A RIETI C’È L’ALBERO DELLE FARFALLE PER I RAGAZZI CON DISABILITÀ

Teatro, libri (perfino il "Piccolo Principe" tradotto in dialetto), giochi... per dare a ognuno la possibilità di crescere

L’associazione reatina L’Albero delle Farfalle nasce nel 2010, dopo il terremoto di L’Aquila, sulla scia della drammatica notte che devastò il territorio abruzzese.

«Venni sollecitato ed incoraggiato a dare vita a questa realtà da alcune mamme di ragazzi deceduti nel terremoto»,  ricorda Galafro Conti, presidente dell’associazione, «e così iniziammo l’attività promuovendo borse di studio e aprendo una ludoteca per ragazzi disabili, attiva ormai più di 11 anni».

Un’associazione divenuta nel tempo punto di riferimento per tante persone e per quelle famiglie che ogni giorno si trovano impegnate a crescere ragazzi con piccole o grandi disabilità, i quali necessitano di attività parallele che possano aiutarli a sviluppare capacità o semplicemente a crescere.

Il Piccolo Principe, dal teatro al libro

Uno staff di otto persone segue costantemente i giovani, con letture, giochi, gite e rappresentazioni teatrali. E proprio dal teatro sono nate tante soddisfazioni per L’Albero delle Farfalle.

L'Albero delle Farfalle
“Il piccolo principe” tradotto in dialetto dall’associazione L’Albero delle Farfalle

Diverse le rappresentazioni portate sul palco, tra queste Il Piccolo Principe: «Abbiamo in qualche modo addomesticato il Piccolo Principe, come avrebbe detto la volpe», racconta Galafro, «perché questo libro non ci dà solo delle indicazioni su come vivere qui, ma anche sull’Aldilà, a cosa dobbiamo aspirare quando la vita terrena sarà finita».

Un lavoro, quello con i ragazzi, che dal teatro ha portato alla nascita anche di un libro, realizzato quasi per gioco: «Alcuni anni fa pubblicammo un libro dal titolo “I Colori dell’Arcobaleno”, la cui premessa si basava proprio su “Il Piccolo Principe”, al quale è seguita una rappresentazione teatrale in cui i ragazzi dell’associazione si cimentarono nell’Aula Consiliare della Provincia di Rieti, e da quel libro è nata questa seconda opera venuta alla luce con l’idea di tradurla in dialetto leonessano. Un’idea nata per gioco, poi cresciuta con una pubblicazione a puntate nella rivista “Leonessa e il suo Santo”, terminata a novembre 2021.

E poi, a dicembre, abbiamo pubblicato l’intero libro con il contributo del CSV Lazio. Dopo la prima presentazione fatta proprio a Leonessa ci piacerebbe replicare a Rieti, soprattutto nelle scuole, per divulgare il messaggio del piccolo principe ai giovani, che collega l’altra dimensione a questa terrena».

L’importanza di sentirsi utili

La decennale Associazione L’Albero della Vita ha la propria ludoteca in via di Mezzo 112, ma le attuali norme antiCovid non solo hanno portato purtroppo ad una forzata diminuzione di ragazzi in presenza (da 12 a 6), ma anche ad uno spostamento della sede, attualmente sita nella Chiesa di Regina Pacis.

L'Albero delle Farfalle
L’Albero delle farfalle in cucina… si imparano tante cose!

«Questa associazione e questa ludoteca hanno riempito un grande vuoto che esisteva in me», prosegue Galafro.

«Questi ragazzi, insieme alle loro famiglie, riconoscono il grande lavoro che svolgiamo per stare al loro fianco e questo mi fa e ci fa sentire utili e ci dà una spinta per andare avanti, anche quando a volte ci prende un po’ di malinconia o di sconforto. Ci domandiamo se dobbiamo andare avanti, se siamo utili… poi vediamo questi ragazzi e ci si riempie il cuore. Sotto lockdown tutti ci cercavano chiedendoci quando avremmo riaperto, dimostrandoci tanto affetto. In mezzo a tanti problemi andiamo avanti comunque, per loro e per noi», conclude Galafro Conti, presidente Associazione L’Albero delle Farfalle.

 

 

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