VALENTINA MARAGNANI: L’IRONIA E LA FORZA CHE CI HA REGALATO

L'artista, presidente dell'associazione Acondrochè, è morta nel sonno a soli 41 anni. Ma non sarà dimenticata

È morta nel sonno Valentina Maragnani, indimentacabile collega e artista. Una donna dalla personalità forte, con un lungo curriculum di studi (era laureata in Educatore professionale di Comunità a Roma Tre), volontariato, impegno in iniziative culturali. Dal 2008 era entrata a Spes (il Centro di Servizio per il volontariato ora confluito in CSV Lazio), dove lavorava come formatore e operatore territoriale. Si è occupata del servizio civile e del Trovavolontariato, e i colleghi la ricordano per la convinzione con cui, alle persone che chiedevano di fare volontariato, ripeteva “troveremo un’associazione adatta a te”.

Valentina Maragnani
Valentina al Mercato delle Opere del proprio ingegno , Artigiani, Creativi alla CAE

Dal 2011 ha fondato l’Associazione di Volontariato Acondrochè, di cui era presidente. Un nome ironico per un’associazione seria, che condivideva con lei l’impegno di «trasmettere all’altro la consapevolezza di essere sì diversi, non per la propria statura, ma per le capacità e competenze e l’ identità». Il nome nasceva dal fatto che – diceva Valentina – ogni volta che parlava dell’acondroplasia la gente la guardava perplessa e chiedeva, appunto, acondroco… de ché?

L’ironia era parte della sua forza, che si era rafforzata anche con l’operazione estremamente dolorosa di estensione degli arti a cui aveva dovuto sottoporsi. Operazione che le aveva lasciato molte cicatrici sul corpo, meno nell’anima, proprio per quella forza forza che aveva dentro e che doveva probabilmente anche ai suoi genitori, che avevano combattuto con lei per farle avere una vita normale.

Se uno dei suoi amori era il sociale, l’altro era senza dubbio l’arte, che alla fine ha vinto. Nel 2014 ha lasciato Spes, per dedicarsi completamente ad essa. Anche nelle forme e nei colori che amava ha messo la forza e l’ironia, che la caratterizzavano. Nelle sue opere – che realizzava a ritmo di musica – ha affrontato temi anche molto duri ,come la depressione, l’autismo, la morte. E ci ha messo la bellezza, ma anche le ferite che tante donne si portsno dentro.

Valentina Maragnani
Una delle opere esposte nella mostra “Il corpo delle donne”.

Nel 2019, in occasione della mostra “Il Corpo delle Donne”, ha affrontato il tema della violenza sulle donne a tutti i campi: fisica, psicologica, verbale e attraverso il web. In una intervista ancora reperibile su Youtube ha detto: «Io ho sempre dipinto quello che secondo me c’è all’interno delle donne, quindi mancava un involucro: il corpo. L’ho messo all’interno di queste tele… Tutte le donne che ho rappresentato hanno subìto una violenza, che può essere sia fisica, che verbale, che psicologica». E riferendosi ai rigidi canoni di bellezza cui oggi tutti facciamo riferimento ha aggiunto: «Io sono una donna che non rispetta questi canoni fisici, ma ne va fiera».

Forse per questo, nel suo profilo Facebook non c’erano selfie, ma molte foto di gruppo: perché Valentina aveva una vita piena, di interessi e di relazioni.

Oggi noi colleghi guardiamo quelli che scherzando chiamavamo “i nostri maragnani”: tutti avevamo un quadretto, un sasso dipinto, un mobiletto fatto da lei, che lei ci aveva regalato. Sono lì a ricordarci che Valentina è ancora nelle nostre vite quotidiane.

I funerali di Valentina Maragnani si svolgeranno lunedì 7 giugno, alle 14:30, nella chiesa di Santa Maria Madre della Provvidenza, a Roma.

Qui il video con la sua interviste in occasione della mostra “Il corpo delle donne”: Valentina Maragnani – Il corpo delle donne. Autore Cesare De Simone – YouTube

VALENTINA MARAGNANI: L’IRONIA E LA FORZA CHE CI HA REGALATO

VALENTINA MARAGNANI: L’IRONIA E LA FORZA CHE CI HA REGALATO