ROMA. UCRAINA CREATTIVA E L’ARTE DELL’INCLUSIONE

Presentati a Roma i lavori realizzati durante i corsi di arte e pittura dedicati a 40 rifugiati ucraini nell’ambito del progetto L’arte dell’inclusione organizzato dall’Associazione Ucraina CreAttiva, con il supporto di UNHCR e INTERSOS

Presso lo storico Spazio 5 di via Crescenzio, a Roma, si è tenuta la presentazione dei lavori realizzati durante i corsi di arte e pittura dei 40 rifugiati ucraini che hanno partecipato al progetto L’arte dell’inclusione, organizzato dall’Associazione Ucraina CreAttiva. L’iniziativa, realizzata con il supporto del programma PartecipAzione di UNHCR e INTERSOS, è stata l’occasione per ascoltare le testimonianze dei partecipanti e degli artisti coinvolti e di immergersi nella cultura e nella tradizione dell’Ucraina.

Puntare sulla comunità attraverso l’arte

L’arte dell’inclusione
Maria: «Ho scoperto che la nostra comunità è ricca di talento e tanto desiderosa di esprimersi»

L’arte dell’inclusione vuole sostenere la crescita, le attività e le reciproche collaborazioni di quelle organizzazioni che a livello locale favoriscono la coesione sociale, l’integrazione, la protezione e l’empowerment di rifugiati e richiedenti asilo, al fine di consolidare reti di protezione incentrate sulle comunità e favorire comunità più inclusive e solidali. Obiettivo è la promozione dell’integrazione e dell’inclusione sociale delle persone in fuga dalla guerra presenti nel territorio di Roma attraverso la partecipazione a laboratori di pittura delle tradizionali uova Pysanka, laboratori di disegno all’aria aperta, passeggiate culturali e visite archeologiche, per un totale di 12 sessioni laboratoriali, 4 sessioni di disegno itinerante, 6 gite nei luoghi d’interesse culturale e storico-artistico di Roma e provincia. L’iniziativa è diventata un punto d’incontro e di socializzazione per la comunità ucraina, che ha unito il legame con le proprie tradizioni con la scoperta del territorio.
Tra i partecipanti, c’è chi è rimasta sorpresa dalle potenzialità espressive che l’arte è capace di sprigionare, come Alona, che nel corso dell’evento ha letto le sue poesie: «L’arte dell’inclusione mi ha donato gioia: ho imparato a dipingere le uova tradizionali e le bellezze di Roma. Porto nel cuore la ricchezza dello stare insieme, per superare i momenti difficili». Maria non nasconde la meraviglia quando parla della Capitale: «Ho scoperto che la nostra comunità è ricca di talento e tanto desiderosa di esprimersi. La prima volta che ho visitato il Colosseo sono rimasta colpita dalla bellezza dell’antica Roma: non lo dimenticherò mai». L’evento è stato l’occasione per presentare il libro dedicato alle tradizionali uova ucraine Come nasce una Pysanka, realizzato dall’associazione grazie al contributo di artisti rifugiati e formatori del progetto.

Ucraina CreAttiva: non vogliamo fermarci qui

L’arte dell’inclusione
La Pysanka è il tradizionale uovo artigianale ucraino

«L’arte dell’inclusione ha rappresentato una sfida, ma anche una grandissima soddisfazione», ha raccontato Viktoriya Shevchenko, presidentessa di Ucraina CreAttiva. «In un momento così tragico per il nostro paese siamo riusciti a trovare, attraverso le molte forme dell’espressione artistica e creativa, un modo per fare comunità e costruire qualcosa di bello. Non vogliamo assolutamente fermarci qui. L’idea di costituire un’associazione ci è venuta nel 2017», ci ha raccontato Shevchenko. «Abbiamo, sin dall’inizio, rintracciato poeti, artisti, musicisti ucraini e abbiamo organizzato serate di poesia, arte, musica. Il progetto era inizialmente pensato per i rifugiati, in Ucraina la guerra c’è già dal 2014, ma con lo scoppio della guerra di larga portata dal febbraio 2022, i rifugiati ucraini sono aumentati e abbiamo pensato a un progetto per dare loro una mano. Dal 2021 abbiamo aperto una scuola con laboratori per creare l’uovo tradizionale ucraino. Il Parco Archeologico del Colosseo, in occasione del nostro laboratorio, ci ha accolto a braccia aperte. Noi non abbiamo una nostra sede, allo Spazio 5 a via Crescenzio ci danno la possibilità di fare i nostri laboratori. Prima del febbraio 2022 erano presenti a Roma circa 25mila persone ucraine, oggi molte di più. In questo progetto abbiamo trovato persone che hanno voglia di condividere e stare insieme. Molti di noi hanno familiari e amici in Ucraina».

ROMA. UCRAINA CREATTIVA E L’ARTE DELL’INCLUSIONE

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