FROSINONE. LA RETE CITTADINI SOLIDALI, PER AFFRONTARE L’EMERGENZA

Formata da oltre 20 associazioni, mette in rete i servizi e gli aiuti che offrono e cerca di coinvolgere i cittadini. Perché solo insieme ne usciremo

Da un confronto tra la Fondazione Internazionale Il Giardino delle Rose Blu onlus e l’associazione culturale Frosinone Bella e Brutta è nata, il 30 marzo, alla fine dei primi 20 giorni di emergenza, l’esigenza di fare rete e proporla anche alle altre organizzazioni impegnate sul territorio, per coordinare gli interventi, le risorse, i progetti messi in essere in questo tempo di emergenza. E anche per comunicare tutto questo, attraverso la realizzazione di uno strumento – poi si è deciso per una brochure – da far arrivare a tutti i cittadini, per far sapere che cosa si stava mettendo in campo e per raccogliere, da un lato, disponibilità e, dall’altro, anche le varie richieste di aiuto.

Come ha sintetizzato Luciano Bracaglia, dell’associazione Frosinone Bella e Brutta,  la Rete Cittadini Solidali «è nata dalla percezione sensibile di chi il volontariato lo fa quasi come ragione di vita e cerca in ogni modo di sopperire alle lacune istituzionali, cercando di mantenere i legami con quanti altrimenti prenderebbero strade pericolose. Visto il contesto grave che si è da subito delineato la rete ha trovato terreno fertile: ne fanno parte 22 tra associazioni ed organizzazioni che il bene a chi sta in difficoltà lo fanno per vocazione e da sempre».

 

Rete Cittadini Solidali
Il primo webinar, da cui è nata la Rete

Il Comune di Frosinone e la protezione civile, in prima linea nell’emergenza, hanno dato disponibilità a promuovere l’iniziativa delle associazioni attraverso il progetto “Una mascherina per tutti”, che prevede la distribuzione ai cittadini di mascherine donate da un’azienda di tessuti del territorio e ampio spazio all’iniziativa l’ha dato anche il blog Frosinone Bella e Brutta. Il sindaco della città, Nicola Ottaviani, ha dato il suo pieno appoggio alla rete, partecipando anche ad un recente webinar.

Il primo aprile, dunque, le associazioni attive nel Comune di Frosinone con aiuti alle persone fragili e non, hanno risposto alla proposta di provare ad unire attività e volontari, per dare risposte contestualizzate agli effettivi bisogni dei cittadini: è stato fatto il primo webinar, nel quale i promotori e il CSV Lazio hanno invitato le associazioni a condividere l’idea di mettere a sistema le azioni sui territori.

Perché fare rete

CSV Lazio ha giocato un ruolo importante, per attivare la rete e per sostenerla: nata per un’emergenza, nella quale molte cercano di dare il loro contributo, è formata in gran parte da soggetti che non hanno mai lavorato insieme, e questo tende necessario un lavoro di mediazione, interlocuzione, soluzione di problemi per facilitare le relazioni. Mettere a disposizione di risorse, competenze, progetti, ha dato forma ad un contenitore ricco di possibilità di risposte. È un lavoro che coinvolge e che mette in connessione anche i territori, perché dove non si trovano soluzioni all’interno dell’associazione o della rete, si trovano fuori, tra le associazioni dei paesi vicini.
Nella chat, infatti, si sono moltiplicati messaggi come «abbiamo pensato di unire le forze e cercare di essere vicini a tante persone che in questa emergenza stanno vivendo momenti terribili»; «Oggi ne ho parlato anche con il sindaco, a cui ho voluto dire che noi ci siamo…»; «ho parlato con la protezione civile e aspetto un loro rappresentante per inserirlo nel gruppo (speriamo)…».

Le richieste più numerose che arrivano alle associazioni riguardano il cibo, la compilazione della richiesta del buono spesa e l’aiuto scolastico. Richieste che riguardano diritti basilari: è compito delle associazioni difendere questi diritti e vigilare sul loro rispetto, per dare dignità a chi ha bisogno e non costringerlo a sentirsi come un cittadino di serie B, costretto a chiedere la carità.

 

La Guida ai servizi

Quando è stata realizzata la brochure della “Guida ai servizi Emergenza Covid-19 Frosinone”, le associazioni hanno fatto una scelta coraggiosa e non scontata, in questi casi: hanno rinunciato a mettere il proprio logo, firmando semplicemente come Rete dei Cittadini Solidali: un piccolo segno di una reale volontà di lavorare insieme, per il bene comune.
Fatta la brochure, la Rete continua a lavorare, oltre che offrendo i servizi, anche cercando di affrontare insieme diversi problemi: dalla formazione dei volontari nell’emergenza ai criteri con cui individuare le priorità per coloro che beneficeranno dei servizi, in particolare degli aiuti alimentari e dei medicinali.

La Rete Cittadini Solidali funziona

E anche sensibilizzando i cittadini: è molto importante che diano il loro contributo, partecipando a questa catena umanitaria.

Don Ermanno D’Onofrio, presidente de Il Giardino Delle Rose Blu

Possono contribuire con la spesa alimentare nei supermercati, lasciando prodotti non deperibili e specificando che deve essere messa a disposizione del Giardino delle Rose Blu: passerà a ritirarla un volontario riconoscibile con apposita pettorina per portarla nel centro di Don Ermanno, che provvederà a distribuirla ai bisognosi. Anche le donazioni saranno importanti per acquistare gli alimenti freschi da parte dei preposti.

«Sono contento per gli obiettivi che sono stati già raggiunti e per il coinvolgimento di numerosi cittadini», ha dichiarato Don Ermanno D’Onofrio, presidente del Giardino delle Rose Blu. «In così poco tempo già oltre 80 sono state le spese di cibo fresco che noi abbiamo donato ai cittadini che ne hanno bisogno;quasi 400 i pacchi viveri conservabili donati; una ventina gli interventi economici per aiutare nel pagamento delle utenze. Da non sottovalutare anche gli interventi di ascolto e supporto umano e psicologico che stiamo effettuando con il nostro Consultorio Familiare Anatolè, attraverso colloqui di sostegno richiestici dalla situazione di emergenza ma anche attraverso i percorsi di relazione di aiuto già in atto che stiamo proseguendo con questa nuova modalità in remoto».

I membri  della rete

Aderiscono alla Rete Cittadini Solidali Emergenza Covid19, oltre al Comune di Frosinone:

  • Protezione Civile del Comune di Frosinone
  • Croce Rossa Italiana Frosinone
  • Acli Frosinone Auser del Frusinate
  • Anolf Frosinone
  • Associazione No Game
  • Cispef Onlus
  • Associazione Ettuba Islamica
  • familiare Anatolé Onlus
  • Fiore della Misericordia
  • Fondazione Internazionale Il Giardino delle Rose Blu Onlus
  • Frosinone Bella e Brutta Onlus
  • Nuovi Cittadini Ciociari Onlus
  • Associazione Oltre l’Occidente
  • Associazione La Regola d’Oro
  • Associazione Nazionale Polizia di Stato
  • Chiesa Apostolica
  • Associazione Culturale Islamica
  • Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia
  • Associazione Evangelica “Salvati per Servire”
  • Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno
  • Chiesa Ortodossa Romena di Frosinone “Sant’Ignazio Teoforo”
  • LILT Frosinone

 

Leggi anche le informazioni utili e gli aggiornamenti dalle associazioni che si mobilitano per l’emergenza sanitaria di COVID 19 sul portale del CSV.

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