TOR BELLA MONACA: RIAPRE LA LUDOTECA, GRAZIE ALLE MAMME

Una domenica dedicata a ripulire la Casa di Alice: un esempio di riqualificazione urbana, partito dal basso e sostenuto dal progetto Me.Mo – Memorie in Movimento

Chiunque arrivi a Tor Bella Monaca le nota subito per la loro altezza e imponenza: sono le “torri” dell’R5, il comparto abitativo col più alto tasso di povertà della capitale. Questi palazzi che svettano su via dell’Archeologia hanno, però, un altro primato: essere diventati il quartiere più giovane di Roma, con un sempre crescente tasso di natalità. E non è un caso se proprio in mezzo al comparto ci sia una ex ludoteca, occupata abusivamente per anni e che oggi, grazie alle famiglie del posto, tornerà ad essere abitata dai bambini.

La riapertura della Casa di Alice è una delle tappe del progetto di riqualificazione urbana e culturale “Me.Mo – Memorie in Movimento” (ne abbiamo parlato qui), coordinato da un giovane team di architetti e ingegneri dell’Università “La Sapienza” in collaborazione con alcune realtà associative che operano su Tor Bella Monaca.

 

casa di aliceL’abbandono

È domenica mattina e accompagnato da Mario, coordinatore dell’associazione culturale “El Chentro”, siamo entrati nella struttura in occasione di una delle giornate di pulizia e bonifica degli ambienti. «Questa ludoteca, un ex lavatoio dell’R5», spiega Mario, nasce nel 1995 grazie a un maxi finanziamento europeo per la riqualificazione di Tor Bella Monaca e Torre Angela: un grande investimento che portò il “Sottomarino giallo” (il suo vecchio nome) ad essere un punto di riferimento del quartiere fino al 2008 quando, scaduti i termini dell’assegnazione, si tentò di rimetterla a bando senza esiti positivi. Salvo scoprire, poi, che il Comune avrebbe lanciato sì il bando di concessione senza, però, stanziare fondi per continuare le attività».

Da allora la struttura, composta da un’area attrezzata interna ed esterna, è rimasta abbandonata e depredata da occupanti della zona: sono state sottratte le porte, i sanitari, i termosifoni, le caldaie e tanto altro. Ad assistere a questa vandalizzazione di un bene così prezioso per il quartiere c’erano le famiglie delle torri che, affacciandosi dalle proprie finestre, avevano sott’occhio questa triste realtà.

 

la casa di aliceLe mamme

«Nel 2015, stanche della situazione, alcune delle mamme dell’R5 hanno deciso di costituirsi presidio della ludoteca, sgombrando gli occupanti e ripulendo pazientemente la zona circostante da erbacce e rifiuti. La palazzina è stata liberata e sono state loro stesse a chiedere al Municipio risposte chiare sul futuro della ludoteca. Da lì sono iniziate alcune interlocuzioni, per poter riallacciare le almeno le utenze. Ma le pratiche burocratiche non hanno facilitato la riapertura».

Grazie al presidio di quartiere oggi sul muro d’ingresso della struttura si legge “Casa di Alice”: un battesimo che auspica una riapertura vicina. «Me.Mo ci ha ridato speranza, mettendo in piedi per noi un bellissimo progetto che vedrà ridisegnata tutta l’area gioco esterna per i bambini: verrà finalmente installata un’illuminazione, saranno acquistati dei giochi e rimesso in sesto in campetto. Abbiamo colto subito l’opportunità di metterci in rete con gli altri partner di Me.Mo (tra cui le scuole di Tor Bella Monaca) perché crediamo che la ludoteca, più di altri spazi, abbia la priorità di riaprire». La partecipazione al progetto ha accelerato anche lo sblocco dei finanziamenti del Municipio che, a breve, dovrebbero arredare gli spazi interni, mettendo a norma tutti gli impianti.

 

casa di aliceMentre parlo con Mario, pian piano arrivano alla Casa di Alice alcune mamme del presidio insieme ai loro figli e ad altri amici e, con barattoli e pennelli alla mano, iniziano a riverniciare tutta la ringhiera che circonda la ludoteca. «Casa di Alice rappresenta l’unico elemento di congiunzione di tutto questo comparto a così alta densità abitativa. L’R5 di TBM porta con sé un’immagine non bella, ecco perché vogliamo ripartire proprio dai più giovani, dai bambini, a cui riconsegneremo un bene pubblico, un simbolo di civiltà. Vuol dire dare dignità a chi vive qui, riconsegnare uno spazio pulito e attrezzato, in cui i figli di molte famiglie possano divertirsi non allontanandosi da casa. La caratteristica più bella di questa ludoteca è che sono state le stesse mamme del quartiere ad aver partecipato al processo di rigenerazione. La parte attiva, qui, sono stati i cittadini. Il futuro di Tor Bella Monaca è in mano a loro».

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

TOR BELLA MONACA: RIAPRE LA LUDOTECA, GRAZIE ALLE MAMME

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