APRILIA. LE STORIE DIETRO LA FORMAZIONE PER INSEGNANTI DI ITALIANO L2
Si è concluso ad Aprilia il percorso di formazione per insegnanti di italiano L2 proposto dalla rete composta dalle associazioni CSI Dialogo APS di Aprilia, Senzaconfine di Aprila, Matres APS, Al-Mouhajer, in co-progettazione con CSV Lazio
di Paola Romano
30 Marzo 2024
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Con la consegna degli attestati di frequenza presso l’associazione Matres APS e successivamente presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Carlo e Nello Rosselli, si è concluso ad Aprilia il percorso di formazione per insegnanti di italiano L2, proposto dalla rete composta dalle associazioni CSI Dialogo APS di Aprilia, Senzaconfine di Aprila, Matres APS, Al-Mouhajer, in co-progettazione con CSV Lazio che ne ha sviluppato l’idea.
Un’atmosfera da ultimo giorno di scuola
L’atmosfera è quella emozionata dell’ultimo giorno di scuola in via Inghilterra 160 ad Aprilia. Nei locali a pian terreno dell’associazione Matres APS, su un tavolo bianco con le sedute rosse, la pila dei trentuno attestati di frequenza e altrettante copie rilegate di “Quando gli animali non avevano la coda”. La rituale consegna delle pergamene e poi tutti in posa per la foto di gruppo, in ordine sparso davanti alla lunga lavagna a muro, tra lettere e numeri di cartoncino colorati.
«Aiutiamo le mamme appena arrivate ad Aprilia, che hanno difficoltà con i compiti dei bambini a scuola». La presidente dell’associazione Matres APS, Ligia Luca originaria della Romania, in Italia ci vive da 23 anni. Dal settembre del 2019, in questo spazio messo a disposizione dal Comune, ha organizzato attività di socializzazione, giochi, centri estivi, distribuzione di vestiti e giocattoli, ma anche cene multi-etniche. Per chi ne abbia bisogno poi, dal lunedì al venerdì, dalle tre del pomeriggio alle sette e mezza di sera, ha dato vita a un dopo scuola chiamato Aiuto-Compiti: «Questo percorso di formazione mi ha supportato molto nelle attività con i bambini, mi ha fatto comprendere dove sbagliavo».
Tante motivazioni di impegno
L’insegnate è Claudia Dortucci, alle spalle una lunga esperienza d’insegnamento. «Ho iniziato in Cina a vent’anni, dove facevo lezione l’inglese ai bimbi più piccoli. Là ho preso dei titoli per la didattica della lingua inglese agli stranieri. Tornata in Italia ho proseguito, anche con l’insegnamento dell’italiano L2».
Con l’associazione CSI Dialogo di Aprilia Dortucci segue, come volontaria, due gruppi di studenti delle elementari e delle medie, ma anche un intero nucleo familiare. «Per molti stranieri presenti ad Aprilia la difficoltà è trovare un formatore che abbia le basi per insegnare loro l’italiano. Con la Casa del Volontariato di Latina del CSV Lazio abbiamo così deciso di formare i volontari, in modo da essere più efficaci nell’insegnamento, con una metodologia specializzata per l’insegnamento L2». Le lezioni sono molto partecipate e il gruppo di studenti molto motivato e con diverse formazioni. Come Ida Giliberti, che ha iniziato per desiderio di conoscenza, portando la sua esperienza con tutto ciò che è immagine e gioco. O Davinder Singh, ad Aprilia da due anni, attivo nell’associazione Senzaconfine e che in India faceva l’ingegnere meccanico. Lui userà ciò che ha imparato per fare lezione ai bambini nati in Italia da genitori indiani, perché imparino la loro lingua madre. Anche Reena Kaur viene dall’India. Vive da anni in Italia, lavora come traduttrice dall’indiano e dal pakistano ed è volontaria negli ospedali. Insegnerà l’italiano alle donne indiane, in gran parte casalinghe, che spesso non comprendono quasi nulla di questa lingua. Emilia Ciorra, responsabile dell’associazione Centro famiglie CSI Dialogo di Aprilia, che fa assistenza sociale ed educativa alle famiglie immigrate e fragili del territorio, ha aderito per cercare nuovi volontari, mentre Chiara Avril Faduhilao, nata ad Aprilia, dove vive da sempre, al secondo anno di Scienze Ambientali alla Sapienza, userà quanto ha imparato ai genitori perché colmino le loro lacune linguistiche.
All’Istituto Carlo e Nello Rosselli di Aprilia
Uno sportello di educazione tra coetanei che hanno una difficoltà con la lingua italiana. Studenti che fino all’anno scorso studiavano in un altro Paese e che, entrando in questa scuola, trovano altri studenti ad affiancarli. È questo il sogno dei ventidue studenti dell’Istituto Carlo e Nello Rosselli di Aprilia che ogni mercoledì pomeriggio per un mese hanno seguito le lezioni di Neculina Danaila e Adriana Rotili dell’associazione Senza Confine di Aprilia e da Eleonora Piccaro della Casa del Volontariato di Latina del CSV Lazio. Nell’aula l’atmosfera è gioiosa, ci si scambiano battute, ma le riflessioni condivise raccontano la serietà e la maturità con cui gli studenti hanno intrapreso questo percorso. Sono ragazzi del terzo, quarto e anche quinto anno, in prevalenza schiacciante ragazze. Elena ritiene di aver acquisito una modalità nuova di comunicazione con le persone straniere, a Siria piacerebbe insegnare ai bambini più piccini, mentre Federica pensa di aver accresciuto capacità di comprensione e di empatia verso chi non conosce la lingua italiana. Maria ha imparato come, con canzoncine, filastrocche e un approccio ludico, si possa rendere la didattica più leggera e Kristal a mettersi nei panni di un’altra persona. Michela come porsi con le persone straniere. I ragazzi hanno vissuto gli incontri come un percorso di empatia e reciproca conoscenza. «Ho scoperto», spiega Eleonora Piccaro, Casa del Volontariato di Latina del CSV Lazio, «che in molti hanno avuto già approcci con lingue diverse dalla propria, anche per la provenienza da famiglie miste. Raccontandosi, quindi, hanno sempre menzionato un’altra lingua: quella del migliore amico, che è l’ucraino; del vicino di casa russo con cui giocavano da piccoli. E tutti hanno voglia di impegnarsi nel volontariato. E poi è nata l’idea di mettersi a disposizione di altri studenti che non parlano italiano».