LATINA. LILITH DA 30 ANNI FA CENTRO

Il Centro Donna Lilith è nato nell'86. Molti i risultati raggiunti, nonostante la discontinuità nei finanziamenti

Compie 30 anni il Centro Donna Lilith di Latina dal 1986 accoglie e sostiene le donne che hanno subìto violenza domestica e i loro figli. «Il nostro centro è aperto cinque giorni a settimana, le nostre ospiti seguono un percorso di sostegno condiviso, di assistenza legale e psicologica. Diamo loro tutto ciò che serve per riappropriarsi della propria vita», racconta la presidente Maria Marinelli. L’associazione aderisce alla Rete nazionale delle case delle donne e dei centri di accoglienza fin dai primi Anni Novanta. Sono socie fondatrici dell’associazione nazionale DiRe – Donne in Rete contro la violenza onlus, costituitasi nel 2008, che raccoglie le esperienze di 52 tra centri antiviolenza e case rifugio che operano sul territorio nazionale.
Lilith cop«Nel nostro statuto sono chiare le finalità di promozione del Centro Donna Lilith: stimolare i saperi delle donne, attivare la partecipazione per le pari opportunità, sensibilizzare i cittadini alla violenza di genere affinché questo fenomeno sia sempre più residuale», dice la presidente. «Agli inizi di Febbraio abbiamo fatto una grande festa, vogliamo dare un segnale di positività e di speranza. I festeggiamenti dei nostri 30 anni sono un’occasione per presentare i risultati ottenuti, nonostante la difficoltà dei finanziamenti, mai certi e discontinui. Un’associazione come la nostra meriterebbe più attenzione. Riusciamo a fare tutto grazie alle volontarie (lo siamo tutte) e a chi ci aiuta con donazioni e 5 per mille».Il Centro Donna Lilith organizza al proprio interno corsi di formazione indirizzati a coloro che desiderano diventare operatrici di accoglienza e di ospitalità, oltre ai percorsi di aggiornamento rivolti alle operatrici/volontarie già attive, che sono supportate da percorsi di supervisione con una psicoterapeuta esperta per migliorare e qualificare la professionalità.

Il Centro di accoglienza e la Casa rifugio “Emily”

L’attività principale del Centro Donna Lilith è il Centro di accoglienza per donne in temporanea difficoltà, aperto dal Febbraio del 1991. «Le operatrici di accoglienza, tutte socie volontarie, si alternano secondo una cadenza di 5 giorni a settimana, con turni mattutini o pomeridiani di 3 ore al giorno e che impegnano non meno di due operatrici per turno. Vengono, inoltre, organizzati gruppi di auto-aiuto, con il tutoraggio di operatrici e il supporto di risorse specialistiche. Dal 1991 abbiamo accolto 3095 donne», dice la presidente.
Centro donna Lilith«Dal Gennaio 2003 gestiamo la Casa rifugio “Emily”, struttura per donne che non vogliono più subire violenza, nell’area urbana del Comune di Latina, ad indirizzo segreto. La Casa può ospitare fino a 8 donne con figli/e minori ed opera in stretto rapporto con l’attività di accoglienza. Dal 2003 abbiamo ospitato 132 donne e 132 bambini. Purtroppo abbiamo dovuto rifiutare 32 richieste di ingresso. Le donne fanno un lungo percorso di recupero di se stesse, ognuna fa un piano di realtà, i bambini seguono un percorso di affettività. Dobbiamo cercare di recuperare la relazione affettiva dei bambini con le madri e, a volte, con i padri», spiega Marinelli.
La Casa Rifugio “Emily” è un luogo sicuro e protetto in cui le donne che hanno subito abusi e maltrattamenti trovano aiuti concreti e immediati, informazioni e sostegno per la realizzazione di nuove prospettive di vita. Gli obiettivi di questo supporto sono il superamento del senso di impotenza che la violenza lascia e la ricostruzione della propria autostima. Nella Casa Rifugio le donne sono invitate alla convivenza con le altre ospiti, al rispetto reciproco, alla condivisione degli spazi: diventa un luogo dove sperimentarsi conducendo una vita autonoma. Un’équipe di operatrici specializzate si prende cura dei bambini, per ognuno di loro sono predisposti programmi articolati e personalizzati con attività ludo-pedagogiche, creative e artigianali, il doposcuola, il cineforum.

Le Case di Proseguimento

A Luglio 2013 è stato presentato il Progetto Dea (“Dopo l’emergenza l’autonomia”), finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, da Settembre 2013, sono aperte due Case di proseguimento. «Sono due appartamenti – che possono accogliere fino a tre nuclei familiari – dove le ospiti possono vivere per un periodo dopo aver terminato il percorso nella Casa Rifugio “Emily”. Sono assistite fino al recupero totale e avere del tempo per trovare lavoro e raggiungere la totale indipendenza».
In queste strutture “cerniera”, quindi, le donne possono vivere un semestre in semi-autonomia e gestire autonomamente l’alloggio. L’associazione organizza gruppi di auto-aiuto, servizi specifici per i minori, sperimentando appositi percorsi di formazione e tirocini di lavoro.
L’attività di accoglienza è affiancata anche dal servizio di segreteria telefonica attivo 24 ore su 24. Nell’ambito del Progetto Arianna, il Centro Donna ha attivato, da aprile 2008, un Servizio di reperibilità h 24 collegato al numero verde nazionale 1522. Le donne che si rivolgono a questo numero di pubblica utilità vengono subito messe in contatto con le operatrici del Centro Donna Lilith, che possono così intervenire in modo tempestivo ed efficiente nelle situazioni di emergenza, dove spesso è messa in grave pericolo l’incolumità della donna e dei suoi figli.

Scuole e tanto altro del Centro Donna Lilith

«Una delle nostre attività principali», continua Maria Marinelli,  «è la sensibilizzazione, realizziamo molti interventi nelle scuole (medie e superiori) per combattere gli stereotipi di genere. Un’altra nostra importante attività è la formazione, sia per le operatrici sia finalizzata al reclutamento di nuove volontarie. L’associazione svolge attività di informazione e aggiornamento per conto di enti locali, strutture sanitarie, personale socio-sanitario, ordini professionali, Asl, forze dell’ordine e altre associazioni del territorio. Abbiamo anche uno Sportello di Ascolto attivo nella Casa della Salute di Sezze».
Lilith 4L’associazione Centro Donna Lilith ha anche indetto il Concorso “Affetti speciali” per la realizzazione di un video sul tema delle relazioni affettive, con l’obiettivo di promuovere una cultura della non violenza e valorizzare la produzione culturale delle donne. Ha inoltre un Laboratorio del Centro Donna Lilith organizza attività (seminari, corsi, progetti didattici) per insegnanti e alunni inseriti nei piani dell’offerta formativa degli istituti di diverso ordine e grado. Offre anche consulenza a docenti, studenti, laureandi per progettazione curricolare e attività di ricerca.
Il Centro Donna Lilith dispone anche di un centro di documentazione e biblioteca “Maria Rita Mogno”, con patrimonio informatizzato, che svolge attività tra le quali consulenza, orientamento e prestito del patrimonio librario e video.
Nell’ambito delle attività del Centro di documentazione hanno luogo gli incontri e le attività dei due gruppi di lavoro attivati, aperti a tutte le donne della città: il gruppo di lettura, con lo scopo di approfondire la conoscenza della letteratura femminile con attenzione alla produzione delle scrittrici italiane, e il gruppo sulla memoria, sulla ricostruzione della storia delle donne e del femminismo a livello territoriale.

 

 

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