QUATTRO PROGETTI EUROPEI PER L’INCLUSIONE DEI ROM

Insegnamento della lingua, lotta alle discriminazioni, formazione per giornalisti, avvocati, educatori, indicazioni per i politici... Grazie all'associazione Romni onlus

L’Europa è per l’inclusione dei Rom ed è contro le discriminazioni: sono ben quattro i progetti attualmente in corso, di cui è parte l’associazione Romni Onlus, da più di dieci anni attiva nella difesa dei diritti delle donne Rom nel nostro Paese. Progetti diversi, ma che concorrono a innescare processi che portino a fermare le discriminazioni, riconoscere i diritti, permettere l’inclusione dei Rom, attraverso la lingua e il lavoro.

DiscriKamira contro le discriminazioni

Il 25 febbraio si svolgerà il convegno nazionale che chiude il progetto DiscriKamira contro le discriminazioni, iniziato nel dicembre del 2018. Il progetto vede la collaborazione di tre associazioni (oltre a Romni onlus, la spagnola Kamira, che è in realtà una federazione di associazioni, e l’Istituto di Deaconess di Helsinki). È finanziato dalla Direzione Generale della Giustizia della Commissione Europea e punta a sensibilizzare su stereotipi negativi e sui pregiudizi esistenti, dà assistenza alle donne rom e alle vittime di discriminazione punta a rimuovere le discriminazioni, forma gli attori interessati. Questo è uno degli aspetti più interessanti del progetto: la formazione degli avvocati (ne sono stati coinvolti 200, tra Roma, Isernia e Torino) e dei giornalisti, oltre che di esponenti delle comunità Rom e Sinta.

inclusione dei RomStrettamente legata a questo è la creazione dell’app SOS KAMIRA – che tra poco sarà attiva anche in Italia – che permette di segnalare, con molta semplicità, i crimini di odio e i casi di discriminazione, incoraggiando le vittime a fare denuncia. Le segnalazioni arrivano alle associazioni che mettono a disposizione i propri avvocati, che daranno assistenza legale gratuita.

Il convegno nazionale Discrikamira del 25 febbraio sarà l’occasione per presentare i risultati del progetto per l’inclusione dei Rom e discuterli: si svolge on line dalle 17:00 alle 20:00 e per partecipare è sufficiente collegarsi a questo link: https://global.gotomeeting.com/join/710083069

 

IntersectVoices per i politici

Anche il progetto “IntersectVoices” (che è partito nel maggio scorso e si svolge in Finlandia, Romania e Italia) ha l’obiettivo di combattere le discriminazioni, in particolare concentrandosi sulla discriminazione intersezionale, cioè quella basata su più fattori che interagiscono tra loro tanto da non poter più essere distinti e separati.

Il progetto si rivolge a tre target: le potenziali vittime di discriminazione intersezionale, cioè le donne rom; i professionisti e operatori che lavorano con le vittime delle discriminazioni e policy makers. È già stata svolta un’attività di ricerca, attraverso questionari e interviste, tra le donne Rom e Sinte con diverse condizioni e background, per avere un quadro chiaro del problema. È poi in corso un’analisi della legislazione italiana (e ovviamente degli altri paesi coinvolti) rispetto a questo problema. Sulla base di quanto emerso da queste due ricerche, verrà sviluppato un manuale di formazione e, in settembre, saranno prese iniziative formative per operatori di Terzo settore e per professionisti legali, che aiutino le potenziali vittime a dare voce alla propria esperienza e ai propri interessi, assistendole nella segnalazione di episodi di discriminazione.

Una terza indagine, attraverso interviste mirate, verrà fatta tra i policy makers, per poi arrivare alla formulazione di raccomandazioni politiche perché venga introdotto il principio di intersezionalità nelle politiche e legislazione antidiscriminazione.

 

inclusione dei RomBetter Tomorrow, per imparare l’italiano

Il progetto “Better Tomorrow”, che è iniziato a settembre 2020 e finirà nel 2023, ha invece l’obiettivo di aumentare le competenze linguistiche della minoranza Rom, perché non c’è niente da fare: se non parli bene l’italiano avrai ancora più difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro. Di “Better Tomorrow” sono partner 4 paesi europei (Croazia, Italia, Slovenia e Serbia), con organizzazioni che si occupano di educazione degli adulti e dei bisogni specifici dei Rom.

Non sarà un lavoro facile, perché mancano strumenti e anche contenuti didattici multilingue da mettere a disposizione dei Rom e di chi vuole affrontare questo percorso con loro. Per questo il progetto ruota attorno alla creazione di una piattaforma online multilingue, in cui i contenuti saranno tradotti in romanì e nelle quattro lingue dei paesi partner. Altre azioni riguarderanno la formazione di esperti e la sperimentazione del percorso con un gruppo di Rom.

ELMI, per gli educatori

Il titolo del quarto progetto per l’inclusione dei Rom, che sta partendo ora, è complicato, ma l’obiettivo è chiaro: si chiama “Education for Labour Market Integration: Enabling Educators to Better Target Low-Qualified Adults” (Istruzione per l’integrazione nel mercato del lavoro: consentire agli educatori di indirizzare meglio gli adulti scarsamente qualificati), abbreviato in ELMI. I partner, oltre agli italiani, sono tedeschi, sloveni, greci, serbi e polacchi.

L’obiettivo è diffondere le buone prassi e aumentare le competenze e le conoscenze degli educatori che lavorano con persone adulte appartenenti a gruppi sociali emarginati e vulnerabili, principalmente la comunità Rom e quelle di rifugiati/migranti, ma non solo. Le organizzazioni che lavorano nell’ambito dell’educazione degli adulti in contesti e in paesi diversi, infatti, si scontrano con problemi simili, oltre che con bisogni comparabili. Per questo confrontarsi sugli approcci e sui metodi di un lavoro così delicato è importante, anzi necessario. Scopo principale dell’ELMI è quindi ricercare pratiche che hanno ottenuto risultati, analizzare il loro potenziale di adattamento in località diverse e presentare queste pratiche agli educatori di organizzazioni partner e quelle esterne al consorzio. Alla fine, verrà pubblicato un compendio di 24 buone pratiche e saranno realizzati una serie di eventi e conferenze per farle conoscere.

Se avete correzioni o suggerimenti da proporci, scrivete a comunicazionecsv@csvlazio.org

 

QUATTRO PROGETTI EUROPEI PER L’INCLUSIONE DEI ROM

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