VIVA GLI ANZIANI: UN PORTALE E UN PROGETTO PER VINCERE LA SOLITUDINE

Il portale punta a far incontrare chi vuole rendersi utile e chi ha bisogno di aiuto. Il progetto propone anche la guida per "rimanere a casa"

Viva gli anziani: i nonni sono sempre più parte protagonista delle famiglie italiane, sostengono economicamente (e non solo) figli e nipoti e vogliono restare al passo con i tempi. La recente indagine Ipsos Senior di oggi in Europa. Sentirsi utili per invecchiare bene (Settembre 2018) ci restituisce dati confortanti, per quanto riguarda la condizione degli anziani in Italia, con un 73% degli intervistati che giudica la sua condizione di vita soddisfacente (la media europea è pari al 74%).

Un patrimonio prezioso, che in questi anni sta diventando sempre più ammortizzatore sociale del Paese: il 40% del campione ha dichiarato di aiutare economicamente i propri figli o altri membri della famiglia. Un contributo prezioso anche per le incombenze domestiche, tant’è che tre anziani su quattro si sentono ancora utili nell’ambito della genitorialità, ma anche per l’organizzazione familiare, visto che il 39% ha dichiarato di stare al passo con le innovazioni tecnologiche.

 

viva gli anziani
Il sito vivaglianziani.it

IL PORTALE. Nonostante il quadro positivo che emerge dalla ricerca, purtroppo molti anziani – soprattutto nelle grandi città – tendono a ritrovarsi soli, spesso con pochi familiari attorno che riescono a stimolarli. Un fenomeno che diverse associazioni come la Comunità di Sant’Egidio hanno intercettato diversi anni fa, promuovendo iniziative a supporto di queste persone più fragili.

Una di queste è il portale Viva gli anziani, uno spazio sul web nato per far incontrare chi, da anziano, ha bisogno di un sostegno e chi invece vuole impiegare il suo tempo a servizio dei nonni soli. In particolare, sul territorio romano, è attivo anche il Programma Viva gli anziani, un programma di monitoraggio attivo, pensato per la popolazione over 80 che abita il Centro Storico e in altri quartieri. «A differenza dei servizi classici – spiega Maria Chiara Inzerilli – questo programma ha la caratteristica di essere proattivo, cioè siamo noi che chiamiamo gli anziani e gli proponiamo degli interventi a domicilio o delle attività a cui possono partecipare. È un lavoro che svolgiamo in rete dal 2004 con  Roma Capitale, le Asl Roma 1 e Roma 3 e dal 2016 con il sostegno di Enel Cuore, che ha contribuito allo sviluppo del Programma in altre15 città e piccoli centri italiani».

A Roma è attivo dal 2004, nato a seguito di una grande ondata di calore che ha ucciso migliaia di anziani in Italia. «In questi anni – continua Maria Chiara – abbiamo ottenuto risultati molto incoraggianti: nei quartieri dove è attivo il Programma osserviamo una riduzione della mortalità evitabile insieme ai ricoveri impropri e al ricorso all’istituzionalizzazione.

Un altro degli aspetti positivi è quello di aver coinvolto molti studenti, attraverso l’alternanza scuola lavoro, giovani che hanno costruito rapporti significativi di amicizia con i nostri anziani”.

 

viva gli anziani
La copertina della guida “Come rimanere a casa propria”

LA GUIDA. Il portale www.vivaglianziani.it, ospita inoltre la guida “Come rimanere a casa propria da  anziani”, una guida romana (ma che altre città stanno adottando) dove si possono facilmente recuperare informazioni, contatti, numeri di telefono relativi a servizi pubblici e privati. «È divisa in capitoli ed ha un linguaggio accessibile proprio per permettere all’anziano di trovare qualsiasi tipo di servizio che possa aiutarlo a restare a casa in piena sicurezza. Ci sono delle sezioni che riguardano tutti i tipi di assistenza, altre che raggruppano diverse proposte di attività di volontariato e di impiego del tempo libero, altre infine che danno informazioni su come accedere a sussidi economici o contributi per l’affitto e altro».

Uno degli obiettivi che la Comunità di Sant’Egidio sta mettendo in atto per preservare quel patrimonio umano che sono gli anziani, è quello di ribaltare il concetto di aiuto che solitamente si presta a queste persone. Non più effettuare degli interventi ad hoc a casa dell’anziano ma creare attorno a lui una rete di aiuto composta dai suoi stessi conoscenti (il familiare, il vicino di casa, il portiere, il commerciante ecc). Solo in questo modo si potrà assicurare un supporto continuo e duraturo nel tempo.

 

 

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