LA CONFERENZA PER IL FUTURO DELL’EUROPA: UN’OCCASIONE DI PARTECIPAZIONE

Attraverso una piattaforma dedicata, cittadini e associazioni possono dire il proprio parere, avanzare proposte, organizzare eventi...

di Paola Springhetti

La Conferenza per il futuro dell’Europa è cominciata il 9 maggio, ma pochi se ne sono accorti. Certo non i media mainstream che, come sempre nel nostro Paese, tendono a trascurare le notizie che vengono dall’Europa. Eppure questa è un’occasione importante.

«Abbiamo l’opportunità di riscoprire l’anima del progetto europeo e farla vivere nella contemporaneità. Invitiamo quindi tutti i cittadini europei a partecipare alla Conferenza e a costruire l’Europa di domani, affinché diventi davvero la loro Europa», ha detto David Sassoli l’8 maggio, il giorno prima che la Conferenza prendesse il via. In quella occasione è stata firmata la “Dichiarazione comune sulla Conferenza sul futuro dell’Europa”, firmata dai presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea, che ha permesso la realizzazione della Conferenza, la quale si concluderà nella primavera del 2022.

Voglia di cambiamento

La Conferenza cade in un periodo in cui l’atteggiamento dei cittadini europei nei confronti dell’Europa stessa sembra più positivo e i movimenti antieuropeisti sembrano avere perso consenso. Secondo un recente commissionato da Eurobarometro (qui il link),la stragrande maggioranza degli europei (92 %) chiede che l’opinione dei cittadini sia «presa maggiormente in considerazione nelle decisioni relative al futuro dell’Europa». Insomma, desidera un’Europa più “vicina” e aperta alla partecipazione. Per il 55 % degli intervistati le elezioni, come forma di partecipazione, non bastano.

Anche se la maggior parte dei cittadini resta scettica o perplessa nei confronti dell’Unione, il 45 % si dichiara piuttosto favorevole, «ma non nel modo in cui è stata realizzata finora». E il 60% circa afferma che la crisi della COVID-19 li ha spinti a riflettere sul suo futuro. Oltre alla voglia di partecipazione, dunque, c’è voglia di cambiamento.

La piattaforma

La Conferenza per il Futuro dell’Europa è un tentativo di rispondere a questo desiderio di prendere la parola e di indirizzare il cambiamento.

Una schermata del sito attraverso il quale si può partecipare alla Conferenza.

Per questo è stata messa on line una piattaforma interattiva, multilingue (questo è il link), attraverso la quale i cittadini dei Paesi UE potranno prendere la parola, e non solo: ogni cittadino e ogni associazione può partecipare agli eventi proposti, può organizzarne uno‚ può condividere le proprie idee e le proprie proposte sul futuro dell’Europa. È anche possibile scegliere il tema o i temi su cui si vuole dare il proprio contributo: cambiamento climatico e ambiente; salute; economia‚ giustizia sociale e occupazione; l’UE nel mondo; valori e diritti‚ Stato di diritto‚ sicurezza; trasformazione digitale; democrazia europea; migrazione; istruzione‚ cultura‚ gioventù e sport; altro.

L’importanza della Conferenza sul Futuro dell’Europa

Concretamente, la Conferenza sul futuro dell’Europa sarà una serie di dibattiti e di discussioni. Non è un luogo decisionale, ma di confronto e di proposta che, se sarà davvero partecipato, può avere un peso sul nostro futuro. È stata promossa – non senza tentennamenti – da Parlamento europeo, Consiglio e   Commissione europea, che, nella citata Dichiarazione Comune sulla Conferenza sul futuro dell’Europa, hanno preso un impegno: «Noi, presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione europea desideriamo che i cittadini prendano parte al dibattito e dicano la loro sul futuro dell’Europa. Ci impegniamo congiuntamente ad ascoltare gli europei e a dare seguito alle raccomandazioni formulate dalla conferenza, nel pieno rispetto delle nostre competenze e dei principi di sussidiarietà e proporzionalità sanciti dai trattati europei».

Il rapporto che raccoglierà quanto emerso verrà consegnato al Parlamento dell’Unione, che difficilmente potrà ignorarlo. Questo momento di partecipazione potrà quindi davvero influenzare una nuova fase riformista, soprattutto in vista delle elezioni europee del 2024.

LA CONFERENZA PER IL FUTURO DELL’EUROPA: UN’OCCASIONE DI PARTECIPAZIONE

LA CONFERENZA PER IL FUTURO DELL’EUROPA: UN’OCCASIONE DI PARTECIPAZIONE