GIOVANI. FARE SPAZIO ALLA CRESCITA NELLE PERIFERIE

Fare spazio alla crescita è il rapporto Save the Children e Openpolis diffuso in occasione del lancio della nuova campagna di sensibilizzazione “Qui vivo”. È possibile firmare una petizione online per educazione di qualità, sport, opportunità e spazi dedicati a bambini e ragazzi nelle periferie

In Italia 3 milioni e 785 mila bambini e adolescenti fino a 19 anni (su 10 milioni e 493 mila) vivono in 14 città metropolitane e soprattutto nei quartieri svantaggiati delle periferie urbane, privi di spazi abitativi, scolastici e pubblici adeguati alla crescita. A Roma, per esempio, il 38,8% dei cittadini ha un reddito inferiore ai 15 mila euro annui e lo svantaggio dei minori risulta più elevato in 9 municipi su 15, combinando il livello di istruzione dai 9 anni in su e quello di occupazione tra i 15-64enni. Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Fare spazio alla crescita, reso noto da Save the Children e stilato con Openpolis in occasione del lancio della nuova campagna di sensibilizzazione “Qui vivo”, incentrata su bambini, bambine e adolescenti che vivono nelle periferie geografiche, sociali ed educative nel nostro Paese. Firmando la petizione online si possono assicurare educazione di qualità, attività sportive, opportunità e spazi sicuri in cui crescere a tutti i bambini, a partire dall’apertura delle scuole tutto il giorno e dalla presenza di biblioteche scolastiche e palestre in tutte le periferie.

La presenza di minori nei municipi romani

Fare spazio alla crescita
A Roma il 38,8% dei cittadini ha un reddito inferiore ai 15 mila euro annui e lo svantaggio dei minori è più alto in 9 municipi su 15. Emporio Solidale a Ostia Ponente. Foto Francesco Alesi

«Roma, con i suoi 4 milioni 216 mila abitanti, è la città metropolitana più grande del nostro Paese. È composta da 121 Comuni. Il territorio del Comune di Roma è suddiviso in 15 Municipi», ricorda il Rapporto. Emergono marcate differenze in merito alla presenza di minori, di minori stranieri e di residenti con sola licenza media e non occupati. Il Municipio VI (detto “Delle Torri”, che comprende Torre Angela, Tor Bella Monaca, Torre Gaia ecc.) è quello dove si concentrano maggiormente i minori fino a 19 anni nella Capitale: ben «50.617, il 20,5% della popolazione totale del Municipio (la media comunale è del 17,4%). Il Municipio accoglie l’11% di tutti i minori di 0-19 anni presenti in tutta l’area urbana di Roma». In altri quattro Municipi, la percentuale di minori supera la media del Comune: il Municipio X di Ostia (18,9%), il Municipio IX dell’Eur (18,6%), il Municipio XV Cassia-Flaminia (18,1%) e il Municipio XIV di Monte Mario (18%). Al contrario, i Municipi I (Centro storico – Prati), II (Parioli – Nomentano San Lorenzo), IV (Tiburtina), V (Prenestino – Centocelle), VII (San Giovanni – Cinecittà), VIII (Appia Antica) e XII (Monte Verde) hanno percentuali inferiori. Il Municipio I ha in assoluto il valore più basso: 14,5% (22.619 bambini). «I Municipi VI e XV sono anche tra quelli con una maggiore concentrazione di minori con cittadinanza straniera, rispettivamente il 22,2% ed il 19,8% della popolazione di minori di età compresa tra 0 e 14 anni. Il Municipio V, nonostante abbia una concentrazione di minori più bassa della media del Comune, accoglie circa il 13,5% di tutti i bambini di 0-14 anni stranieri di Roma (il 24,1% della popolazione del Municipio di quell’età è di origine straniera). Ugualmente, il Municipio I ha una percentuale di minori stranieri più alta della media (15,3%, a fronte del 14,6%)», specifica lo studio. In una situazione analoga si trovano i Municipi XI (Arvalia Portuense) e XIII (Aurelia), mentre nei Municipi Municipio II, III (Monte Sacro) e IX meno del 10% dei bambini di 0-14 anni è straniero.

Il Municipio VI il territorio a maggior svantaggio per i minori

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I fattori di svantaggio nei municipi romani

Guardando i fattori di svantaggio educativi e socioeconomici, attraverso una scala di valori che varia da 2 (valore minimo) a 8 (massimo), «il Municipio VI (con valore 8) emerge come il territorio dove si concentrano maggiormente i fattori di svantaggio per la crescita dei minori. Quasi la metà (il 46,4%) della popolazione di 9 anni o più è in possesso della sola licenza media, 11 punti percentuali in più della media comunale (35,4%). Allo stesso tempo, la percentuale di residenti di 15-64 anni senza occupazione è del 40% (la media dell’area metropolitana è del 37,6%). A seguire, troviamo altri sei Municipi, con un valore, nella scala dello ‘svantaggio’ di 6 (superiore quindi al valore medio di 4): i Municipi IV, V, X, XIII, XIV, XV». Nel Municipio V, che ha la più alta concentrazione di minori stranieri del Comune, «il 40,5% dei residenti di 9 anni o più ha solo la licenza media, mentre il tasso di non occupati è minore della media. Al contrario, nel Municipio XV, che si caratterizza per un alto numero di minori e in particolare di minori stranieri, il 40,2% dei residenti di 15-64 anni non è occupato, mentre la percentuale di chi ha ottenuto al massimo la licenza media è del 34,2% (inferiore alla media). Il Municipio X (Ostia), secondo nel Comune per presenza di minori di 0-19 anni, ha tra i valori più alti dell’area urbana in entrambi gli indicatori di ‘svantaggio’: 39,4% di non occupati e il 38% di residenti in possesso soltanto della licenza media». Considerando alcuni territori limitrofi alla metropoli, si riscontrano forti disuguaglianze in «realtà caratterizzate da tassi molto elevati di povertà educativa e esclusione socioeconomica. Ad esempio, nel Comune di Riano, la percentuale di popolazione con sola licenza media è del 42,4% e il 41,7% dei residenti non è occupato. A Fonte Nuova le percentuali sono rispettivamente del 45,3% e 40,7%, a Guidonia Monte Celio del 43,5% e 40,9%, Marcellina del 49,4% e 44,6% e a San Cesareo, 47,7% e 42,3%».

Qui, un quartiere per crescere

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Cortile adiacente allo Spazio Futuro a Ostia Ponente. Foto Francesco Alesi

Con la nuova campagna “Qui vivo”, Save the Children lancia anche il programma di intervento specifico Qui, un quartiere per crescere. Predisposto nel 2022, il programma si snoderà in 9 anni e coinvolge nella prima fase 5 quartieri particolarmente poveri di servizi e opportunità per i minori in 5 grandi città – Torino (Aurora-Porta Palazzo), Prato (Macrolotto Zero), Roma (Ostia ponente), Napoli (Pianura) e Palermo (Zen2). «Sono quartieri dove abbiamo avviato da tempo percorsi di collaborazione con le realtà pubbliche e private locali nei progetti per il contrasto dell’abbandono scolastico e della povertà educativa, e per l’inclusione dei minori con background migratorio, e dove stiamo proponendo un piano condiviso che possa davvero generare cambiamenti strutturali e sostenibili per bambini e ragazzi», ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children. Il programma ha già attivato percorsi per facilitare l’inserimento lavorativo, come nel caso dello Spazio Futuro di Ostia Ponente, che propone percorsi di formazione laboratoriali e orientamento, ma nel quartiere è già attivo anche un progetto di rafforzamento delle competenze degli studenti dell’IC di Via Sangallo per il quale è prevista anche la riqualificazione di alcuni spazi didattici, mentre sta prendendo il via un emporio solidale per famiglie con figli che offrirà supporto materiale e sociale.

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