LE DONNE IN GIOCO CHE HANNO FATTO L’ITALIA: UN LIBRO PER CONOSCERLE

"Donne in gioco 2.0 e legalità" è parte di un progetto per far conoscere alle nuove generazioni il contributo femminile alla vita pubblica

Donne in gioco 2.0 e legalità è un libro, ma è anche la terza puntata di un progetto iniziato nel 2016 con l’omonimo gioco (prodotto da Modiano) e sviluppato anche attraverso un’app, che si può scaricare gratuitamente. E infatti, più che un libro tradizionale, è un libro gioco: 72 schede raccontano presentano 72 donne celebri, accompagnate da illustrazioni in forma di carte da gioco, che come tali si possono ritagliare e usare.

 

LA STORIA DELLE DONNE. Donne in gioco è stato ideato da Elena Luvisio, presidente di ADECOC (Associazione Diritti & Culture Organizzare Comunicando), come gioco pedagogico sperimentale, per avvicinare le giovani generazioni alla storia delle donne, facendo loro conoscere alcune delle figure più conosciute e più significative dalla nascita della Repubblica ad oggi, attive in ogni campo della politica, del sapere, della cultura dell’impegno sociale.

Il gioco era stato realizzato nel 2016, per celebrare il sessantesimo anniversario del diritto di voto per le donne, ora il libro celebra anche l’anniversario della Costituzione, e infatti aggiunge, rispetto al gioco, le schede delle Madri Costituenti:  erano 21 su 556 deputati e anche se pochi ne ricordano l’esistenza e soprattutto la fatica, il loro contributo fu fondamentale. Benché elette in partiti diversi, e soprattutto benché fossero poche e poco considerate, infatti, riuscirono a fare un lavoro trasversale attorno ad alcuni temi, che riguardavano soprattutto la famiglia e i diritti delle donne, e proprio per questo riuscirono a lasciare la loro impronta.

donne in gioco

 

LA FATICA DELLE DONNE. Le donne ricordate nel libro sono vissute in anni diversi, sono state attive in campi diversi (politica, scienza, cultura, sociale), avevano anche idee diverse, ma almeno una cosa in comune l’hanno avuta: la fatica fatta dentro le istituzioni, i partiti, le organizzazioni di cui erano parte. Fatica per farsi accettare, per far riconoscere le proprie idee e proposte, per raggiungere i propri obiettivi.

Eppure ci sono state, loro e tante altre. Anche prima che la politica  si aprisse al loro contributo (e ancora oggi è sì più aperta, ma con molti limiti) erano già presenti, nel sociale soprattutto e anche nella cultura. Uno degli aspetti interessanti del libro è che evidenzia come le Donne in gioco venissero da ogni parte del Paese e anche in questo senso rappresentassero realtà diverse.

 

UNO STRUMENTO PER LE SCUOLE. La speranza è che il libro possa essere uno strumento di informazione ed educazione per le nuove generazioni, attraverso le scuole e i loro insegnanti.

L’app è arricchita da giochi e contenuti video e il libro riporta in quarta di copertina un QRcode, grazie al quale è possibile accedere a contenuti audio: donne che raccontano la storia di altre donne e la lettura degli articoli della Costituzione commentati, tra le altre, dalla stessa autrice del libro, dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, dalla storica Fiorenza Taricone, e dalle ex parlamentari Livia Turco ed Elena Marinucci.

LE DONNE IN GIOCO CHE HANNO FATTO L’ITALIA: UN LIBRO PER CONOSCERLE

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