VOLONTARIATO E ISTITUZIONI INSIEME, PER LE PERSONE PIÙ FRAGILI

Roma. Le iniziative del Primo e del Terzo Municipio per offrire informazioni verificate e far incontrare il volontariato e chi ha bisogno dei suoi servizi

Alleviare le condizioni delle persone fragili, per le quali le condizioni di vita dettate dall’esigenza di rallentare la diffusione del COVID19 rischiano di diventare insopportabili, potrebbe essere un terreno su cui la collaborazione tra volontariato e istituzioni, può avere un effetto moltiplicatore.

A Roma, sono interessanti gli esempi del Municipio 1 e del Municipio 3. Il ruolo che si sono ritagliati è quello di  fare circolare informazioni certificate e di facilitare l’incontro tra domanda e offerta di servizi, quindi tra associazioni e volontari da una parte e utenti dall’altra.

persone più fragiliAiutiamoci a casa nostra

Il Primo Municipio ha aperto un sito, primomunicipioroma.com, sul quale campeggia la scritta “Aiutiamoci a casa nostra”. Oltre allo spazio delle informazioni istituzionali, ce n’è uno dedicato alla solidarietà, dovi si trova una specie di chi-fa-cosa delle associazioni (spesa a domicilio, farmaci o pasto a domicilio, assistenza telefonica giornaliera, sostegni di vario tipo, assitenza ais enza fissa dimora, centri antiviolenza attivi e così via). E c’è anche una sezione intrattenimento dove vengono consigliati link e modi per ascoltare musica, leggere, visitare musei in forma virtuale o comunque passare con intelligenza il tempo.

L’idea che il sito cerca di veicolare, attraverso la condivisione di servizi, disponibilità ed esperienze, è che siamo comunità, e che per questo potremo superare l’emergenza e i problemi che comporta. Come ha dichiarato la Presidente Sabrina Alfonsi, siamo «una comunità solidale, che non lascia indietro nessuno, ma che si adegua al cambiamento per proteggere i più fragili, le persone a cui vogliamo bene e quelle che non conosciamo, e anche noi stessi». Lo slogan “Aiutiamoci a casa nostra” è una variante di “Aiutamoli a casa nostra”, che indicava il progetto di accoglienza diffusa che il Municipio ha lanciato un anno fa e che sta andando avanti. «Ora»,ha detto Alfonsi, «è il momento di stare a casa, di prenderci cura degli altri e di noi stessi all’interno delle mura domestiche, per fermare il contagio. E allora, riprendendo quello slogan e adattandolo alla nuova situazione, “Aiutiamoci a casa nostra”».

per le persone più fragiliMai soli nel Municipio 3

Chi  ha bisogno di sapere quali associazioni del territorio del Municipio 3 offrono servizi alle persone più fragili, come la spesa o le medicine a domicilio, può rivolgersi al sito terzomunicipiomaisoli.it, dove troverà – oltre alle informazioni utili e ai numeri di emergenza – anche chi offre sostegno psicologico gratuito. Le associazioni inoltre, possono segnalare attraverso il sito i servizi che offrono.

 

Il Municipio 3 fa però un ulteriore passo avanti, mettendosi in gioco per creare una rete di volontari disposta a supportare anziani e disabili, portando a casa la spesa e altri generi di prima necessità.

Alle persone disponibili si chiede di essere in buona salute (non bisogna avere sintomi influenzali di alcun tipo)‚ di non essere stati al Nord e di non aver avuto contatti con persone provenienti dal Nord nelle ultime 2 settimane‚ di non avere un’età superiore ai 60 anni. Chi ha queste caratteristiche e vuole rendersi disponibile, deve compilare un form (a questo link). Si cercherà di assegnare ad ogni volontario una persona da assistere, in modo da ridurre al minimo gli spostamenti di ognuno e il conseguente rischio di contagio.

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