DIECI ANNI DI ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ: SEI PROPOSTE STRUTTURALI

Nel volume “Sostegno ai poveri: quale riforma? Dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione”, l'Alleanza ripercorre le tappe della lotta alla povertà ed evidenzia i limiti delle attuali misure

Compie un decennio Alleanza contro la povertà in Italia, rete di 35 organizzazioni sociali e del volontariato, del mondo del lavoro e delle professioni, delle imprese sociali e degli amministratori locali. «Un universo composito di esperienze e competenze capaci di tenere insieme le sensibilità della comunità territoriale (luogo nel quale le fratture sociali prendono forma), con quelle della comunità nazionale, luogo nel quale la politica, in qualunque circostanza storica della vita repubblicana, è chiamata a salvaguardare i principi fondamentali di uguaglianza, di dignità e di giustizia sociale», commenta Antonio Russo, attuale portavoce dell’Alleanza.

Contro la povertà servono politiche strutturali 

Alleanza contro la povertà
La presentazione delle proposte di Alleanza contro la povertà

Dalla fine del 2013, quando Alleanza contro la povertà è nata, a oggi «i numeri della povertà assoluta sono cresciuti costantemente. La gravità della situazione e il trend negativo di crescita dei livelli di povertà relativa e assoluta sono confermati dal Rapporto Istat e dal Rapporto Caritas, sui dati del 2022. Nel frattempo, si sono avvicendate, in questi 10 anni, ben cinque misure di contrasto: segno che una soluzione strutturale non si è ancora trovata, ma è quanto mai necessaria e urgente. A fronte di una povertà che si strutturalizza e rischia di cronicizzarsi, le vere assenti sono le politiche strutturali di contrasto alla povertà», osserva Russo.
Con la pandemia e gli effetti dei contenimenti, la povertà è aumentata ulteriormente: nel 2021, erano in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale da 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (9,4% come l’anno precedente), «confermando così i massimi storici toccati nel 2020. La crisi sanitaria ebbe anche il merito di generare tra gli italiani un grande senso di solidarietà. La povertà era già molto sentita, ma ancor di più durante il periodo Covid, in cui ben 4 italiani su 10 hanno partecipato a iniziative di solidarietà per aiutare chi era in difficoltà», ricorda il portavoce dell’Alleanza. E veniamo al 2022, quando «ben 2,2 milioni di famiglie vivevano in povertà assoluta: l’8,3% sul totale. Le persone in questa condizione erano circa 5,7 milioni: il 9,7% sul totale. Entrambi questi numeri sono cresciuti rispetto al 2021 di 0,6 punti percentuali.

Alleanza contro la povertà: le proposte

Ripercorrendo le principali tappe della lotta alla povertà e mettendo in evidenza i limiti delle attuali misure, il Comitato scientifico dell’Alleanza ha appena curato il volume Sostegno ai poveri: quale riforma? Dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione (Edizioni Egea). Nel dettaglio, sono sei le proposte concrete di Alleanza per affrontare la sfida della povertà in modo più strutturale ed efficace: anzitutto, «un ritorno al principio universalistico della misura diretta di contrasto alla povertà assoluta. I soggetti fragili, lo sono a prescindere dalle loro condizioni anagrafiche o etniche. Si ripristini quindi quel principio che ha dal 2018 accompagnato tutte le politiche di contrasto alle povertà». Secondo punto: «Il rilancio di una misura nazionale rivolta a tutte le famiglie e le persone in povertà assoluta, anche quelle dei cittadini di origine straniera residenti almeno da un anno in Italia. Occorre un trasferimento monetario, unito a una offerta di servizi territoriali sociali e del lavoro, che rispondano a standard adeguati (non minimi) di infrastrutturazione territoriale, con personale preparato alla multidimensionalità del problema. Un modello di gestione condivisa a livello locale tra Comuni, Terzo Settore, servizi per la formazione e per l’impiego e altri soggetti, che realizzi al meglio i principi di co-progettazione e co-programmazione sanciti nella Riforma del Terzo settore». Terza proposta: «L’art. 11, comma 5 del Decreto Legge n. 48/2023, prevede l’istituzione dell’Osservatorio sulle povertà, presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali». Quarta proposta: «Assumere nella legge di Bilancio gli emendamenti proposti da Alleanza contro la povertà», mentre la quinta chiede «un gruppo interparlamentare sulla povertà. Serve il coraggio della scrittura di un patto tra forze politiche che vada oltre questa legislatura e oltre le legislature, per aprire una stagione nuova di confronto e di possibili soluzioni condivise. Un Programma di lotta alla povertà darebbe a tutte la parti in campo il merito di aver affrontato una questione cruciale per il presente e per il futuro del Paese. Per dare forza a questo processo, valuteremo la possibilità di favorire la nascita di un gruppo interparlamentare che dia gambe e forza a questa idea». Infine Russo auspica come portavoce dell’Alleanza «un reddito minimo europeo che garantisca l’inclusione attiva».

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Alleanza contro la povertà

Franca Maino, Stefano Sacchi, Rosangela Lodigiani, Andrea Ciarini, Michele Raitano, Giovanni Gallo
Sostegno ai poveri: quale riforma?
Dal Reddito di cittadinanza alle misure del governo Meloni
Edizioni Egea, 2023
pp. 140, € 00
Testo in pdf scaricabile

DIECI ANNI DI ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ: SEI PROPOSTE STRUTTURALI

DIECI ANNI DI ALLEANZA CONTRO LA POVERTÀ: SEI PROPOSTE STRUTTURALI