
GIUBILEO DEI GIOVANI. CUBO LIBRO: LA MICROBIBLIOTECA CHE COSTRUISCE COMUNITÀ
Una microbiblioteca, una piazza e un territorio che ha bisogno di credere in se stesso. A Tor Bella Monaca Cubo Libro è gestito da un direttivo di 8 donne, quasi tutte under 35 e la sua storia intreccia quella del quartiere romano, area chiave per il Giubileo dei Giovani. Claudia Bernabucci: «Anche in periferia si ha il diritto di essere informati e accolti, come pellegrini e cittadini. Grazie a Vol.A in Rete possiamo ridurre le distanze»
28 Luglio 2025
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Una microbiblioteca che si affaccia su una piazza, dove i libri diventano mattoni per costruire un nuovo modo di stare insieme. Un presidio di convivenza e socialità in un territorio che ha bisogno, prima di tutto, di credere in se stesso. Un’iniziativa nata dalla convinzione che esserci non solo sia più importante di avere, ma forse perfino di fare. Nato nel 2005 dall’occupazione di uno spazio sottratto al degrado grazie alla determinazione di un gruppo di donne, Cubo Libro è più di una biblioteca autogestita: è un centro culturale, una fucina di eventi e laboratori per tutte le età, una ludoteca, un luogo dove scambiare informazioni e suggerimenti o, semplicemente, un posto dove passare il tempo. Siamo nel quartiere romano di Tor Bella Monaca, VI Municipio, a 3 chilometri dal Grande Raccordo Anulare e a 23 da San Pietro. Cubo Libro si affaccia su Largo Ferruccio Mengaroni, recentemente riqualificato con una nuova pavimentazione e un campo di basket, dopo anni di abbandono. Dentro, c’è un locale accogliente e stipato di libri, è chiaro che ogni dettaglio è stato pensato con cura. Fuori, tavoli e sedie invitano alla sosta davanti al murales realizzato nel 2014 dall’artista jemenita Aladin al-Baraduni. Non ci sono né spritz né happy hour, ma ragazze e ragazzi, mamme e abitanti del quartiere che si fermano per una partita a carte o per scambiare quattro chiacchiere.

Un Giubileo di tutti passa anche per le periferie
Cubo Libro è uno dei Punti fissi di accoglienza per il Giubileo, attivati su tutto il territorio cittadino grazie al progetto Vol.A in Rete, promosso dal Dipartimento Protezione Civile e dal Dipartimento Politiche Sociali e Salute di Roma Capitale e realizzato da CSV Lazio e Forum Terzo Settore Lazio. «Grazie alle opportunità offerte dal CSV, abbiamo creato un punto informativo stabile sulle attività del Giubileo, offrendo anche in periferia ciò che è solitamente disponibile solo nelle zone centrali di Roma», spiega Claudia Bernabucci, presidente di Cubo Libro Aps. «È fondamentale che anche nei quartieri periferici si abbia il diritto di essere informati e accolti, sia come pellegrini che come cittadini interessati, senza doversi per forza spostare in centro. Anzi, possiamo ridurre le distanze, aiutando le persone a orientarsi e a raggiungere i luoghi degli eventi. D’altronde, Tor Bella Monaca è un’area chiave per il Giubileo dei Giovani, che ha come centro l’Università di Tor Vergata e l’intero territorio circostante».
La storia di Cubo Libro e di un quartiere in lotta
Claudia Bernabucci è nata a Pantano Borghese, ai confini estremi del VI Municipio, «in piena campagna, un luogo dove ancora oggi mancano perfino i lampioni sulle strade asfaltate». Ha frequentato il liceo Amaldi di Tor Bella Monaca, tra i migliori istituti superiori romani secondo Eduscopio, e proprio in quegli anni ha iniziato a fare volontariato con i bambini del quartiere. Poi nel 2008 l’incontro con Cubo Libro e un anno dopo diventa presidente dell’omonima associazione. «La storia di Cubo Libro si intreccia con quella di Tor Bella Monaca», ricorda, «un quartiere nato negli anni Ottanta per rispondere all’emergenza abitativa della città. In quel periodo arrivano famiglie di ogni estrazione sociale, gente di tutti i tipi, non solo poveri e baraccati come spesso si crede. L’idea iniziale era quella di costruire un quartiere all’avanguardia, ispirato ai modelli di edilizia popolare del Nord Europa. Ma una volta chiusi i cantieri, i servizi non sono mai stati attivati. I pochi negozi che avevano aperto hanno chiuso nel giro di un paio d’anni e per ottenere le scuole e i trasporti pubblici è stata necessaria una lunga stagione di lotte». La prima battaglia, però, è stata quella per l’accesso alle case. «Gli appartamenti c’erano, gli assegnatari anche, ma non venivano consegnate le chiavi. È stato in quel momento che la criminalità organizzata si è insediata nel quartiere offrendo, nel corso degli anni, una forma di welfare alternativo agli abitanti». Per vedere la prima vera opera di riqualificazione bisogna aspettare 20 anni. Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila arrivano i fondi dell’Unione Europea, ma le cose da fare sono troppe e molti progetti restano incompiuti, inclusa la biblioteca pubblica di Tor Bella Monaca, che ancora oggi non è stata aperta. «Allora un gruppo di donne decide di occupare lo spazio dove oggi si trova Cubo Libro e di autogestirlo», racconta Claudia Bernabucci. «Tre anni dopo c’è un cambio della guardia, arrivano nuove persone, tutti studenti universitari con tanti sogni e tanta voglia di fare. Io faccio parte di questo secondo gruppo: sono arrivata nel 2008 e sono ancora qui».

Anche nel Giubileo dei Giovani Cubo Libro è una microbiblioteca che costruisce comunità
Oggi Cubo Libro è gestito da un direttivo di otto donne, quasi tutte sotto i 35 anni, a cui fa capo un gruppo di una ventina di operatrici e operatori e una decina di volontarie e volontari. «Il primo progetto finanziato è partito nel 2017, ma tutti noi ci dividiamo tra impegno retribuito e volontario», spiega ancora Bernabucci. Perché a Largo Ferruccio Mengaroni il confine tra lavoro e attivismo civico è sottile. Tante, infatti, sono le attività che ruotano intorno a questa piccola realtà e tante sono le persone del quartiere che vedono in essa un punto di riferimento. «Presto abbiamo capito che Cubo Libro non poteva essere solo una biblioteca», prosegue la presidente: «dovevamo uscire fuori e metterci a servizio della gente, perché questo quartiere ha bisogno di un luogo accogliente e sempre aperto». Oltre a fornire un punto di aggregazione interculturale e intergenerazionale aperto tutti i pomeriggi, Cubo Libro realizza eventi culturali, laboratori, doposcuola e progetti per minori e persone fragili. Inoltre, accoglie persone inserite nei programmi di messa alla prova e collabora con scuole e associazioni del territorio per realizzare progetti condivisi. Perché l’idea di fondo è sempre la stessa: insieme si fa meglio e di più.
Immagini Francesco Paolucci
