LA LAMPADA DEI DESIDERI: «INCLUDIAMO CHI HA BISOGNO DI LUCE, COLORE E AMORE»

Ha da poco ricevuto il Leone D’Oro al merito dal Gran Premio Internazionale di Venezia ed è uno dei punti fissi del progetto Vol.A In Rete. È La Lampada dei Desideri, che alla Magliana accoglie e valorizza ragazzi fragili e con disabilità. Paola Fanzini: «Saranno proprio loro a fornire supporto durante gli eventi del Giubileo»

di Antonella Patete

5 MINUTI di lettura

ASCOLTA L'ARTICOLO

In un grande locale a piano strada, che un tempo ospitava un negozio di saponi e detersivi, La Lampada dei desideri Odv ogni pomeriggio apre le porte ai ragazzi e alle ragazze con disabilità del quartiere romano della Magliana. Un quartiere nella periferia Ovest della Capitale, ancora oggi associato all’organizzazione criminale della Banda della Magliana, che tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Novanta tenne Roma sotto scacco, ma che oggi può mostrare un nuovo volto grazie anche ad associazioni come questa. La Lampada dei desideri è parte della rete dei Punti fissi di accoglienza per il Giubileo del progetto Vol.A in Rete. L’obiettivo è coinvolgere le organizzazioni civiche nell’accoglienza, nel supporto e nell’orientamento dei pellegrini in arrivo a Roma durante l’anno giubilare. «Saranno gli stessi ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva ad accogliere i pellegrini», spiega Paola Fanzini, presidente de La Lampada dei Desideri. «Ed è proprio questo l’aspetto più bello del progetto: per una volta saranno proprio loro a offrire un servizio agli altri, fornendo informazioni utili per vivere la città durante gli eventi del Giubileo».

la lampada dei desideri
Paola Fanzini: «Sono gli stessi ragazzi a decidere se venire o meno e quali progetti seguire. Sono loro che decidono quali attività fare»

Paola Fanzini: «Includiamo chiunque abbia bisogno di luce, colore e amore»

La Lampada dei Desideri, che il 9 maggio scorso ha ricevuto il Leone D’Oro durante la cerimonia di Riconoscimento al Merito per le Eccellenze Italiane per la Pace e lo Sviluppo Economico, evento promosso dal Gran Premio Internazionale di Venezia, nasce nel 2011 in un territorio che non rispecchia più l’immagine classica di una periferia dove manca ogni servizio. Oggi il quartiere ospita numerose organizzazioni della società civile, come la storica cooperativa sociale Magliana 80, in prima fila nel contrasto alla tratta di esseri umani, e altre impegnate soprattutto sui temi del verde e dell’ambiente. «È una zona un po’ difficile, ma ricca di persone valide», precisa la presidente. «La nostra associazione si occupa di persone con disabilità, ma anche di persone fragili più in generale. Includiamo chiunque abbia bisogno di luce, colore e amore». Paola Fanzini è madre di Emanuela, una donna con disabilità oggi quarantenne. Ora Emanuela ha trovato un equilibrio e anche un fidanzato, e si sente piena di vita. Ma ci sono stati momenti più difficili nella sua esistenza, specie quando si stava affacciando all’età adulta. «Già mentre frequentava le superiori, mi chiedevo cosa avrebbe potuto fare mia figlia dopo la fine della scuola», racconta. «Sapevo che per i ragazzi come lei non esisteva niente, solo il vuoto». Da questa consapevolezza è nato un impegno che l’ha portata a diventare presidente della Consulta per i diritti delle persone con disabilità dell’XI municipio. Ed è stato proprio in questo ruolo che ha incontrato la proprietaria dei locali che oggi ospitano l’associazione. «Si è innamorata dei nostri progetti e ci ha dato questi spazi in comodato d’uso dopo averli completamente ristrutturati. Così, a febbraio 2013 abbiamo iniziato le attività».

Il Diversamente Pub, la banda della Magliana e la casa editrice “Noi con il cuore”

Delle oltre dieci famiglie che hanno dato vita all’associazione ne sono rimaste solo due, ma nel frattempo i soci sono diventati 32, a cui si sommano circa 150 tesserati. La frequenza è completamente libera, e non ci sono vincoli. «Sono gli stessi ragazzi a decidere se venire o meno e quali progetti seguire. Sono loro che decidono quali attività fare», dice la presidente. Ci sono gli affezionati come Valentino, che frequentano il centro ogni giorno, e gli ospiti di tre diverse case famiglia che si alternano durante la settimana. Il centro rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle 15.30 fino alle 19.00. Il venerdì, però, si va a oltranza con il Diversamente Pub, un luogo dove si può ballare, parlare, giocare e, soprattutto, divertirsi. Poi c’è LampaRadio, che trasmette una volta a settimana in diretta Facebook e i cui contenuti rimangono accessibili tramite il canale YouTube dell’associazione, il gruppo musicale La banda della Magliana e la biblioteca Di Marzio, aperta al quartiere, con i suoi 5mila volumi tutti catalogati da un ragazzo con disabilità. Ci sono i tanti laboratori di cucina, canto, pittura, oggettistica, cucina, teatro e ballo, per citarne solo alcuni. E naturalmente la casa editrice Noi con il cuore, che rappresenta il fiore all’occhiello dell’associazione. «L’idea di scrivere libri per bambini è nata dagli stessi ragazzi», conclude la presidente. «Ogni mercoledì ci dedichiamo alla scrittura collettiva: un metodo che trova forza nella collaborazione ed è stato usato nella scuola di Barbiana di don Lorenzo Milani tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Il lavoro di gruppo stimola la fantasia, vengono fuori le idee e i ragazzi si rendono conto di riuscire a creare. Del resto, tutti devono avere la possibilità di esprimersi, per noi questa è una rivoluzione culturale perché è un lavoro puramente intellettivo svolto da persone con disabilità intellettiva».

Vol.A in Rete è un progetto promosso dal Dipartimento Protezione Civile e Dipartimento Politiche Sociali e Salute presso l’Assessorato Politiche sociali e Salute di Roma Capitale e realizzato da CSV Lazio e Forum Terzo Settore Lazio.

Foto Francesco Paolucci

LA LAMPADA DEI DESIDERI: «INCLUDIAMO CHI HA BISOGNO DI LUCE, COLORE E AMORE»

LA LAMPADA DEI DESIDERI: «INCLUDIAMO CHI HA BISOGNO DI LUCE, COLORE E AMORE»