EMERGENZA UCRAINA: ROMA SI ORGANIZZA PER GLI AIUTI

La mobilitazione dal basso incrocia quella istituzionale. Il Comune ha aperto un hub che coordina una trentina di associazioni

Il numero delle persone che stanno fuggendo dal conflitto ucraino scoppiato la scorsa settimana, a seguito dell’invasione da parte della Russia, ammonta, secondo le stime odierne dell’Unhcr, a oltre 1.000.00.000. Un numero, che l’Ufficio delle Nazioni Unite per i rifugiati sta monitorando giornalmente e che aumenta costantemente con il passare delle ore. Al momento in Italia sono giunti mille profughi, ma il numero nei prossimi giorni aumenterà in maniera esponenziale.

Lo ha confermato lo stesso Filippo Grandi, Alto Funzionario dell’Onu per i Rifugiati, in una lettera aperta destinata al Consiglio delle Nazioni Unite, sottolineando drammaticamente che «in 40 anni di esperienza di crisi dei rifugiati, raramente ho visto un così rapido e grande esodo di persone, quantomeno in Europa, dalla guerra dei Balcani.» Le persone stanno fuggendo nei paesi limitrofi tra cui Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Russia, e da lì, molti si stanno spostando verso altri Paesi europei. Nella sua lettera, Grandi stima che i rifugiati – a meno che non ci sia un cessate il fuoco in tempi brevi – nei prossimi giorni supereranno i 4 milioni.

Le richieste d’aiuto della comunità ucraina

Per affrontare l’emergenza in atto, la macchina degli aiuti si è prontamente attivata a ogni livello. È partita con iniziative spontanee, dal basso, e velocemente si sta strutturando per rispondere in maniera efficiente ai bisogni, che di ora in ora cambiano.

emergenza ucrainaSi è partiti con la raccolta di beni di prima necessità pe la prima emergenza ucraina. Specialmente medicine e kit di primo soccorso. È quello che ci fa sapere il Centro Educativo interculturale San Gregorio al Celio, uno dei numerosissimi centri della Capitale in cui è iniziata la raccolta: «servono soprattutto medicinali, prodotti igienico sanitari, materiali di primo soccorso come garze, lacci emostatici, e poi ci hanno richiesto torce, candele, sacchi a pelo. La richiesta è partita dalla comunità ucraina a diverse chiese che hanno prontamente risposto mettendo a disposizione spazi e risorse».

Molti di questi beni raccolti stanno raggiungendo la chiesa ucraina di Santa Sofia di Roma che, in pochissimi giorni, ha organizzato una macchina per gli aiuti impressionante, ricevendo, tra gli altri, anche il sostegno di Federfarma Roma per quanto riguarda la raccolta di medicinali.

Attivato il sistema accoglienza

Dall’altro lato, il Campidoglio si sta muovendo per gestire il numero di profughi che sta raggiungendo l’Italia e che nei prossimi giorni continuerà ad aumentare. Da oggi 3 marzo è attiva una Task- force dedicata all’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina. Il gruppo di lavoro è coordinato da Barbara Funari, Assessora alle politiche sociali, Mario Mei, Delegato alla sicurezza, e Marco Pacciotti, delegato alle politiche dell’integrazione immigrazione.

Il circuito del sistema accoglienza e integrazione profughi è stato immediatamente attivato per verificare la disponibilità di posti, non solo nei Cas (Centri accoglienza straordinaria), ma anche presso la Federalberghi, ed è stato altresì aperto un tavolo con tutte le associazioni di volontariato, per costruire una risposta il più possibile integrata. «Stiamo approntando l’apertura dell’hub dedicato all’emergenza Ucraina con un numero verde e un indirizzo e-mail dedicato (al momento l’hub raccoglie in unico spazio di lavoro circa 30 associazioni); e con un’équipe di operatori sociali che affiancheranno i tanti volontari che si stanno proponendo di aiutare» ha dichiarato Barbara Funari, specificando che «L’hub servirà da raccordo sia per le richieste di aiuto che per le tante e diverse offerte di collaborazione».

I posti del circuito accoglienza saranno presto ampliati e saranno favoriti «spazi adatti ai nuclei familiari attraverso diverse modalità: la disponibilità degli alberghi (il Comune fa sapere che sono già arrivate le prime adesioni), l’aumento dell’offerta con 200 posti aggiuntivi del Sai, e la disponibilità di alloggi che stiamo già ricevendo dai singoli cittadini».

«Oggi è il momento di stringersi attorno a tutta la comunità ucraina di Roma e aiutarla», sottolinea l’assessora e raccoglie l’invito delle associazioni a «Non insistere sul racconto delle singole storie di chi arriva, a tutela della loro privacy. Ma raccontare la solidarietà e le azioni concrete che la nostra città sta mettendo in campo».

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Contatti Task Force Campidoglio:
Numero verde 800.93.88.73
Indirizzo mail e-mail emergenza.ucraina@comune.roma.it.

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