TERRACINA È UN COMUNE RICICLONE: IL SUO STATO DI SALUTE SECONDO LEGAMBIENTE

Il rapporto Ecosistema Urbano di Terracina 2017 ha preso in esame qualità dell’aria, dell’acqua e numerosi altri indicatori

È stata presentata sabato 27 gennaio la prima edizione del rapporto Legambiente Ecosistema urbano di Terracina 2017, uno studio sugli indicatori di qualità dell’aria, dell’acqua e sulla gestione dei rifiuti del Comune laziale. Monitorata anche la situazione riguardante la mobilità, il verde urbano, il suolo e le energie rinnovabili. La presentazione è avvenuta alla presenza delle istituzioni, tra le quali il Comune di Terracina, ente patrocinante del rapporto.

 

ARIA, ACQUA, RIFIUTI. Dallo studio effettuato per il rapporto Ecosistema urbano di Terracina 2017 è stata rilevata una buona qualità dell’aria, anche se i superamenti della soglia per l’ozono risultano superiori ai valori medi di riferimento sia per il PM 2.5 che il PM 10, entrambi superiori ai valori limiti stabiliti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Ottimo il consumo idrico pro-capite di acqua potabile per uso domestico (111,5 litri), in linea con le migliori pratiche a livello nazionale. Tuttavia, sottolinea il rapporto, è necessario investire sulla qualità della rete di distribuzione dell’acqua per usi civili, industriali e agricoli, in quanto il dato di dispersione (68%) risulta elevato rispetto ai valori nazionali. Va migliorata la percentuale delle utenze collegate alla rete fognaria, che risulta estesa all’83% della popolazione. Inoltre, per quanto riguarda l’acqua, la tariffa media (342 euro) di una famiglia tipo, composta da tre persone, con un consumo annuo di 150 metri cubi di acqua, risulta superiore alla media nazionale e lontano dalle migliori città italiane.

Ecosistema Urbano di Terracina
Dal sito di Legambiente Terracina

Per quanto riguarda i rifiuti è buona la percentuale di raccolta differenziata (73,07%), che fa di Terracina per la prima volta uno dei Comuni Ricicloni del Lazio di Legambiente. La percentuale di raccolta differenziata è, infatti, in linea con le migliori pratiche nazionali. Tuttavia, sottolinea il rapporto Ecosistema urbano di Terracina 2017, è fondamentale ridurre la produzione annua pro-capite della frazione indifferenziata ed è necessario che Terracina si ponga l’obiettivo della Tariffa puntuale (cioè calcolata in base alla quantità di rifiuti effettivamente conferiti e ai servizi richiesti), già applicata in 280 Comuni italiani.

 

MOBILITÀ E VERDE URBANO. I dati del Trasporto pubblico locale (Tpl) – sia relativamente alla domanda di servizio che all’offerta – risultano molto inferiori alla media. Inoltre il tasso di motorizzazione (58,7 ogni 100 abitanti) indica che Terracina è ancora una città con troppe auto. Buono il dato riguardante le piste ciclabili, ma c’è da migliorare quello sulla mobilità pedonale e sulle Ztl. Inoltre, come sottolinea il rapporto, Terracina dovrebbe dotarsi del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.

Per quanto riguarda il verde vanno aperte, curate, sistemate ed attrezzate le aree esistenti e create nuove aree. Infatti, gli indicatori sul verde urbano mostrano un grave deficit, sia in termini di disponibilità (0,14%) che fruibilità (3,4 metro quadro/abitante), lontani dai valori medi di riferimento e anche da quanto stabilito dall’ Art. 17 della legge 765 (che detta gli standard urbanistici minimi del PRG).

 

SUOLO ED ENERGIE RINNOVABILI. Il consumo di suolo va regolamento meglio: nel biennio 2015-2016 c’è stato un incremento di 1,06 ettari di suolo comunale edificato e sottratto al verde. I dati sul dissesto idrogeologico del rapporto Ecosistema urbano di Terracina 2017 risultano in linea con il dato medio nazionale, mentre superiore a tale dato risultano le aree ad elevata pericolosità da frane ed idraulica (12,34%). Vanno sviluppati progetti di recupero ambientale delle cave, che deturpano fortemente il paesaggio della città ed è necessario che il Comune di Terracina si doti del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.

Ecosistema Urbano di Terracina
Circolo Legambiente Terracina “Pisco Montano” (foto tratta dal sito)

Il consumo di energia elettrica per uso domestico, pari a 1068,8KWh, risulta superiore alla media delle piccole città e lontano dalle migliori. Occorre che Terracina inizi a promuovere le energie rinnovabili, perché nonostante le ottime condizioni di soleggiamento di cui  la città gode, la potenza installata di fotovoltaico è inferiore alla media provinciale, regionale e nazionale.

«L’Italia del buon ecosistema urbano è principalmente l’Italia che fa bene e spende bene le sue risorse, che si misura, accetta le proprie carenze, progetta miglioramenti, evolve e pianifica le trasformazioni future, e che in uno o più ambiti produce ottime performance o raggiunge l’eccellenza  e siamo particolarmente contenti che Terracina, grazie al Circolo locale, abbia preso con decisione questa strada innovativa, avviandosi a diventare un laboratorio di monitoraggio dei propri indicatori, di confronto sistematico e di sperimentazione di buone pratiche a livello nazionale, come già in atto con il premio assegnato oggi a Terracina per Comuni Ricicloni o il progetto internazionale di Legambiente e della Fondazione Principato di Monaco sulla prevenzione, riduzione e il riciclo della plastica Plastic Free Beaches, di cui Terracina è sito pilota nazionale», ha dichiarato Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane di Legambiente nazionale e curatore insieme a Mirko Laurenti del report nazionale.

 

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