AL VIA SPAZIO BLU, UN MODELLO DI SENIOR HOUSING INTERGENERAZIONALE

Sottoscritto il memorandum d’intesa per un nuovo modello di senior housing intergenerazionale. Spazio Blu è un progetto per lo sviluppo di soluzioni abitative integrate da servizi dedicati al benessere psicofisico degli anziani autosufficienti

di Ilaria Dioguardi

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Da un gioco di squadra che coinvolge istituzioni, primari operatori del settore immobiliare e dei servizi sociosanitari nasce un nuovo modo di concepire la residenzialità degli over 65 autosufficienti. Spazio Blu è un progetto pilota del modello di senior housing INPS, Gruppo CDP, Gemelli, Gemelli a casa e Investire SGR. La prima iniziativa, del valore di circa 130 milioni, sarà implementata a Roma su un perimetro di nove edifici per circa 300 appartamenti con spazi dedicati alla socializzazione e alla salute. L’iniziativa è stata lanciata presso la sede di Cassa Depositi e Prestiti, con la firma del Memorandum di intesa tra Valeria Vittimberga, direttore generale di INPS, Giancarlo Scotti, amministratore delegato di CDP Real Asset SGR, Dario Valentino, amministratore delegato di Investire SGR; Marco Elefanti, direttore generale di Fondazione Universitaria Agostino Gemelli e Stefano Costa, amministratore delegato di Gemelli a Casa e di Gemelli Medical Center.

300 appartamenti a Camilluccia-Trionfale

Spazio blu
Un momento dalla presentazione di Spazio blu

Spazio Blu è un progetto in cui la componente abitativa è reinterpretata in funzione dei bisogni e delle necessità degli anziani autosufficienti, integrata dai servizi sociali e sanitari – erogati sia a domicilio, sia in modalità remota – grazie al contributo di tutti i soggetti coinvolti. Rappresenta da un lato la risposta immobiliare alle tendenze sociodemografiche che vedono aumentare progressivamente la fascia di popolazione anziana autosufficiente, soggetta a un isolamento crescente e spesso residente in abitazioni non adeguate ai propri bisogni; dall’altro la soluzione alla necessità di maggiore attenzione verso la qualità della vita degli over 65, anche grazie all’erogazione di prestazioni e cure che evitino o riducano il ricovero ospedaliero, oltre alla messa a disposizione di spazi e attività dedicati all’invecchiamento attivo.
La prima iniziativa del progetto Spazio Blu verrà implementata a Roma, in un complesso immobiliare del quartiere Camilluccia-Trionfale di un fondo immobiliare di proprietà di INPS e gestito da Investire SGR. Si tratta di edifici inseriti in un più ampio complesso immobiliare residenziale per circa 300 appartamenti che verranno ristrutturati per adattarli ai nuovi bisogni attraverso – per esempio – definizione di nuovi layout, interventi di efficientamento energetico, l’utilizzo della domotica e della tecnologia per favorire l’accessibilità, l’arredamento su misura. Al piano terra verranno creati spazi dedicati alla socializzazione, alla salute e alla cultura quali living room, sala lettura, infermeria di condominio, sala cinema.

Per la socialità della terza giovinezza

Nel progetto, Policlinico Gemelli e Gemelli a Casa, in qualità di operatori specializzati, forniranno prestazioni di servizi di sanità preventiva e in ambito di telemedicina, telemonitoraggio e teleassistenza. «Oggi Gemelli a Casa, grazie al piano d’investimenti adottato da Gemelli Medical Center, offre un’assistenza domiciliare integrata con il territorio, assicurando un protocollo innovativo sul piano tecnologico grazie a sistemi avanzati di telemedicina e teleconsulto. Il modello di assistenza, replicabile in altre realtà, è finalizzato al benessere della persona che resta al centro delle nostre attenzioni», ha detto Stefano Costa, amministratore delegato di Gemelli a Casa e di Gemelli Medical Center. «L’ambulatorio sarà aperto non solo per le persone che vivono nel condominio. Oltre all’attività di monitoraggio, sarà offerta anche un’attività motoria. Le persone devono muoversi per stare bene, ci sarà una palestra, abbiamo un expertise sul tipo di protocollo da utilizzare in funzione all’età e alle patologie: non parliamo di riabilitazione, ma di motricità, e sarà un servizio a disposizione del quartiere. È un fattore molto importante, la socialità: dobbiamo dare a queste persone un modo per divertirsi, per socializzare, per creare qualcosa di più rispetto al semplice monitoraggio medico. Attraverso la nostra Fondazione Gemelli Medical center, vorremmo proporre delle attività, che vanno dal corso teatrale a quello di cucina. Non è importante il tipo di attività, ma è importante legare le persone intorno ad un’attività. Dobbiamo studiare gli spazi giusti per poter coinvolgere il quartiere, questo a mio avviso è fondamentale. Gli strumenti, con il tempo cambieranno e saranno migliori», ha continuato Costa. «Ora dobbiamo concentrarci sul processo e sull’idea, non è lo strumento che ci condiziona, ma l’approccio che avremo nel seguire queste persone, per creare le condizioni migliori di vita. Stiamo parlando di persone che stanno tendenzialmente bene. Gli strumenti di cui disponiamo ci consentono di fare attività motoria e fisioterapia a distanza, abbiamo delle app fantastiche che controllano il movimento, un fisioterapista può seguire fino a quattro persone da remoto, con efficacia e con qualità. Queste applicazioni non sostituiscono il fisioterapista ma consentono di fare più lezioni (per i costi ridotti) con la sicurezza che il movimento sia fatto in modo corretto», ha proseguito. «I dati vengono aggregati in una centrale operativa, con una piattaforma in cui confluiscono i dati. Il monitoraggio completo permette di essere, negli anni, fonte di ricerca, di analisi, di controllo che potrà essere utile in una seconda fase, in tutta Italia, per ridurre l’impatto economico. L’obiettivo è la prevenzione, ridurre il rischio e posticipare i costi della sanità pubblica».

Spazio blu: un modello replicabile

L’iniziativa preserverà l’attuale inquilinato che sarà il primo destinatario di questo nuovo intervento con l’obiettivo di garantire un mix abitativo capace di esprimere al massimo le potenzialità di un patto intergenerazionale tra giovani e anziani. Il valore del progetto è stimato in circa 130 milioni di euro, di cui 100 milioni corrispondenti al valore degli immobili e 30 da destinare alla riqualificazione del complesso. Si tratta di un modello di intervento con caratteristiche tali da renderlo scalabile e replicabile in molteplici contesti urbani e integrabile con operatori locali e quindi in grado di poter essere adottato su scala nazionale.

 

AL VIA SPAZIO BLU, UN MODELLO DI SENIOR HOUSING INTERGENERAZIONALE

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