GIOVANI, MAFIE E PERIFERIE: LE STORIE COMUNI DEI BABY CRIMINALI IN UN DOSSIER

Di Danilo Chirico e Marco Carta, "Under" è un’opera corale che indaga i legami tra il fenomeno dei baby-criminali al servizio delle mafie e il contesto sociale in cui vivono

di Christian Cibba

«I mafiosi non sono dei marziani, la mafia non è estranea al tessuto sociale che la esprime». Venticinque anni dopo la Strage di Capaci il monito di Giovanni Falcone continua ad essere un punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di antimafia. Da questo è voluto ripartire Danilo Chirico durante la presentazione di “Under”, il dossier dell’associazione antimafie daSud di cui è co-autore.
Alla presentazione del libro, presso gli spazi dell’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti nell’Istituto di istruzione superiore Enzo Ferrari, a discutere di baby criminali, mafie e periferie, c’erano anche il giornalista Giovanni Minoli, il presidente della Fondazione “Con il Sud” Carlo Borgomeo e il giornalista Marco Carta, altro co-autore del dossier.

La Strage di Capaci, il ’92 e la nascita dell’antimafia moderna

«Nel ’92, con la Strage di Capaci è vero che in molti fummo colpiti da un senso di sconfitta», ha ricordato Carlo Borgomeo. « Con quelle bombe la mafia stava dimostrando la sua forza, pensavamo fosse imbattibile. Ma dopo poco ci rendemmo conto che quelle erano solo delle risposte a un avanzamento incredibile dell’antimafia».

baby criminali
«I mafiosi non sono dei marziani, la mafia non è estranea al tessuto sociale che la esprime»

Un avanzamento che culmina con il Maxiprocesso a Cosa Nostra, ma che parte dagli anni ’80, soprattutto dopo la legge Rognoni-La Torre, che introduceva l’associazione a delinquere di tipo mafioso nel codice penale e il sequestro e la confisca dei beni delle organizzazioni mafiose. « Quella fu una rivoluzione giuridica fortissima», ha sottolineato Borgomeo, «che ha portato ad oggi alla confisca di ventisettemila beni, tremila aziende per miliardi di euro ».

Ma il ’92 è anche l’anno in cui la società civile si ribella e si attiva. « Dalle manifestazioni di Palermo nasce l’antimafia moderna», dice Giovanni Minoli, « che si oppone con forza anche a quel connubio tra potere politico e mafioso che vivevano vicini in modo quasi naturale». Il milione di firme raccolte da Libera per sostenere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie e legge approvata poi nel 1996, furono possibili « anche grazie a una generale mobilitazione, con il sostegno di tutta la stampa italiana» ha ricordato Danilo Chirico «che pubblicò l’appello di Don Ciotti». Un sostegno e un’attenzione da parte dei media che oggi, secondo Minoli, «mancano di continuità su questi temi ».

Under: storie e numeri dei baby criminali di ieri e di oggi

Under“, a cura di Danilo Chirico e Marco Carta, realizzata con il contributo della Fondazione con il Sud e pubblicata da Giulio Perrone Editore, è un’opera corale che si interroga e indaga attraverso i contributi degli scrittori sui legami tra il fenomeno dei “baby-criminali” al servizio delle mafie e il contesto sociale in cui questi giovanissimi crescono e vivono.

Come si diventa criminali? Attraverso l’analisi delle periferie in cui crescono, da Palermo a Roma, passando per Reggio Calabria, Bari, Lecce, Napoli, si ricostruisce il collante delle storie di giovanissimi spacciatori, baby killer, baby criminali e adolescenti al servizio della criminalità organizzata. Mafie e periferie quindi, accomunate « prima di tutto dalla povertà educativa; nelle varie regioni ci sono dei fattori identici» spiega Marco Carta «una dispersione scolastica che arriva al 35%, degrado urbanistico e povertà sociale». Diventare criminali è un’opportunità, spesso l’unica strada a disposizione per avere rispetto e un posto nella società che li circonda, di cui conoscono le regole e condividono i valori.

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La 167 di Lecce nel reportage fotografico di Pierpaolo Lo Giudice

Nel dossier sono raccolti i racconti senza filtri di baby criminali, con storie di tentativi e strategie per il loro recupero, per un futuro diverso. A conclusione del dossier anche un focus sull’immaginario legato alle mafie attraverso il cinema, i social media e i videogame e un reportage fotografico dalle “periferie”. Ma qual è la soluzione? Serve costruire comunità e opportunità nelle periferie, abbattere le disuguaglianze; « è quello che cerchiamo di fare qui a Roma con l’Accademia Popolare».

ÀP, l’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti

« L’antimafia o è popolare o non esiste, ce lo dice anche Falcone», Danilo Chirico ne è convinto. Per questo con l’associazione antimafie DaSud, l’ Officina Culturale Via Libera e la Cooperativa Diversamente, hanno promosso l’Accademia Popolare dell’Antimafia e dei Diritti negli spazi dell’Istituto Enzo Ferrari, nella periferia sud di Roma.

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La presentazione del dossier “Under: giovani, mafie e periferie”

Un progetto, scrivono i promotori, volto a costruire « una factory sociale e culturale per contrastare la dispersione scolastica, trasformare la periferia in creative city, cambiare l’immaginario sulle mafie e l’antimafia. Un laboratorio permanente di cultura e diritti di cittadinanza per gli studenti, un hub dove avviare un’alleanza tra artisti, associazioni, reti territoriali, scuole e istituzioni per promuovere diritti sociali e civili».

Al centro di tutto questo la scuola, con la riapertura della sua biblioteca arricchita della Mediateca sulle mafie e l’antimafia intitolata a Giuseppe Valarioti e i suoi studenti e studentesse, protagonisti veri del progetto, che hanno da poco inaugurato la loro web radio che tratta di antimafia e di diritti. Questo oltre a incontri e attività, anche durante in normale orario scolastico; alcune ore in meno per le interrogazioni, per i libri di testo, ma qualche ora in più di opportunità e crescita attraverso una partecipazione attiva, per il futuro loro, del loro territorio, della nostra società.

L’immagine in evidenza è parte del reportage fotografico sulle periferie di Pierpaolo Lo Giudice

Il video teaser è a cura di Alessandro Mastrantonio

 

baby criminaliDanilo Chirico e Marco Carta (a cura di)
“Under”
Giulio Perrone Editore, 2017

GIOVANI, MAFIE E PERIFERIE: LE STORIE COMUNI DEI BABY CRIMINALI IN UN DOSSIER

GIOVANI, MAFIE E PERIFERIE: LE STORIE COMUNI DEI BABY CRIMINALI IN UN DOSSIER