OPEN CORI: UNA CITTÀ (SOLIDALE) A PORTATA DI CLICK

Dal bando Comunità solidali il dataset dell'associazione Polygonal che valorizza le risorse e denuncia le difficoltà

Un dataset o una piazza digitale? Open Cori, la piattaforma dell’associazione di promozione sociale Polygonal, è sia l’uno che l’altra. Mappando risorse e bisogni della comunità, lo strumento permette di conoscere il territorio nella sua integrità. Come? Con un forte coinvolgimento dal basso. Progetti, laboratori, formazione, testimonianze, denunce: non c’è attività che non passi per una consultazione popolare. Basta solo compilare il form sul sito opencori.cloud.

 

open cori Open Cori in realtà permette di fare molte cose: segnalare problemi e bisogni, proporre idee e accedere a piccoli finanziamenti, accedere a laboratori e corsi, condividere progetti come quello del Banco Alimentare,  contribuire alla costruzione della memoria storica della comunità, avere dati sul territorio. Vengono privilegiati quei progetti che prevedono la presenza e il coinvolgimento di giovani, ragazze, stranieri, rifugiati e anziani. Più difficile far approvare domande finalizzate all’acquisto di attrezzatura di lunga durata, lavori edili e in generale qualunque bene che preveda un ammortamento. Altro criterio essenziale sarà l’impatto sul territorio: tutte le iniziative dovranno essere pensate dentro i confini di Cori e di Giulianello.

Agli iscritti l’associazione offre la possibilità di partecipare a due corsi gratuiti per imparare a burocratizzare un’idea. Un’attività che rispecchia il carattere principale del nucleo fondatore dell’aps, formato proprio da ragazzi impegnati nella progettazione di bandi.

 

open cori volontariL’INTERVISTA Il sito di Open Cori mostra soprattutto le opportunità offerte e le modalità di partecipazione, Ma quali sono i risultati concreti raggiunti da Open Cori? Lo abbiamo chiesto al presidente di Polygonal Marco De Cave. «Prima di tutto abbiamo creato il banco farmaceutico che mancava a Cori e raccolto grazie ad esso oltre 700 medicine, capitalizzando tra i 2mila e i 3mila euro in farmaci».

Che altro?
«Oltre alla distribuzione di cibo tramite il banco alimentare, a chi viene ritirare il pacco solidale facciamo compilare un questionario anonimo, nel quale può segnare quali altri bisogni ha. Così possiamo capire meglio dove indirizzare le nostre energie».

Come funzionano i laboratori dal basso?
«Invece di pensare a quali attività potrebbero essere interessanti per i cittadini e organizzarle noi, abbiamo preferito mettere il budget preventivato a disposizione della comunità. Tramite un altro questionario da compilare sul nostro sito chiediamo all’utente cosa piacerebbe fare, come farlo e cosa gli serve. Ad esempio se una ragazza vuole organizzare una proiezione di un film, LE forniamo i mezzi per farlo. Alla visione però aggiungiamo un elemento più sociale, come un aperitivo solidale. Così come un’osservazione stellare può diventare un’occasione per riflettere sulla tutela del patrimonio».

Quali servizi offrite per gli anziani?
«Per loro abbiamo attivato un percorso di tre mesi di educazione digitale, targhettizzando quaranta anziani dei due centri sociali della città. In più abbiamo chiesto alle donne di registrare un video in cui raccontano la loro vita e conservarne la memoria storica».

 
COMUNITÀ SOLIDALI. Open Cori è solo uno dei tanti progetti nati dal bando della Regione Lazio “Comunità solidali”, aperto ad associazioni di promozione sociale e organizzazioni di volontariato (odv). Dall’avviso pubblicato dalla Direzione inclusione sociale emergono i settori di intervento preferiti: povertà, agricoltura, benessere, formazione, parità di genere, acqua pubblica, crescita economica, inclusione, sostenibilità, cambiamento climatico. Il finanziamento regionale varia da un minimo di 15mila euro e un massimo di 50mila e non potrà superare l’80% del costo totale del progetto. Possono accedere singoli o associati, purché iscritti al registro regionale di riferimento. La scadenza ultima della nuova edizione del bando per la presentazione dei progetti è fissata per lunedì 23 settembre 2019 alle ore 14.

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

 

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