Nursery in rete, il progetto per le mamme in difficoltà

È lo store gratuito per bebè più grande d’Europa ed è rivolto a 1000 donne con figli piccoli o in gravidanza

di Ilaria Dioguardi

Il progetto Salvamamme, Nursery in rete (0-12 mesi) avviato a Roma dal 28 luglio 2014, garantisce ad ogni donna (italiana o straniera), residente nel territorio romano, un intervento mirato a favorire il raggiungimento della massima autonomia possibile attraverso un percorso di accompagnamento individualizzato, creato e monitorato dal personale qualificato del Centro Salvamamme, in sinergia con i Municipi, i servizi socio-sanitari e le associazioni del Terzo Settore. È stato ideato e realizzato dall’associazione Salvabebè Salvamamme Onlus su bando “Un taglio alla povertà” della Regione Lazio.

MANIFESTOCome nasce l’idea

«L’idea del nostro progetto nasce da lontano. Arrivò da noi una bambina di pochi mesi, con un enorme pancino, era denutrita e malata. Giurammo a noi stesse che non avremmo più accettato che un bambino potesse vivere in quelle condizioni, in una città come Roma. Non è accettabile in nessuna parte del mondo, tanto meno qui», racconta Maria Grazia Passeri, presidentessa Salvabebè Salvamamme Onlus. «Dalla prima metà degli anni ’90 ci occupiamo di tutela della maternità, ci siamo specializzati in questi anni, dopo aver visto bambini sofferenti per fame, per freddo, per cattiva cura».
Obiettivo principale di Nursery in Rete è quello di fornire alle madri e ai loro figli (0-12 mesi) e alle donne in stato di gravidanza i beni essenziali alla salute e alla vita quotidiana e, nello stesso tempo, sostenere le madri nel difficile percorso di crescita e accudimento dei loro figli nel primo anno di vita.

Centinaia di famiglie

«Alcuni enti quali Asl, consultori, ospedali, parrocchie, Caritas, associazioni del Terzo settore, organizzazioni private ci inviano una relazione di una famiglia o di una mamma single in difficoltà economica, o di una futura mamma che ha bisogno di noi. Dopo un contatto telefonico, fissiamo un appuntamento nella nostra sede ed accogliamo le persone come se si trattasse di un negozio di lusso. Vogliamo che da noi la gente possa godere di uno dei pochi momenti rilassanti, presa da mille problemi e pensieri. Forniamo alle famiglie tutto il necessario per il loro bambino», afferma la presidentessa.

volontarie
Volontarie dell’associazione Salvamamme Salvabebè

«La vincita del bando è stata l’apoteosi, ci ha permesso di farci conoscere ad un grande pubblico, con un enorme coinvolgimento della rete. Abbiamo potuto avviare un’operazione più complessa, alzare l’assistenza e gli standard, con una logistica ed un’informazione adeguate all’iniziativa. Le cose stanno andando benissimo. Stiamo aiutando centinaia di famiglie in difficoltà economiche, italiane e straniere. Ci sono, ad esempio, disoccupati che hanno intrapreso una gravidanza in una situazione economica tranquilla e poi o hanno perso il lavoro o si sono ritrovati in gravi difficoltà economiche, tali da non poter più garantire al figlio i beni di fondamentale necessità nel primo anno di vita».

Dal corredino ai primi biscotti

Le attività del progetto hanno luogo presso il Family Support Center, la sede di Salvamamme (a Roma, in Via Ramazzini 15). Ogni utente è supportata psicologicamente e materialmente per garantire al bambino una sana e adeguata igiene e nutrizione.

ingresso
L’ingresso alla nursery

Dal corredino (che le famiglie possono scegliere) a tutti i confort per l’abbigliamento deineonati, dai giochi adatti a stimolare lo sviluppo delle capacità ai pannolini riciclabili, dagli alimenti per i bambini già svezzati (come biscotti e pastine) al sostegno alimentare per le donne incinte. Salvamamme ha cercato di far recuperare il latte di formula, che è consegnato solo presentando un certificato del medico.
«Veniamo incontro il più possibile anche a richieste mirate. La risposta alle necessità di cura della persona e il soddisfacimento dei bisogni primari quali il mangiare e il vestiario sono il primo passo per il riappropriarsi della dignità e andare verso la restituzione dei diritti di cittadinanza», dice Maria Grazia Passeri.
Il Centro Salvamamme è aperto, su prenotazione, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 17,30. «A marzo saremo aperti meno ore al giorno, dobbiamo fare il cambio stagione, ci prepariamo per aprire un negozio fantastico ad aprile, con tutti i prodotti primaverili. Per noi un cambio di stagione significa che vengono tir pieni di prodotti a riempire il nostro centro».

Oltre ogni più rosea aspettativa

Dopo sei mesi dall’avvio del Progetto Nursery in rete le mamme seguite sono 525, di queste 95 sono italiane, le altre provengono da 60 nazionalità diverse. I bimbi da 0 a 12 mesi seguiti sono 560, tra cui 71 gemelli. I prodotti consegnati (cibo, alimenti, igiene per neonato, igiene per adulti, giochi, ecc.) sono 46.419.
«Abbiamo distribuito centinaia di migliaia di alimenti e arriveremo a seguire 1000 neonati. Per Nursery in rete lavorano 100 volontari, agli alimenti è presente una persona qualificata, si tratta di un settore in cui bisogna essere formati».

I Family Tutor

Il progetto prevede la sperimentazione della figura del Family Tutor per la presa in carico delle utenti. «Si tratta di una mamma single, con una grande esperienza, che supporta le neomamme nel primo anno di vita dei loro figli. Riesce a dare a tutte gli input giusti, le famiglie la adorano: conosce ogni singolo problema ed abbrevia le distanze tra mamme e figli», conclude la Presidentessa.

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Contatti:

Telefono 06-35403823 – Fax 06-35451698

info@salvamammenurseryinrete.it

Sede operativa: via Bernardino Ramazzini 15 00151 Roma

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