RIETI. CON GLI AMICI DI ANDREA UN SORRISO AI BAMBINI ONCOLOGICI

Da Scandriglia all’Umberto I a Roma. Grazie al sogno di Andrea i piccoli pazienti e le loro famiglie hanno supporto e vicinanza nel loro percorso di cura

Eleonora Amodeo è mamma di Andrea, che nel 2015 si è spento, a soli 14 anni, per una leucemia. Dal grande dolore per la perdita di Andrea è nata un’associazione che porta il suo nome, Amici di Andrea, che oggi è attiva con tante attività diverse per portare sostegno ai bambini oncologici.

«L’associazione è nata a Scandriglia (Rieti) quando purtroppo mio figlio se n’è andato», ricorda emozionata Eleonora Amodeo, che è la presidente dell’associazione. Andrea era in cura a Roma dal 2011, «ma appena è terminata la terapia dei due anni ha dovuto fare un trapianto, a seguito del quale ha avuto un tracollo. È volato in cielo a soli 14 anni e per noi è stato davvero un dolore immenso».

«Quando eravamo in nosocomio Andrea aveva un sogno», racconta Amodeo. Ha completato la scuola elementare e la scuola media in ospedale, per poi scegliere l’Istituto Alberghiero, che, però, non ha mai potuto frequentare in presenza, seguendo le lezioni sempre da remoto. «Nei periodi di degenza», ricorda Eleonora Amodeo, «Andrea non sopportava il cibo che il nosocomio forniva e così ero io mamma a preparargli ciò che più gradiva. Il suo sogno era quello di fare il cuoco, non proprio lo chef. Le professoresse della scuola media gli avevano proposto di pubblicare un libro con le sue ricette, e così è stato. Il libro si intitola: Le ricette di chef Andrea. Il progetto che aveva in mente mio figlio era quello di cucinare per i bimbi oncologici del Policlinico Umberto I di Roma, reparto di Ematologia».

amici di andrea
Il sogno di Andrea era cucinare per i bimbi oncologici del Policlinico Umberto I di Roma, reparto di Ematologia

Da un pranzo inizia il sogno di Andrea

Così, con un pranzo con gli amici di Scandriglia, si è costituita l’associazione Amici di Andrea, il 16 dicembre 2015. «La nostra opera, nel ricordo di Andrea, varia fra diverse attività», spiega la presidente dell’associazione. «Abbiamo raccolto fondi vendendo piccoli gadget oppure organizzando il Pata Pizza Day, che ha raggiunto la terza edizione: cuciniamo pizze fritte a stecchino e doniamo il ricavato al Reparto di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale Umberto I di Roma. Aiutiamo anche altre associazioni, come Sale in zucca oppure Dynamo Camp, dove Andrea è stato nel 2013. Proprio con Dynamo Camp abbiamo in procinto di allestire una stanza multisensoriale nel city camp Dinamo a Milano».

Anche altri progetti dell’associazione interessano direttamente il Policlinico Umberto I di Roma: «abbiamo comprato scrivanie, poster, sedie per infusioni, tutto questo per colorare le stanze della degenza e aiutare i bimbi nel percorso di cure, eliminando il grigio, dando speranza e sorrisi, per quel che possiamo. Grazie alle nostre donazioni ogni bimbo sotto Covid aveva il suo kit medico personale e questo permetteva anche maggiore tranquillità».

Il sostegno alle famiglie

L’associazione Amici di Andrea aiuta anche le famiglie, che purtroppo in frangenti come questo arrivano spaesate. «Diamo loro i beni di prima necessità, e offriamo vicinanza anche in frangenti particolari dell’anno, come i compleanni, il Natale o il Ferragosto. Doniamo piccoli regali alle mamme, ai papà, zaini ai bimbi che iniziano la scuola in ospedale. Sotto Natale abbiamo fatto regali ad alcune bimbe e abbiamo realizzato una bella festa di compleanno per una ragazza diciottenne. Tutto questo, chiaramente, anche grazie alla collaborazione che portiamo avanti con l’ospedale e le infermiere, grazie alla quale possiamo alleviare la degenza dei bambini». «La nostra opera», conclude Eleonora Amodeo «va avanti per mio figlio, per il suo sogno che mai svanirà e per tutti i bambini che hanno bisogno di cure, affetto, sostegno, vicinanza».

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