L’ASSOCIAZIONE CHE REGALA PARRUCCHE ALLE DONNE MALATE DI TUMORE

A Rieti ALCLI Giorgio e Silvia con il “progetto Alessandra” fornisce parrucche per donne. Per renderle più forti

Sono circa 650 le parrucche consegnate gratuitamente alle donne di tutta Italia, che si stanno sottoponendo a cure oncologiche, grazie al progetto Alessandra realizzato dall’associazione ALCLI Giorgio e Silvia, per la lotta contro le leucemie e le neoplasie ematologiche e solide dell’infanzia e dell’adulto.
«Alessandra era una ragazza reatina e da quando era in cura fuori regione frequentava la nostra associazione. La sua idea era di fare qualcosa nella sua città con noi, voleva ripetere un progetto di cui era venuta a conoscenza in Emilia Romagna, il Progetto Margherita, rivolto a tutte le donne che devono affrontare il delicato momento della caduta dei capelli. Aveva toccato con mano l’utilità delle parrucche», dice Santina Proietti, presidentessa e una delle fondatrici di ALCLI “Giorgio e Silvia”. «Quando una delle nostre pazienti ha un’idea, un’iniziativa che la può rendere felice e la può distrarre, noi la raccogliamo sempre. Non ci sembrava vero quando Alessandra ci disse che voleva realizzare il progetto con noi. Purtroppo la malattia ha accelerato e lei non ha potuto vederlo compiersi, ma l’abbiamo fatto con il marito, rispettando la volontà e il desiderio di Alessandra».

Parrucche alle donne: ecco come

«Una ditta ci fornisce le parrucche sintetiche», racconta Francesca Ulizio, consigliera del Consiglio Direttivo dell’ALCLI Giorgio e Silvia e referente del “Progetto Alessandra”. «È un presidio, ha tutte le attestazioni di conformità e qualità della Comunità Europea. Il titolare ci ha spiegato come farle indossare e come mantenerle, sono molto semplici da usare. Ogni lunedì, tradizionale giornata di chiusura dei saloni di bellezza, le volontarie parrucchiere si ritrovano, a turni, in una stanza adibita al progetto e accogliamo le donne che arrivano da tutto il Lazio e anche da fuori regione, per far indossare loro le parrucche. Sia per le spedizioni sia per gli appuntamenti in sede abbiamo molte richieste. Non ci siamo mai fermati, anche durante il lockdown siamo andati avanti con le spedizioni sempre».

parrucche alle donne
Regalare una parrucca è un gesto concreto di solidarietà

Con la consulenza delle parrucchiere, le donne scelgono il modello e il colore più adatti a loro e le indicazioni per indossarle e mantenerle al meglio. «Molte ci dicono che ricevono complimenti per il nuovo “taglio di capelli”. Il passaparola, per farci conoscere, è fondamentale. Molte nostre amiche sono in cura negli ospedali di Roma o vengono a curarsi nell’ospedale di Rieti da varie parti d’Italia», spiega Roberta Giovannelli, volontaria e responsabile del “progetto Alessandra”. «Le parrucche  vengono donate, per un maggiore comfort, insieme a delle cuffiette di bambù, che è un materiale molto più fresco e delicato del cotone, e forniamo anche una testina dove poggiarla e farla asciugare. Tempo fa una signora mi ha telefonato per dirmi che una bambina con il tumore al cervello, che aveva perso i capelli, stava facendo la radioterapia ed era molto contenta della sua parrucca».
Molte parrucche partono da Rieti e arrivano in tutta Italia. Per la distribuzione, recentemente ALCLI Giorgio e Silvia ha anche stretto una collaborazione con Angeli in moto, composta da più di 800 motociclisti che in tutto il Paese distribuiscono farmaci e sostegno alle famiglie in difficoltà. Questo ha permesso di abbattere i costi di spedizione ed è stato fondamentale visto il blocco delle iniziative dovuto al contenimento della pandemia.

«La nostra associazione si regge solo sulle forze del volontariato», afferma la presidentessa Proietti, «mantenere le attività è molto complicato, bisogna avere tanti volontari e organizzarsi in modo da dare una risposta a tutti coloro che si rivolgono all’associazione. Abbiamo stretto una collaborazione con Angeli in Moto perché ci siamo ritrovati molto con le modalità con cui operano, soprattutto per lo spirito: quello della gratuità».

Una storia lunga 34 anni

ALCLI “Giorgio e Silvia” nacque nel 1987 dall’idea dei genitori dei bambini di cui porta i nomi, inizialmente per i minori malati di leucemia a Roma all’Ospedale Umberto I, poi nel 1998, quando ha iniziato ad operare a Rieti occupandosi di adulti e bambini colpiti da patologie oncoematologiche. «Dopo 34 anni possiamo dire di aver imparato tanto da trasmettere alla società del futuro, affinché non si dimentichino quei valori che hanno aiutato la società a crescere e che hanno mantenuto alto il valore dell’amore: senza l’amore non si fa nulla», dice Santina Proietti.

La Casa di Accoglienza di Alcli Giorgio e Silvia

«Per noi è importante andare nelle scuole dai bambini e dai ragazzi, l’abbiamo fatto fino a prima dell’emergenza Covid e continueremo a farlo. Andiamo a raccontare che ALCLI ha una storia di solidarietà, di esperienze, di relazioni umane e anche di sofferenza. Abbiamo un patrimonio alle spalle, abbiamo imparato sul campo, che vuol dire asciugarsi le lacrime, sorridere, fare tutto con chi le vive le esperienze. Abbiamo costruito una casa di accoglienza raccogliendo pochi euro alla volta attraverso le donazioni, la vendita delle uova a Pasqua e del torrone a Natale. Nella nostra casa di accoglienza abbiamo tante donazioni di persone scomparse che hanno deciso di aiutare noi, invece di ricevere fiori al loro funerale: quei fiori che non appassiscono mai ce li ritroviamo lì, nella nostra casa che ospita gratuitamente le persone che vengono da fuori per curarsi. E molte persone ci aiutano con il 5 x 1000, grazie al quale abbiamo acquistato, nel corso degli anni, il terreno e gli arredi per la casa di accoglienza».

L’ASSOCIAZIONE CHE REGALA PARRUCCHE ALLE DONNE MALATE DI TUMORE

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