FONDO INCLUSIONE DISABILITÀ. DAL COMUNE DI TIVOLI UN AVVISO DI COPROGRAMMAZIONE

Aspetti utili e qualche chiarimento su un Avviso di coprogrammazione pubblicato dal Comune di Tivoli per l’uso delle risorse del Fondo inclusione disabilità destinato alle persone con autismo

Sul sito del Comune di Tivoli, capofila del Distretto RM 5.3, è stata data notizia, il 7 dicembre scorso, dell’Avviso di coprogrammazione per l’utilizzo delle risorse del Fondo inclusione disabilità destinato alla promozione del benessere e della qualità della vita delle persone con disturbo dello spettro autistico. Vogliamo analizzarne i contenuti per mettere in evidenza gli aspetti innovativi e qualche elemento di difficile comprensione che crediamo possa essere declinato più semplicemente. Si tratta di un Avviso complessivamente meritorio, poiché attiva un processo collaborativo sin dalla fase della coprogrammazione e, esplicitamente, collega ed anticipa ulteriori processi di coprogettazione connessi agli esiti dell’Avviso stesso. Lo spirito appare inclusivo e punta alla collaborazione per un possibile ampliamento delle potenzialità e delle risorse attivabili in risposta ai bisogni dei destinatari.

I contenuti

L’Avviso di coprogrammazione del Comune di Tivoli è stimolato, tra l’altro, da un insieme di provvedimenti che richiedono e favoriscono percorsi di partecipazione diffusa alle decisioni pubbliche. In particolare vengono allegati anche la Deliberazione della Giunta Regionale 289/2023 Riparto e modalità per l’utilizzazione delle risorse del Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità e programmazione regionale degli interventi, oltre alle Linee di indirizzo Budget Salute con le Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico elaborate dall’Istituto Superiore di Sanità.
Sulle modalità adottate per individuare i soggetti con cui il Distretto RM 5.3 vuole realizzare la coprogrammazione, l’Avviso esordisce indicando che alla stessa possono partecipare tre tipologie di enti: Enti del Terzo Settore del territorio in forma singola o in forma associata con Accordo di Rete o in Associazione Temporanea di Scopo (a seguire anche “Accordo” o “ATS” o “Associazione” o “Associazione Temporanea”), costituita o costituenda; Associazioni rappresentative delle persone con ASD (dall’inglese Autism Spectrum Disorders) Disturbo dello Spettro Autistico; Centri polivalenti per giovani adulti con disturbo dello spettro autistico ed altre disabilità con bisogni complessi di cui alla DGR 473/2021.

Coinvolgere i soggetti territoriali significativi

Le prime osservazioni riguardano la scelta di indicare tre tipologie e non solo quella degli ETS, come previsto dal Codice del Terzo Settore richiamato nell’Avviso. In questo caso si può supporre che le associazioni delle persone con disturbo dello spettro autistico siano state inserite perché non ETS (ed allora li si vuole, meritoriamente, includere ugualmente anche se in difformità dalla letterale lettura del Codice del Terzo Settore). Qui osserviamo un tema che è un problema generale per tutti i percorsi di amministrazione condivisa. La coprogrammazione è formalmente riservata agli ETS iscritti al Registro nazionale, ma questo vincolo potrebbe escludere soggetti territoriali importanti per il contributo che possono dare all’individuazione sia dei bisogni che delle risposte più efficaci. L’obiettivo della coprogrammazione è anche la raccolta di tutte le risorse territoriali ed allora occorre porsi il tema di come le pubbliche amministrazioni possano favorire la partecipazione di più ETS possibili, ma anche di altri soggetti territoriali significativi. Questa formulazione dell’Avviso potrebbe essere una prima risposta a questa esigenza.

I requisiti territoriali

Più difficile da interpretare è l’esplicito riferimento ai Centri Polivalenti che, secondo la Delibera citata, sono gestiti da ETS. In questo caso i Centri polivalenti possono già partecipare in quanto gestiti da ETS. Non è chiaro, in questo caso, la ragione dell’inserimento tra i soggetti partecipanti alla coprogrammazione.
Nell’Avviso pubblicato dal Comune di Tivoli non viene esplicitato un requisito territoriale come la sede legale o operativa nei territori dei Comuni del Distretto, ma occorre dimostrare la «conoscenza della condizione e dei bisogni delle persone presenti negli insediamenti nel territorio del Distretto RM 5.3» che difficilmente gli ETS e le associazioni potranno possedere se operano al di fuori dei Comuni del Distretto. Non è chiaro, dunque, come si possa evincere la conoscenza del territorio se non da curriculum, per cui gli enti che partecipano dovranno essere necessariamente almeno attivi nel territorio.

I requisiti di partecipazione

Un’altra osservazione riguarda i requisiti per partecipare. Nell’Avviso pubblicato dal Comune di Tivoli si legge che deve essere mostrata la «sussistenza di apposita previsione, nel proprio Atto costitutivo e/o Statuto, relativa al perseguimento di finalità e/o svolgimento di attività coerenti con l’oggetto del presente Avviso». La dicitura non chiarisce fino in fondo a chi ci si rivolge. Se con quella dicitura si vuol dire che possono partecipare solo enti che hanno nelle loro finalità il trattamento dei Disturbi dello Spettro Autistico, allora i partecipanti saranno pochissimi. Se, invece, si intendono tutti gli enti che hanno almeno una delle attività previste dall’Avviso allora il gruppo di enti potrebbe essere più rappresentativo delle potenzialità del territorio del Distretto. Infatti, se inteso in questo modo, potrebbero partecipare enti che svolgono anche solo una delle seguenti attività, come elencato nell’Avviso: assistenza sociosanitaria; assistenza alla socializzazione dedicata ai minori; socializzazione con attività in ambiente esterno (gruppi di cammino, attività musicale, attività sportiva per adulti); progetti che si rivolgono al terzo settore per favorire attività sociali (sport, tempo ricreativo, mostre); progetti sperimentali di formazione e inclusione lavorativa; interventi di formazione dei nuclei familiari; progetti sperimentali di residenzialità e per l’abitare supportato.

I tempi della partecipazione

Altra questione riguarda i tempi del processo partecipativo. In pratica la notizia dell’Avviso viene pubblicata il 7 dicembre sul sito del Comune di Tivoli, la scadenza è il 14 dicembre, la convocazione del Tavolo è il 18 dicembre 2023. È ormai noto che, se la Pubblica Amministrazione vuole incoraggiare la partecipazione degli enti, occorre darsi più tempo per informare e motivare gli enti attraverso azioni promozionali da parte della Pubblica Amministrazione. Occorre altro tempo affinché gli enti, eventualmente interessati, possano produrre la documentazione richiesta. Infine anche la convocazione molto prossima del Tavolo potrebbe scoraggiare la partecipazione.
Sarà interessante ed utile consultare i verbali del Tavolo di Coprogrammazione per conoscere gli effettivi partecipanti coinvolti e gli esiti del percorso collaborativo che, come prevede l’Avviso, verranno pubblicati sul sito istituzionale del Distretto sociosanitario RM 5.3, che – lo ricordiamo – comprende i Comuni di Tivoli, Castel Madama, Vicovaro, San Polo dei Cavalieri, Roccagiovine, Sambuci, Percile, Mandela, Casape, Poli, San Gregorio da Sassola, Pisoniano, Saracinesco, Cerreto, Ciciliano, Gerano, Licenza.

FONDO INCLUSIONE DISABILITÀ. DAL COMUNE DI TIVOLI UN AVVISO DI COPROGRAMMAZIONE

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