ISTAT: IL NUMERO DEI VOLONTARI CRESCE, COME TUTTO IL NON PROFIT

Secondo il censimento permanente delle istituzioni non profit, sono 5 milioni mezzo i volontari e quasi 800mila i dipendenti

 

(Questo testo è tratto da Redattore Sociale)

Cresce il mondo del non profit italiano. È quanto emerge dagli ultimi dati Istat diffusi questo pomeriggio in occasione della presentazione del primo censimento permanente sulle istituzioni non profit. Secondo l’Istat, al 31 dicembre 2015 le istituzioni non profit attive in Italia sono 336.275: l’11,6 per cento in più rispetto al 2011, e complessivamente impiegano 5 milioni 529 mila volontari e 788 mila dipendenti. Rispetto al Censimento del 2011 il numero di volontari cresce del 16,2 per cento, mentre i lavoratori dipendenti aumentano del 15,8 per cento. «Si tratta quindi di un settore in espansione in un contesto economico caratterizzato da una fase recessiva profonda e prolungata e da una successiva ripresa», spiega l’Istat. Complessivamente, rispetto al 2011, il numero di istituzioni non profit cresce in tutte le regioni italiane, ad eccezione del Molise dove si registra un lieve decremento (-2 per cento). Aumenti particolarmente sostenuti si registrano in Campania (+33 per cento), Lazio (+29,5 per cento) e in misura più contenuta in Lombardia (14,1 per cento) e Sardegna (+12,2 per cento).

 

LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale delle realtà non profit, è ancora il Nord Italia a piazzarsi in cima al podio, con 171.419 unità, pari al 51 per cento del totale nazionale. Segue il Mezzogiorno con 89.105 unità, pari al 26,5 per cento, e infine il Centro, con 75.751 unità, pari al 22,5 per cento.

 

istituzioni non proft
Roma. L’associazione Salvamamme Salvabebè

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Lombardia e il Lazio sono ancora una volta le regioni con la presenza più consistente di istituzioni non profit (con quote del 15,7 e del 9,2 per cento). Segue il Veneto (8,9 per cento), il Piemonte (8,5 per cento), l’Emilia Romagna (8 per cento) e la Toscana (7,9 per cento). Le regioni con la minore presenza di istituzioni non profit sono la Valle d’Aosta, il Molise e la Basilicata. Anche il rapporto tra non profit e popolazione residente vede il Nord primeggiare, con una maggiore incidenza nel Nord Est (67,4 istituzioni ogni 10 mila abitanti), segue il Centro (62,8) e nel Nord Ovest (57,7) mentre è più contenuto sulle Isole (46,8) e nel Sud Italia (40,8).

 

I SETTORI. È il settore cultura, sport e ricreazione il settore di attività prevalente tra le istituzioni del non profit in Italia: sono quasi 220 mila, pari al 65 per cento del totale nazionale.  L’assistenza sociale (ambito che include anche la protezione civile) si piazza al secondo posto con quasi 31 mila istituzioni non profit, e cioè poco più del 9 per cento del totale. Seguono i settori Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (oltre 20 mila istituzioni e circa il 6 per cento), la religione (oltre 14 mila istituzioni e il 4,3 per cento), Istituzione e ricerca (13.481 istituzioni, il 4 per cento del totale) e il settore Sanità che conta 11.590 istituzioni pari al 3,4 per cento.

Il confronto tra i dati del 2015 con quelli del 2011 evidenzia un balzo tra le istituzioni di carattere religioso, cresciute di oltre il 110 per cento, seguono le istituzioni delle Relazioni sindacali e rappresentanza di interessi (del 25,6 per cento), dell’Assistenza sociale e protezione civile (+23 per cento circa) e della Cooperazione e solidarietà internazionale (circa il 21 per cento in più). Crescono in misura inferiore (circa 11 per cento) istituzioni non profit che si occupano di Cultura, sport e ricreazione. In calo, invece, il non profit che si occupa di Tutela dei diritti e attività politica (-22,9 per cento), Filantropia e promozione del volontariato (-21,9 per cento), Ambiente (-18,9 per cento), Istruzione e ricerca (-13,2 per cento) e Sviluppo economico e coesione sociale (-8 per cento circa).

 

istituzioni non profit
Nel Lazio in non profit è cresciuto di quasi il 30%

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE ASSOCIAZIONI. Sono le associazioni, riconosciute e non, a rappresentare maggiormente il mondo del non profit. Nel 2015 sono quasi 287 mila unità, pari a più dell’85 per cento del totale. Seguono le cooperative sociali (16.125, pari al 4,8), le fondazioni (sono 6.451, pari all’1,9 per cento). Le istituzioni con altra forma giuridica sono oltre 26 mila e sono rappresentate prevalentemente da enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, comitati, società di mutuo soccorso, istituzioni sanitarie o educative e imprese sociali con forma giuridica di impresa.

Rispetto alla rilevazione del 2011, però, sono le cooperative sociali quelle che registrano una decisa crescita, facendo segnare un 43,2 per cento in più nel 2015. Tuttavia, l’aumento più elevato si rileva tra tutto il mondo delle istituzioni con altra forma giuridica, che fanno registrare un +86,4 per cento.

 

LA MISSION. Altro aspetto interessante riguarda la mission delle diverse organizzazioni censite. A livello nazionale, infatti, il 34,4 per cento del non profit, circa una su tre, ha come finalità il sostegno e il supporto a soggetti deboli o in difficoltà. Il 20 per cento circa si occupa di promozione e tutela dei diritti. Il 13,8 per cento infine, si occupa della cura dei beni collettivi. (ga)

 

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