Noah

Darren Aronofsky è stato un maratoneta

di Maurizio Ermisino

Regia: Darren Aronofsky
Drammatico Usa, 2014
138’ Universal Pictures

Darren Aronofsky è stato un maratoneta. Per lui la vita, e il cinema, sono fatica e ossessione. Lottare allo sfinimento per raggiungere un obiettivo. È in questo senso che va visto il suo interesse per Noè. Il suo obiettivo non è cosa da poco: salvare il mondo. E costruire un’arca per salvare tutte le specie animali dal diluvio universale è una vera impresa titanica. Noè, il protagonista di “Noah”, interpretato da Russell Crowe, è solo l’ultimo dei guerrieri senza requie di Aronofsky alle prese con una sfida più grande di loro. Un complicato personaggio dark, con l’animo del sopravvissuto dopo il diluvio universale. Dimenticatevi il Noè dei coccodrilli e dell’orangotango, questo Noè è violento e pronto a uccidere. Opera interessante per come prova a ricostruire quello che non è scritto nella Bibbia, anche se siamo più dalle parti de “Il signore degli anelli” che da quelle de “I dieci comandamenti”, e il tono è un po’ pedante, “Noah” è la storia di un’ossessione. E di ossessioni Aronofsky se ne intende.

Noah

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