FLUMEN FESTIVAL, TORNA IL FIUME CARSICO DEL CAMBIAMENTO

Ecologia, nonviolenza, migrazioni, obiezione alla guerra. Torna Flumen Festival, il 29 e 30 agosto 2025 al Salsedine Spazio Eventi a Fiumicino, promosso da Io, Noi Odv, Biblioteca per la Nonviolenza e Movimento Nonviolento con la main partnership di CSV Lazio. Daniele Taurino: «Flumen è la fiammella di speranza nel cambiamento che vogliamo far scorrere tra la gente»

di Antonella Patete

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Tanti ospiti provenienti dal mondo della cultura, dell’arte e dell’impegno civico per la settima edizione di Flumen, il Festival dell’ecologia, della nonviolenza e delle migrazioni in programma dal 29 al 30 agosto che, dopo tre anni di svolgimento nella Capitale, torna a Fiumicino, presso Salsedine Spazio Eventi. Una due giorni promossa da tre organizzazioni della società civile – Io, Noi Odv, Biblioteca per la Nonviolenza e Movimento Nonviolento – con la main partnership di CSV Lazio, che rafforzerà il dialogo con le associazioni e le reti del territorio, promuovendo spazi di partecipazione per il protagonismo del volontariato. Supporta questa edizione anche la Knowledge of Society srls, azienda attiva nella progettazione, formazione e consulenza. Tra i recenti successi il dossier di Parma Capitale Europea dei Giovani 2027 e il supporto al Comune di Napoli per Futuro Quotidiano al RAP. «L’uso del termine latino Flumen per indicare la parola “fiume” non soltanto è un chiaro richiamo al nostro Tevere, ma contiene al suo interno anche il “lumen”, quella fiammella di speranza nel cambiamento che vogliamo tenere accesa e far scorrere tra la gente», spiega Daniele Taurino, direttore artistico di Flumen.

Flumen Festival

Ecologia, nonviolenza, migrazioni e l’obiezione alla guerra come campagna di resistenza culturale

Il Festival si sviluppa attorno a tre assi portanti che riflettono le sfide del nostro tempo. Per gli organizzatori il tema dell’ecologia affronta l’urgenza climatica e «l’onda verde» che attraversa l’Europa, immaginando nuovi modelli economici sostenibili e «nuovi modi di fare pace con la natura e tra le persone». Le migrazioni sono interpretate come fenomeni di massa che ci mettono di fronte a sfide con le quali misurare tutta la nostra capacità di immaginazione collettiva, mentre la nonviolenza viene intesa come «un fiume carsico di resistenza attiva, di disobbedienza civile e di politiche per il disarmo che attraversa tutte le culture umane». Non a caso tra i focus principali di questa edizione di Flumen c’è proprio la campagna di obiezione alla guerra, un’iniziativa promossa dal Movimento Nonviolento, l’organizzazione fondata negli anni Sessanta da Aldo Capitini per formare i “costruttori della pace” e promuovere la risoluzione dei conflitti attraverso metodi pacifici, evitando il ricorso alla violenza. «E proprio del ritorno della guerra e del bisogno di pace si parlerà sabato 30 agosto alle 20.00 nel corso di un incontro con il presidente del Movimento Nonviolento, Mao Valpiana, la filosofa Donatella Di Cesare e il deputato Paolo Ciani», prosegue Taurino. «Il Festival rappresenta anche l’occasione per portare al pubblico le esperienze e le attività svolte durante l’anno dalla campagna di obiezione alla guerra, rapportandole all’attualità». Una particolare attenzione sarà poi dedicata al servizio civile come alternativa nonviolenta al servizio militare.

Il Premio Matumaini: celebrare la speranza

Si rinnova l’assegnazione del Premio Matumaini: «che in lingua swahili vuol dire speranza», chiarisce Vincenzo Taurino, presidente dell’associazione Io, Noi Odv, che nel 2019 ha voluto istituire il premio per ricordare Ugo Montanari, medico del comune di Fiumicino e volontario nella valle di Bonde Dogo in Tanzania, dove ha contribuito a trasformare in ospedale il presidio sanitario di Msange, che lo ricorda con una targa. «È un riconoscimento», afferma il presidente del Premio, «assegnato a chi, con l’esempio della sua vita professionale e nella quotidianità della sua vita privata, ha testimoniato il valore della solidarietà, incarnando l’utopia del cambiamento». Il Premio, che quest’anno verrà assegnato a Titti Postiglione, già vice capo Capo del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri e ad Alessandro Polinori, presidente della Lipu, «rappresenta il concetto di speranza inteso come impegno professionale e personale di volgere lo sguardo verso l’altro. «Ognuno di noi, anche singolarmente, con la propria testimonianza di vita alimenta la speranza, ecco perché – sottolinea Taurino – il Premio Matumaini fa parte di Flumen: richiama l’impegno di donne e uomini su temi della nonviolenza, dell’ecologia, delle migrazioni e per la difesa dei diritti universali, mantenendo viva la fiammella della speranza nello Stato di diritto e in un mondo solidale».

Flumen Festival 2025: due giorni di riflessione, tra formazione, libri e musica

Il festival dedicherà una particolare attenzione al servizio civile come alternativa non violenta al servizio militare. Durante la giornata di venerdì 29 agosto, i giovani del servizio civile provenienti da diverse organizzazioni parteciperanno alle attività formative previste dal programma, in un percorso che lega la tradizione dell’obiezione di coscienza alle sfide contemporanee. La giornata proseguirà con la presentazione del libro “Il federalismo contro la paura” di Giulio Saputo, mentre la serata alternerà spettacoli come “L’importanza degli spazi attraverso Calvino e Pavese” di Enrico Pompeo e David Marsili, alla consegna del Premio Matumaini e ai concerti di Chiara Cami con i Friday Nights e de La Carovana di Paganini. Sabato 30 agosto, invece, si terrà il dibattito “Ma i giovani partecipano?” seguito dall’incontro “Il ritorno della guerra, il bisogno della pace”. Dopo le “pillole” curate dagli esperti sui temi della partecipazione, del terzo settore e dell’obiezione alla guerra, che rappresentano una delle novità della presente edizione, la serata si concluderà con i concerti di Anna Carol e de Il Muro del Canto. Programma, ospiti e tutto sulle edizioni precedenti sul sito flumenfestival.eu.

Per info e adesioni: flumen.festival@gmail.com

 

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