ABBASSA IL CIELO E SCENDI. DI 50 ANNI DI MALATTIA MENTALE. E DI CHI È STATO LÌ ACCANTO

Premio Alessandra Appiano 2023, in “Abbassa il cielo e scendi” Giorgio Boatti racconta la storia del fratello Bruno, che voleva salire al cielo e invece è precipitato nella schizofrenia, per cinquant’anni. «Una storia che alza il velo sulla quotidianità di una patologia che fa paura»

di Laura Badaracchi

Bruno vuole salire al cielo, mira alla santità, decide di studiare ed entra in seminario. Invece, appena tornato dal servizio militare precipita nella malattia mentale. Purtroppo, la follia ha un tocco veloce e voci che muovendosi non fanno rumore: e così nessuno se ne accorge quando a centinaia bussano ed entrano nella testa di Bruno. Per lui e per tutti quelli come lui la malattia mentale dura per sempre: nel suo caso, cinquant’anni. La sua storia viene raccontata dal fratello Giorgio Boatti, giornalista e scrittore esperto in servizi segreti, in Abbassa il cielo e scendi (Mondadori), un memoir struggente su cosa significhi stare accanto a un malato di schizofrenia per mezzo secolo. Mezzo secolo di vecchi manicomi e psichiatrie riformate dai venti basagliani; centri di igiene mentale e abissali solitudini domestiche; tregue e improvvisi precipizi. Infatti «la schizofrenia rende chi la patisce ma anche chi gli sta accanto immensamente distanti. Dalla realtà. Gli uni dagli altri. Da quello che siamo. Lontano, soprattutto, da come avremmo voluto essere».
Il libro ha vinto il Premio Alessandra Appiano 2023, intitolato alla scrittrice e giornalista morta suicida nel 2018 durante un ricovero per una grave depressione. «Recita il Salmo 144: “L’uomo è come un soffio e i suoi giorni sono come l’ombra che passa. Abbassa i tuoi cieli, o Eterno, e discendi, ed essi fumeranno”. Da questa citazione, che dà il titolo al libro, si dipana il romanzo: una storia che alza il velo sulla quotidianità di una patologia che fa paura, mostra cosa accade nella vita reale quando ci si ritrova a fare i conti con un figlio e un fratello che si è perso l’anima tra le percezioni distorte della malattia», recita la motivazione del riconoscimento.

Da raccontare c’è anche il resto

Abbassa il cielo e scendi
Giorgio Boatti, giornalista e scrittore esperto in servizi segreti è l’autore di  Abbassa il cielo e scendi (Mondadori), un memoir struggente su cosa significhi stare accanto a un malato di schizofrenia per mezzo secolo

«Schizo-frenia: ovvero la mente scissa. Divisa. Frantumata. Capace di fare di ogni attimo un terremoto. Un mosaico di frammenti. Una distesa di macerie. Ma da raccontare, oltre la malattia mentale, c’era anche il resto. Tanto per cominciare, la vita tutta. A cominciare dalla sua. Luminosamente miserabile. Sciaguratamente sublime. E poi? Tutto quanto vi si è andato a mescolare dentro. In momenti e tratti solo apparentemente scissi. Opposti. Contraddittori. Eppure cuciti assieme. Da un filo misterioso che alla fine tutto regge. Tutto sostiene. Tutto spiega», scrive Boatti, che vive e lavora in una vecchia cascina accanto al fiume, nel parco del Ticino. E annota ancora: «Dei matti, una volta spariti dalle loro case, non se ne parla più. È come se fossero dei morti rimasti in vita, con l’unica differenza che per i morti facciamo altari, album delle fotografie, celebrazioni. Dei matti no: quelli sono morti da dimenticare al più presto».
Insieme alla storia di Bruno corre anche la storia del nostro Paese: dal tramonto del mondo contadino al boom delle città operaie, dal terrorismo agli anni da bere, e poi l’età delle famiglie che si disfano e il “ritorno al privato”, Internet, il lavoro precario. Una lunga storia in cui si dipana «la vita tutta» da cui le persone con disturbi mentali sono sempre rimaste escluse, assenti dal dibattito politico e sociale. A raccontare è chi, fratello di Bruno, nonostante il legame che li unisce, a lungo cerca di stargli lontano, col cuore e con la testa. Finché, caduto ogni confine tra vite normali e vite che sembrano non esserlo, tutto si accetta, tutto si comprende. Perché fratelli non si nasce, si diventa. «Forse c’è davvero un altro modo di abitare la vita. Forse c’è un mondo possibile dove ciascuno fa semplicemente la sua parte, affinché le cose vadano al meglio. Come dovrebbero andare sempre, schivando quanto è dannoso, inutile, complice del male. Spianando ostacoli. Chinandosi su chi, fragile o smarrito, inciampa. Tendendogli la mano per rialzarlo», conclude lo scrittore, precisando nei ringraziamenti finali: «Questa narrazione, pur ispirata a personaggi reali, ha obbedito alle insondabili dinamiche che governano la memoria e nutrono le armonie del cuore».

Immagine di copertina: fonte Rai – Viaggio nella Legge Basaglia

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Abbassa il cielo e scendiGiorgio Boatti
Abbassa il cielo e scendi
Mondadori, 2022
pp. 264, € 19,50

ABBASSA IL CIELO E SCENDI. DI 50 ANNI DI MALATTIA MENTALE. E DI CHI È STATO LÌ ACCANTO

ABBASSA IL CIELO E SCENDI. DI 50 ANNI DI MALATTIA MENTALE. E DI CHI È STATO LÌ ACCANTO