RIETI: DOMANI UNA GIORNATA DEDICATA ALLE CURE PALLIATIVE

L'11 novembre è la Giornata Nazionale delle Cure Palliative. A Rieti un convegno e la presentazione di un libro per confrontarsi con il territorio

di Pier Luca Aguzzi

Domani, 11 novembre 2022, in occasione della Giornata Nazionale delle Cure Palliative, presso la Casa di Accoglienza dell’associazione ALCLI Giorgio e Silvia OdV, dalle ore 16 si terrà il convegno Le cure palliative incontrano il territorio, organizzato da ALCLI, ASL ed Hospice San Francesco. Un evento dedicato alle cure palliative, alla loro funzione e alla loro importanza, per portare a conoscenza la cittadinanza di cosa siano e del perché siano fondamentali nella comunità con problematiche legate alla salute, al fine di raggiungere la miglior qualità di vita possibile.

«È una materia della quale ci siamo sempre occupati», dichiara Santina Proietti, presidentessa dell’ALCLI. «Seguiamo il malato oncologico per 365 giorni l’anno, dall’inizio in poi del percorso. Il nostro gruppo è nato nel lontano 14 maggio 1987 a Roma presso la clinica pediatrica del Policlinico Umberto I, fondato dai genitori dei bambini che hanno dato il nome all’associazione. Dal 1991 abbiamo iniziato a muovere i primi passi a Rieti e davamo sostegno ai bimbi ricoverati a Roma. Nel nostro percorso ci siamo incontrati anche con ragazzi affetti da leucemia, quindi non solo bambini. Non c’era età, dai piccoli ai grandi i tumori si stavano diffondendo sempre di più nel territorio reatino e così abbiamo modificato lo statuto, allargando l’attenzione a tutti i tumori, e a tutte le persone, arrivando ad oggi, al nostro massivo impegno quotidiano. Nella nostra storia ci siamo anche incontrati, purtroppo, con storie senza ritorno. Persone che non ce la facevano a sopravvivere e da qui l’attenzione verso le cure palliative e del dolore che ha portato, intorno al 2012 all’istituzione dell’Hospice San Francesco».

Una rete sulle cure palliative

cure palliative
La casa di accoglienza dell’associazione ALCLI Giorgio e Silvia OdV

Per quale motivo scegliere l’11 novembre come data della Santa Messa in memoria dei defunti per malattie oncologiche nel reatino? «La scelta è legata a san Martino e alla leggenda del suo mantello», risponde Santina Proietti. «Quando si trovava alle porte di Amiens, Martino, ancora arruolato nell’esercito, vide un mendicante denudato e di impulso decise di aiutarlo dividendo in due il suo mantello, donandogliene una parte. Nella notte, poi, Gesù gli venne in sogno, restituendogli la parte di mantello che aveva donata. Al mattino seguente, al suo risveglio, il mantello era integro. E così quel simbolo lo abbiamo fatto nostro, dal 2002, giorno della prima messa in onore dei nostri cari angeli volati in cielo».

Al termine del convegno seguirà l’appuntamento con la Santa Messa dedicata a tutte le persone morte per cancro officiata da don Fabrizio Borrello e poi la presentazione della terza ristampa del libro “In punta di piedi” di Paola Mariangeli, una narrazione del rapporto tra madre e figlio e un dialogo nel quale il piccolo Simone, prematuramente scomparso all’età di 8 anni, ci svela una parte di esistenza ai più sconosciuta, nel quale ci viene insegnato ad apprezzare con più attenzione ciò che l’esistenza propone. Il libro è stato scritto per raccontare le vicende di una famiglia che ha avuto anche un sostegno incondizionato da parte di amici e volontari della stessa Associazione ALCLI Giorgio e Silvia OdV.

«Abbiamo pensato di inserire la presentazione di questo libro in un evento per noi molto importante», prosegue Proietti, «che raccoglie un po’ quello che è il senso della nostra associazione. Un libro, già presentato nelle scuole, tramite il quale i ragazzi hanno trovato molti spunti di riflessione, che aiuta a capire il senso e il valore della vita e che vogliamo far conoscere a più persone possibili».
Alle 16.00 è previsto il convegno  Le cure palliative incontrano il territorio dedicato al lavoro che si sta portando avanti per un lavoro di rete sul tema, appunto, delle cure palliative. «Il sollievo sono le cure, ma anche l’amore e l’assistenza che mettiamo in ogni singola persona. Paola è stata una madre molto coraggiosa che attraverso la sua testimonianza ha donato il messaggio del coraggio a tutte le mamme che hanno vissuto la sua stessa condizione. Per molte persone è un punto di riferimento», conclude Proietti.

ALCLI: un punto di riferimento sul territorio

«Questo libro è stato scritto come valvola di sfogo per ripercorrere i vari momenti vissuti dalla scoperta della malattia di mio figlio Simone alla nostra forzata separazione, passando dalla fase post coma alla sua costante presenza, seppur in assenza del suo corpo», ci racconta Paola Mariangeli. «Simone mi disse: “Anche se vado via continuerò a stare con te e a dimostrazione di ciò nel corso del tempo mi ha mandato dei segni inequivocabili come, ad esempio, l’accensione improvvisa dei suoi giocattoli preferiti. Oggi vivo con la consapevolezza di averlo con me, accanto a me. La mia missione è portare la sua testimonianza a più persone possibili. Ogni copia del mio libro, che si può prendere con una offerta libera, contribuisce a sostenere le opere dell’associazione oncologica ALCLI, che ogni giorno aiuta e  affianca le persone affette dalla patologia e i loro familiari. Molto spesso, quando si sente parlare della grave malattia che affligge un bambino, ci si rattrista e siamo portati a pensare che sia un caso sporadico», conclude l’autrice. «Invece non si pensa che purtroppo di casi così ce ne sono molti, troppi. Le pagine di questo libro possono magari farci anche cambiare il modo di pensare e agire. Il libro “In punta di piedi” si può trovare presso l’ALCLI Giorgio e Silvia in via del Terminillo snc oppure presso la Casa del Volontariato CSV Lazio in piazzale Mercatanti a Rieti Torre D».

RIETI: DOMANI UNA GIORNATA DEDICATA ALLE CURE PALLIATIVE

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