soprattutto da avvocati, ci occupiamo della tutela giuridica gratuita organizzata per persone senza dimora, tra queste anche migranti», dice Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di strada. «Diversi di noi sono specializzati in diritto dell’immigrazione. Per prima cosa, abbiamo pensato cosa potevamo fare in generale per queste persone, poi in particolare sulla base dei loro bisogni. Ci siamo attivati per metterci a disposizione delle associazioni che si occupano di accoglienza dei profughi di guerra ucraini che, all’arrivo in Italia, hanno una serie di necessità anche burocratiche, amministrative e giuridiche. Abbiamo pensato che avremmo potuto alleviare una parte, forse piccola, della loro sofferenza, del loro disagio, utilizzando la nostra competenza».

avvocato di strada
Antonio Mumolo, presidente dell’associazione Avvocato di strada

Una mini task force

Avvocato di strada ha creato una rete di avvocati che si sono messi a disposizione per raccogliere informazioni, buone prassi e casi e dare un aiuto a tutti i volontari che si occupano di tutelare i profughi di guerra. Restano attivi i contatti delle sedi locali che tutte le settimane ricevono le persone in sportello. Per richieste di informazioni a carattere generale, orientamento ai servizi sul territorio o altre necessità che riguardano la guerra in Ucraina è attiva la mail emergenza@avvocatodistrada.it
Le sedi in cui opera Avvocato di strada, in 57 città italiane, sono sempre all’interno di associazioni di volontariato che operano sul territorio e che si occupano di persone senza dimora, italiani e stranieri. «Queste associazioni sono cattoliche o laiche, ad esempio a Padova siamo con Granelli di senape, in vari luoghi siamo in Caritas, a Lecce lavoriamo con Migrantes. Ognuna ha necessariamente tra i suoi volontari dei mediatori culturali che, anche nel caso del sostegno alle persone fuggite dall’Ucraina, in ogni sede danno una mano. Le persone arrivano qui dall’Ucraina, non sanno la lingua, non sanno a chi rivolgersi e le associazioni che si occupano di sostegno ai migranti e ai profughi le indirizzano da noi. Lanciamo un invito a contattarci alle associazioni che forniscono servizi dedicati».

Molti bisogni burocratici e legali

Tra le difficoltà delle persone che arrivano in Italia dall’Ucraina, ci sono quelle successive all’ottenimento del permesso di soggiorno per protezione internazionale che viene loro rilasciato in questo momento. «Si tratta di un permesso che consente a queste persone di lavorare, però serve qualcuno che spieghi loro le regole e le condizioni lavorative del nostro paese, che li aiuti nella predisposizione di un contratto e ne verifichi la regolarità. Inoltre, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, devono chiedere la residenza, bisogna accompagnarle a fare la carta d’identità. Ogni procedura di protezione internazionale è a sé e le persone non sanno a chi rivolgersi, noi avvocati possiamo indirizzarle all’inizio verso chi può  fornire loro il permesso di soggiorno, dare indicazioni su come mettersi a disposizione per lavorare e per proporsi a chi favorisce l’incontro tra datori di lavoro e lavoratori», continua Mumolo. «Inoltre, le aiutiamo se sono presenti minori e, se una famiglia italiana accoglie bambini non accompagnati, informiamo su come bisogna muoversi. Molte questioni di natura giuridica sono complicate, in questa situazione è difficile che un’associazione o una famiglia ospitante riesca a risolverle senza l’ausilio di un tecnico».

Tante domande, tante risposte

Sulla base delle richieste che vengono fatte più comunemente e sulle informazioni raccolte in queste settimane, Avvocato di strada ha pensato di creare una pagina di FAQ dedicata all’emergenza Ucraina, in continuo aggiornamento. «I semplici cittadini e tutte le associazioni, soprattutto le più piccole realtà non profit e quelle appena nate, trovano notizie che possono essere utili. In tutta Italia si stanno attivando dei progetti, come ad esempio il Vesta di Bologna, che consente alle famiglie di ospitare delle persone seguendo una procedura». Sul sito si trovano indicazioni sulla protezione temporanea e internazionale, sull’accoglienza, con contatti e indicazioni per i territori, divisi regione per regione. Il Lazio ha realizzato un Help Desk bilingue per fornire informazioni ed assistenza ai cittadini ucraini in arrivo nel territorio e a quanti vogliano aiutarli.

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A Roma l’associazione è attiva dal 2008, all’interno dell’INMP, Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà. Immagine Avvocato di strada Roma

Misure chiare e procedure snelle

Insieme alle altre associazioni italiane che si occupano di migranti e che siedono con Avvocato di strada al Tavolo Nazionale Asilo, l’associazione ha chiesto al Governo italiano chiarezza e snellezza dei provvedimenti, una progettazione di ampio respiro per l’accoglienza e l’integrazione dei profughi che stanno scappando dalle zone del conflitto e procedure semplificate per le loro richieste di asilo. «Esiste già una direttiva dell’Unione Europea che stabilisce che, quando ci sono momenti di particolare gravità per i profughi, si saltano delle procedure e si dà direttamente una protezione internazionale in tempi brevi, per consentire una stabilizzazione e una ricerca di lavoro», afferma il presidente. «Per ottenerla, occorrono normalmente mesi, devono riunirsi le commissioni, con varie possibilità di ricorsi. Speriamo tutti che siano misure che durino per un breve periodo, ma purtroppo potrebbero durare anni».

Avvocato di strada è presente nel Lazio a Roma e a Viterbo. A Roma è attiva dall’ottobre 2008, all’interno dell’INMP, Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà; gli avvocati ricevono tutti i martedì e i giovedì dalle 15 alle 17 presso l’INMP, Ospedale San Gallicano (via delle Fratte in Trastevere 52). La sede di Avvocato di strada Viterbo è attiva dal novembre 2016 grazie alla collaborazione della Caritas Diocesana Viterbo, gli avvocati ricevono in piazza Dante il sabato dalle 10 alle 11.

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