IL CORONAVIRUS NON FERMA IL VOLONTARIATO. A LATINA APPELLO AI GIOVANI

Dalla raccolta del sangue, alla protezione civile, all'aiuto ai più fragili: il volontariato non molla. Ma lancia un appello ai giovani: c'è bisogno di voi!

Per contrastare solitudine e paura c’è bisogno di rafforzare la catena di solidarietà, anche con un appello ai giovani. È un appello chiaro e quanto mai urgente quello che arriva da alcune associazioni e realtà presenti a Latina. Qui resta viva l’attenzione ai più vulnerabili, nonostante le numerose restrizioni imposte dalle autorità a seguito dell’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19. Gli spostamenti sempre più limitati e la socialità ridotta ai minimi termini non hanno infatti arrestato l’attività di quanti contribuiscono quotidianamente a far emergere reti di prossimità.

#escosoloperdonare

Tra loro ci sono i volontari di Avis Provinciale Latina, associazione che da oltre 50 anni opera nella raccolta del sangue. «In questi giorni il nostro modus operandi è stato ridefinito», spiega il presidente Francesco Marchionni. «Per accedere alla donazione, infatti, è necessario prima contattare le nostre sedi e rispondere alle domande che verranno poste secondo il protocollo ministeriale. Successivamente, viene fissato un appuntamento in modo tale da poter programmare l’accesso nel centro ed evitare sovraffollamenti».

appello ai giovaniMisure di precauzione ancor più scrupolose, che non hanno tuttavia impedito un calo del 20% delle donazioni su tutto il territorio. «Donare è sicuro», prosegue Marchionni. «È prevista, infatti, la sospensione della donazione per coloro i quali presentano sintomi influenzali e sono venuti a contatto con un caso dubbio o probabile di Covid 19. Inoltre, al momento, non è provata la trasmissione del virus per via ematica».

Un invito a prendersi cura degli altri che Avis ha condensato nell’hashtag #EscoSoloPerDonare: «La donazione di sangue rientra tra le “situazioni di necessità” per le quali è possibile uscire di casa» conclude il presidente. Oggi più che mai è un gesto di solidarietà indispensabile».

Davanti agli ospedali

A non fermarsi in queste ore di emergenza anche i volontari del gruppo di Protezione Civile Passo Genovese, intervenuti nell’installazione di numerose tende pre-triage all’esterno degli ospedali del Lazio.

«Il primo intervento, guidato dal COV (Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile del Lazio), è stato allo Spallanzani di Roma, dove abbiamo contribuito a montare il Pass, la struttura da campo per l’assistenza sociosanitaria», spiega Alessandro Girolami, vicepresidente del gruppo Passo Genovese. «Anche nel comune di Latina siamo intervenuti prontamente allestendo, tramite i servizi sociali, ulteriori posti letti per i senza fissa dimora, evitando in questo modo assembramenti all’interno del dormitorio».

Con i più fragili

Ancora, a operare in prima linea nella gestione dei servizi socioassistenziali è anche la Caritas diocesana, con il servizio mensa e il sostegno a distanza offerto agli anziani e alle persone con disabilità. «Al momento abbiamo deciso di fornire pasti da asporto da consumare all’esterno», riferisce il direttore Angelo Raponi. «Per quanto riguarda invece i centri di ascolto, ci stiamo attivando per raccogliere telefonicamente le richieste di quanti hanno bisogno di vicinanza e fissare degli appuntamenti per i casi più particolari».

Appello ai giovani

Dunque in tempi di emergenza le risposte positive non mancano. E, purtroppo, neanche le criticità. Infatti, a prestare servizio nelle associazioni sono per lo più volontari over 65 che si trovano a costretti a sospendere alcune attività proprio per la loro maggiore esposizione al rischio contagio.

appello ai giovani
Patrizia Ciccarelli, assessora per le Politiche di Welfare e Pari opportunità a Latina

Da qui l’appello contenuto nella lettera a firma congiunta dell’assessorato alle Politiche di Welfare e di quello alle Politiche giovanili inviata al Forum dei Giovani e al Centro Servizi Volontariato.

«L’invito è quello di reclutare volontari, soprattutto giovani, che si rendano disponibili a supportare questa rete di servizi. A tal proposito, sono state individuate come capofila Caritas e Croce Rossa», spiega Patrizia Ciccarelli, l’assessora alle Politiche di Welfare e Pari opportunità. I volontari selezionati avranno le autorizzazioni per poter circolare e i dispositivi necessari per operare in sicurezza». E conclude: «Oggi più che mai bisogna partire dagli ultimi».

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