VENTOTENE FILM FESTIVAL 2022. LA VITTORIA DEGLI EROI DI ADHD LAZIO

Eroi, il cortometraggio realizzato dai ragazzi di ADHD Lazio per S/Confini Festival del Cinema Adolescente del progetto Tutti a scuola, vince nella sezione Open Frontiers Young

Lunedì primo agosto, è una serata ventosa, come si addice all’Isola della cultura europea, l’ultima del Ventotene Film Festival che ha voluto, per il secondo anno consecutivo, dare spazio alle nuove generazioni con il concorso nazionale Open Frontiers Young, dedicato ai cortometraggi interamente realizzati da studenti di tutta Italia. S/Confini Festival del Cinema Adolescente ha trovato spazio in questa prestigiosa cornice portando in gara, nella sezione Open Frontiers Young, ben tre corti realizzati da studenti della Regione Lazio, il territorio nel quale è stato realizzato il progetto Tutti a Scuola che ha aperto il canale YouTube dove ragazze e ragazzi hanno avuto la possibilità di pubblicare il loro sguardo sul mondo: Disturbi alimentati, del Liceo Musicale Manzoni di Latina, Mon Amie, delle Associazioni IACS e PerCorsi Pontinia, sono quindi entrati in finale e, insieme a loro, il video vincitore, Eroi dell’OdV ADHD Lazio.

Oltre i confini con i ragazzi di ADHD Lazio

I corti sono nati negli anni della pandemia, quando il cinema ha permesso il superamento dei confini delle case e delle camerette degli studenti. S/Confini e la sezione del Ventotene Film Festival 2022 Open frontier young offrono un viaggio oltre i confini imposti dal resto del mondo, i genitori, la scuola, la società, che si sposa pienamente con l’oggetto del concorso per raccontare la terra sconosciuta degli adolescenti.

Letizia Trento ha presentato la premiazione del concorso Open Frontiers Young alla presenza dei vincitori e del presidente di giuria Massimo D’Orzi, che ha presentato il suo ultimo film Bosnia Express. Luigi Mantuano, docente di Sezze, appassionato di cinema e del suo lavoro, che ha curato la sessione del Festival dedicata ai giovani e ai diritti e ne ha presieduto lo svolgimento, ha mostrato grandissimo entusiasmo per la capacità del corto di dare voce alle istanze delle nuove generazioni e ha presentato le motivazioni della vittoria: “Per la capacità di raccontare con le immagini l’urgenza di rispondere a un grande cambiamento che ha condizionato le loro vite. Per averlo fatto in modo corale, cercando insieme una forma e una possibilità di esprimersi. Per aver pensato a un mondo a colori dopo essersi ritrovati in un mondo improvvisamente grigio, e infine per aver messo al centro l’immaginazione come motore del cambiamento”.

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Una ragazza dell’associazione ADHD Lazio mostra la targa durante la premiazione

Mostrare la realtà, fuori dal rifugio

Cristina Lemme e Serena Pascucci, presidente e vice dell’associazione ADHD Lazio, della quale fanno parte ragazze e ragazzi che hanno realizzato il video, raccontano così l’esperienza realizzata: «Il video nasce dalla volontà di rispondere ad un problema che ha visto i nostri ragazzi protagonisti dietro le quinte di un disagio ed una sofferenza troppo silenziosi. Politici e istituzioni non hanno mancato, durante la pandemia di dedicare un pensiero e possibili soluzioni ai più fragili. Hanno dedicato infatti molte attenzioni e risorse alla popolazione più anziana, sia quella ricoverata in strutture che non. Il disagio che invece vivevano gli adolescenti dentro le quattro mura delle proprie stanze, con i PC come unici interlocutori, con una scuola trasformata in tempi da record senza alcuna spiegazione e protezione emotiva non è stato purtroppo compreso e ascoltato. Solo in fase emergenziale quando i servizi ospedalieri di neuropsichiatra infantile denunciavano i grandi numeri di ricoveri per tso, per aggressione fisica nei confronti dei genitori, per atti autolesionistici, disturbi del comportamento alimentare e tentati suicidi, quel disagio ha acceso i riflettori su problematiche, conosciute anche in tempi pre-pandemici, ma sottovalutate e di cui si ignorava la portata. Nel cortometraggio i ragazzi scelgono di accendere i riflettori sul loro vissuto e offrono la possibilità, unica loro resistenza di immaginare un di fuori diverso, una luce e uno spiraglio».

Continua Mirko Orsini l’educatore che ha offerto agli autori e attori il supporto per arrivare al risultato: «Credo che la possibilità di esprimere le proprie emozioni all’interno di un prodotto culturale di tipo artistico abbia un rilevante potere terapeutico, in quanto ci permette di essere liberi, di sentire quello che proviamo e di esprimerlo sospendendo il giudizio su noi stessi e la nostra autosvalutazione. I ragazzi che hanno realizzato il film fanno parte dell’ADHD LAZIO OdV e in questo cortometraggio hanno trovato il coraggio di uscire dal loro “rifugio”, di togliersi la loro “armatura” e di mettersi a nudo, di farsi “vedere” combattendo contro lo stigma e i pregiudizi con cui si confrontano quotidianamente. Sono eroi che sono usciti da quel mondo interiore dove regna la fantasia che gli ha permesso di sopravvivere alla cattività e all’isolamento del lockdown. Hanno avuto la forza di prendere i colori dei loro sogni e di portarli per le strade deserte che si stavano ripopolando dopo due mesi troppo brutti per essere veri, al punto di sembrare surreali».

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S/Confini Festival del Cinema adolescente è stato realizzato dal progetto Tutti a Scuola

S/Confini Festival del Cinema Adolescente

S/Confini Festival del Cinema adolescente è stato realizzato dal progetto Tutti a Scuola, realizzato dal CSV Lazio in partnership con 62 enti istituzionali e del Terzo Settore, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che l’ente ha il compito di attuare. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori.
Combattere la povertà educativa offrendo spazi di espressione e di partecipazione sociale, questo l’obiettivo che ha portato, nel corso della pandemia, a dare vita a S/Confini, invitando esplicitamente le nuove generazioni a offrire, senza mediazioni, il proprio sguardo sul mondo attraverso il linguaggio filmico. Il nome prende spunto dal Mito de L’Ultima Thule di cui Virgilio scrisse per primo indicandola come la terra estrema, l’ultima conosciuta, che per S/Confini è diventato sconfinare dalla realtà imposta dal mondo adulto e offrire ad essa il proprio sguardo.
Le autrici e gli autori dei video di S/Confini hanno così fatto un regalo a un mondo adulto sempre più incapace di comunicare con la loro alterità, aprendo uno spiraglio nel quale sta al mondo adulto riuscire a vedere, comprendere. La visibilità sociale delle nuove generazioni è una scommessa che il progetto Tutti a Scuola ha giocato a 360 gradi con il CSV Lazio, nella convinzione che l’associazionismo possa giocare un ruolo chiave nel processo di emersione di un punto di vista completamente soffocato da una realtà sociale chiusa che non lascia spazio per punti di vista che rappresentino il valore dell’alterità e dell’unicità che le nuove generazioni sono capaci di mostrare e di far vivere. Tutti i video realizzati per S/Confini sono visibili a questo link.

 

 

VENTOTENE FILM FESTIVAL 2022. LA VITTORIA DEGLI EROI DI ADHD LAZIO

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