NEL LAZIO ALTRI SEI PROGETTI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA

Puntano sul gioco, sui laboratori anche tecnologici, sul rapporto con le scuole e le famiglie. Perché nessuno resti indietro

Ammonta a quasi 950 mila euro l’importo che la Regione Lazio verserà alle sei associazioni vincitrici del bando di co-programmazione “Non uno di meno”. E lo farà tramite l’impresa sociale Con i bambini, partecipata dalla Fondazione Con il Sud e attuatrice del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. I fondi serviranno a finanziare progetti per 1.850 minori, 1.100 famiglie e 100 insegnanti di Rieti, Viterbo, Frosinone, Castelli romani e Roma. Centri e periferie a cui si guarda per generare spazi di coesione a beneficio dell’intera comunità. E se il divieto di assembramenti ha favorito l’organizzazione di eventi all’aperto e nel rispetto delle principali norme igienico sanitarie, il gap tecnologico emerso durante la didattica a distanza ha premiato quelle idee volte a superare il divario digitale.

progetti contro la dispersione«I criteri per la selezione dei progetti contro la dispersione scolastica sono stati l’outdoor education, la valorizzazione del ruolo dei nuclei familiari, la vicinanza ai territori più svantaggiati e il coinvolgimento di scuole, parrocchie, cooperative e associazioni», ha spiegato la vice coordinatrice per le attività istituzionali della società Simona Rotondi. «Abbiamo lasciato che fossero i partecipanti stessi a identificare quartieri o aree a rischio. Solo per Roma abbiamo individuato noi stessi le zone di San Basilio, Lunghezza, Ponte Galeria, Tor Cervara e Ostia. L’emergenza sanitaria con le sue misure restrittive ha provocato danni al benessere emotivo e cognitivo dei più piccoli, che non solo sono in seria difficoltà con i programmi scolastici, ma hanno perso importanti occasioni di scambio relazionale. Ecco perché si è resa necessaria un’alleanza tra le principali agenzie educative».

A Viterbo e Cassino

L’associazione Juppiter, ad esempio, si è aggiudicata 163.542, 29 euro per “Il gioco è una cosa seria”, una proposta destinata a circa 350 tra ragazze e ragazzi dai sei e ai tredici anni e incentrata su un modello pedagogico incentrato sul gioco. «Il nostro obiettivo è riuscire a costruire una rete solidale che, a partire da posizioni strategiche come Viterbo e Cassino, riesca ad abbracciare più realtà possibili», così il fondatore e presidente Salvatore Regoli. Ci riconosciamo in quanto detto da don Antonio Mazzi, cioè che un pallone può salvare più vite di un terapeuta: non esiste collante migliore. Di conseguenza la nostra idea è quella di investire nel gioco come linguaggio per veicolare valori e concetti ai giovani. Lavoreremo con istituti comprensivi e famiglie, affinché i primi non siano percepiti come luoghi di giudizio e le seconde come luoghi di disagio».

In provincia di Frosinone

Altri 150.737, 60 euro sosterranno “Cantieri educatividella cooperativa sociale Sostegno, che intende realizzare presidi educativi fissi e mobili in provincia di Frosinone. Qui attività sportive si alterneranno a quelle laboratoriali, sia per normodotati che diversamente abili, in modo da favorirne l’integrazione. In tutto i destinatari saranno 500 alunni della scuola primaria, di cui un quinto con disabilità, 200 genitori e 150 docenti.

progetti contro la dispersione«La finalità è riconsegnare agli studenti di Sora, Fontana Liri, Arce, Gallinaro e Monti San Giovanni Campano un percorso formativo degno di questo nome», annuncia la responsabile Maria Lucia Di Bona. «In tempi di coronavirus tante sono state le difficoltà per il mondo dell’istruzione: alcuni bambine e bambini non possiedono strumenti tecnologici adeguati a seguire le lezioni da remoto, altri sono costretti a dividerli con i parenti più stretti. E c’è chi ha ampiamente dimostrato di saperli utilizzare solo per accedere a videogame e social network e non per fini didattici».

Hanno superato la selezione dei progetti contro la povertà educativa anche “Centro Ludico Educativo Borbona” della cooperativa sociale reatina Altri Colori, “Officine dei sogni” del Movimento italiano genitori, “Di nuovo in contatto” della onlus Gnosis e “Scuola di tutti, scuola per tutti” dell’organizzazione di volontariato “Gli amici di Roberto”.

Sul tema della povertà educativa, leggi anche MUNICIPIO XI. CHIUSI I CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE: RAGAZZI PIÙ SOLI

 

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