SALVAMAMME: IL FURTO È STATO UN DURO COLPO. ORA SERVE UN AIUTO CONCRETO

Salvamamme chiede aiuti economici e una sede adeguata. Gabriella Salvatore: «Dopo l’ennesimo furto, chiediamo che ci sia un’accortezza per associazioni come la nostra, che rispondono alle esigenze della povertà di Roma»

di Ilaria Dioguardi

«Lo scorso lunedì mattina, quando siamo entrate in sede, ci siamo trovate davanti un brutto scenario. Ci siamo subito rese conto che erano stati portati via i cellulari e i pc e che erano stati manomessi scrivanie e cassettoni. Inoltre, sono stati trafugati tra gli 800 e i 900 euro. In sede non girano molti soldi, in occasione delle raccolte li mettiamo nel conto corrente, servono per l’acquisto di latte speciale o per alcune raccolte particolari. Nel caso specifico, la raccolta di denaro serviva per l’acquisto di una carrozzina per un ragazzo disabile a cui, in Ucraina, hanno dovuto tagliare una gamba e c’è il rischio che gli taglino anche la seconda; la carrozzina è necessaria per fare anche in modo che la famiglia gestisca il bambino più piccolo. Dopo la nostra chiamata, la polizia è arrivata molto velocemente ed è stata solidale nei nostri confronti. Inoltre, hanno rubato le Valigie di salvataggio», dice Gabriella Salvatore, criminologa, operatrice di Salvamamme, responsabile del progetto Valigia di salvataggio, dedicato alle donne vittime di violenza. «Diamo un trolley alle donne che decidono di uscire da situazioni di violenza: arrivano da noi spontaneamente e forniamo loro le informazioni sui passi giusti da fare (consulenza legale e psicologica), oppure tramite le case protette o gli ospedali. Spesso queste donne scappano di casa senza portare via niente, noi forniamo loro vestiario, i prodotti per l’igiene e la valigina di salvataggio con prodotti per bambini e dei giochi, per restituire la dimensione di infanzia che molti di loro perdono vivendo di riflesso delle situazioni così pesanti. Ogni anno ne diamo oltre duecento. I ladri hanno rubato anche queste, le hanno svuotate e usate come valige per la refurtiva». È stato portato via anche un tablet che doveva essere consegnato ad un bambino che ne aveva necessità per l’inizio della scuola.

Mai ferme

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Nella notte tra domenica e lunedì Salvamamme ha subito un furto. Gabriella Salvatore: «Quando siamo entrate in sede, ci siamo trovate davanti un brutto scenario».

Questo è stato l’ennesimo colpo per un’associazione che lavora senza mai chiudere neanche un solo giorno per rispondere alle drammatiche situazioni delle famiglie italiane, ucraine e di altri Paesi e che vengono sostenute da Salvamamme. «Viviamo prevalentemente di bandi e continuiamo a rimanere aperte, anche quando non vinciamo dei bandi. Rispondiamo alle esigenze e ai bisogni di migliaia di famiglie, se un’associazione come la nostra chiude migliaia di famiglie non sempre trovano la risposta immediata alle loro esigenze», continua Salvatore. «Lunedì stesso ci siamo rimboccate le maniche, quel giorno è partito un camion per l’Ucraina, avevano bisogno di tante cose e abbiamo fatto partire una spedizione; come tutti i giorni, molte famiglie sono venute da noi, avevano necessità di vestiario e di alimenti e le abbiamo sostenute. In contemporanea, mentre dei volontari risistemavano la sede, altri davano aiuti: anche in questo caso non ci siamo mai fermate».

Aiuti economici e una sede adeguata

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«Non ci siamo mai fermate, lunedì stesso ci siamo rimboccate le maniche ed è partito un camion per l’Ucraina»

«Dopo l’ennesimo furto, chiediamo un supporto, sia un finanziamento stabile anche rispondendo a dei bandi, ma che ci sia un’accortezza per associazioni come la nostra che rispondono alle esigenze della povertà di Roma. Abbiamo avuto tante risposte di solidarietà, anche istituzionali, noi abbiamo necessità che la vicinanza venga dimostrata realmente e in modo concreto», dice Gabriella Salvatore.
Prima dell’inizio della pandemia Covid-19, nella sede precedente in via Ramazzini, l’associazione subì già uno scassinamento: venne spaccato l’ingresso e furono rubate carrozzine e corredini per bambini. Croce Rossa ha offerto ospitalità a Salvamamme, la sede ora è a via Pacinotti, in zona Marconi. «La nostra sede era un vecchio magazzino del meccanico di Croce Rossa, noi l’abbiamo sistemato grazie ad un nostro volontario che ha messo le mattonelle del pavimento. Ristrutturare una sede così richiedeva migliaia e migliaia di euro, che non abbiamo. Se li abbiamo, li adoperiamo per l’acquisto di latte speciale, carrozzine e altro occorrente per le famiglie bisognose. Abbiamo creato noi delle stanze, che non esistevano. Siamo grati a Croce Rossa, e anche al Municipio 11 che velocemente ha creato uno spazio antistante per permettere il carico e scarico delle merci. Ma non è una sede che permette di avere spazi grandi e di posizionare tutto in un unico posto. Abbiamo magazzini sparsi sul territorio. Si sono offerte delle aziende per installare sistemi di allarme, ma vediamo se rimarremo qui: questa strada la notte è un po’ buia. Crediamo che i ladri siano entrati la notte tra domenica e lunedì. Lancio quest’appello non perché faccio parte dell’associazione, ma perché so che tipo di lavoro viene fatto, che tipo di risposta viene data alle persone che hanno necessità: Salvamamme chiede aiuti economici e una sede più adeguata».

SALVAMAMME: IL FURTO È STATO UN DURO COLPO. ORA SERVE UN AIUTO CONCRETO

SALVAMAMME: IL FURTO È STATO UN DURO COLPO. ORA SERVE UN AIUTO CONCRETO