ROMA. FIUME IN ROSA: REMARE INSIEME PER LA SALUTE AL FEMMINILE

In vista della nona Giornata nazionale della salute della donna, il 13 Aprile a Roma e in altre 35 località italiane la regata Fiume in Rosa sarà un invito alle donne a prendersi cura di sé con la prevenzione. Nel Lazio anche a Castel Gandolfo, Torrita Tiberina, Latina e Castelforte

In vista della nona Giornata nazionale della salute della donna, fissata al 22 aprile dal Ministero della Salute su proposta della Fondazione Atena onlus, sabato 13 aprile alle 11,30 presso il Circolo Canottieri Aniene, in Lungotevere dell’Acqua Acetosa 119 a Roma, si terrà la regata Fiume in Rosa, che quest’anno si svolgerà contemporaneamente in altre 35 località d’Italia. Nel Lazio sono coinvolte anche Castel Gandolfo e Torrita Tiberina (Roma), oltre a Latina e Castelforte (Lt), con il patrocinio di Roma Capitale e Regione Lazio. «La regata amatoriale ha l’obiettivo di sottolineare l’importanza dello sport e dei corretti stili di vita e vuole essere un invito a tutte le donne a prendersi cura della propria salute attraverso la prevenzione», afferma Carla Vittoria Cacace Maira, vicepresidente della Fondazione e presidente del Comitato Atena Donna. Madrina della Giornata nazionale e dell’evento è l’attrice Rocío Muñoz Morales, a cui, per questa edizione, si affiancherà a Roma un testimonial d’eccezione: il campione olimpico di kayak di velocità Antonio Rossi remerà in acqua con le atlete. Lo slogan #concentratisullatuasalute sarà scritto anche sui braccialetti commissionati all’associazione Made in carcere, che saranno distribuiti a tutte le partecipanti.

Fiume in rosa: il Tevere sarà rosa per un giorno

Fiume in rosa«Una manifestazione rappresentativa, nata nel 2016 per sensibilizzare sulla Giornata nazionale della salute della donna. Infatti le donne vivono più a lungo ma si ammalano di più, quindi avrebbero bisogno di una prevenzione adeguata», commenta Simona Lavazza, fondatrice e presidente dell’Associazione Rosaremo che aderisce all’iniziativa. «A 33 anni mi sono ammalata per la prima volta di cancro al seno e a 43 per la seconda volta. Amante del canottaggio, ho sperimentato che l’allenamento riduce i disturbi del sonno ed è efficace anche nelle tecniche di rilassamento. Con un gruppo di donne oncologiche e guarite, nel dicembre 2019 abbiamo costituito l’associazione con cui gareggiamo anche a livello nazionale; da due anni ci siamo aperte anche alle supporter e agli uomini», racconta. «Ho proposto alla presidente Cacace Maira di popolare di rosa il fiume Tevere con donne a bordo di canoe e dragon boat. Percorreremo circa 500 metri remando, con in testa le barche più lente e a seguire le più veloci; il pubblico potrà seguirci dall’argine. Tutte indosseremo magliette rosa e apriremo ombrellini dello stesso colore. Operate e non, saremo in 8 sulla nostra barca scuola che può accogliere anche le principianti. L’abbiamo chiamata Frà per ricordare la nostra compagna che si è impegnata nella raccolta fondi necessari per acquistarla – 15 mila euro – ed è morta due mesi prima del suo arrivo». Parteciperà all’iniziativa anche l’associazione romana Il rosa che osa a bordo di una dragon boat, ovvero una “barca drago” a 20 posti di circa 12 metri su cui si rema sedute su assi di legno con una pagaia monopala. La disciplina, informano sul sito, è nata «nel 1996 grazie all’intuizione del Dr. McKenzie, che con un gruppo di donne operate di tumore al seno ha dimostrato che il movimento ritmico e ciclico della pagaiata costituisse una sorta di linfodrenaggio naturale, favorendo la prevenzione del linfedema una particolare patologia che si manifesta con gonfiori più o meno invalidanti che possono sopraggiungere nel braccio dal lato di asportazione del carcinoma. Per questo motivo ha iniziato a diffondersi nel mondo come attività riabilitativa e, ormai, le “donne in rosa” sono una specifica categoria riconosciuta dalle federazioni internazionali». Le socie sono impegnate come volontarie presso i reparti di senologia e radioterapia dell’ospedale San Filippo Neri. «Con il nostro entusiasmo vogliamo portare tutte le donne a osare di essere se stesse, di prendersi cura di sé, di fare uno sport agonistico anche a 80 anni e salire su un podio».

Anche informazione e screening gratuiti

Fiume in rosa
Simona Lavazza: «A 33 anni mi sono ammalata per la prima volta di cancro al seno e a 43 per la seconda volta. Ho sperimentato che l’allenamento riduce i disturbi del sonno ed è efficace anche nel rilassamento»

La Giornata sarà celebrata anche su tutto il territorio nazionale con diverse iniziative che permetteranno alle donne di avere accesso a informazioni e screening gratuiti, grazie all’adesione di numerosi ospedali, strutture sanitarie e associazioni. Il 22 –in corrispondenza della data di nascita del Premio Nobel Rita Levi Montalcini, che è stata membro del Comitato d’onore della Fondazione Atena fin dalla sua costituzione – il Ministero della Salute, con la partecipazione e l’intervento del ministro Orazio Schillaci, accoglierà le donne a Roma presso La Casa del cinema di Villa Borghese, per una manifestazione dedicata alla salute femminile dall’adolescenza alla senescenza, con informazioni sulla prevenzione, sugli screening da effettuare, sui corretti stili di vita e sulle attività sportive. Grazie alla collaborazione con Ita Airways, il logo di Atena Donna affiancato dal claim #laprevenzioneprendequota sarà posizionato su un aeromobile che volerà su tratte nazionali; inoltre gli assistenti di volo comunicheranno a tutti i passeggeri nella giornata del 22 un messaggio che sottolineerà l’importanza della Giornata, invitando alla prevenzione. Inoltre la compagnia di volo sosterrà la ricerca della Fondazione Atena sui glioblastomi attraverso il suo sito.

 

ROMA. FIUME IN ROSA: REMARE INSIEME PER LA SALUTE AL FEMMINILE

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