REGIONE LAZIO, MASELLI: PRESTO BANDI SULLA FORMAZIONE

Il punto di vista dell'Assessore Maselli, intervenuto al convegno CSV Lazio del 16 giugno, su rapporto tra istituzioni e volontariato, RUNTS, formazione. «Spingere sull’acceleratore perchè co-programmazione e co-progettazione diventino prassi»

«Occorre spingere sull’acceleratore affinchè la co-programmazione e la co-progettazione diventino prassi». A parlare è Massimiliano Maselli, Assessore Servizi sociali, Disabilità, Terzo Settore, Servizi alla Persona della Regione Lazio, intervenuto venerdì 16 al convegno CSV Lazio Costruire il presente immaginando il futuro.

Nato a Roma e laureato in Scienze Politiche, Maselli è consulente d’azienda. Ha fatto parte del Consiglio d’Amministrazione di Cotral Spa, della Site ed è stato Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’agenzia regionale Sviluppo Lazio S.p.A. È alla quarta elezione in Consiglio Regionale.

L’Assessore Maselli ha ribadito la volontà della Regione Lazio di creare alleanze con gli organismi del territorio, implementando quelle esistenti, perché, come ha sottolineato, «le istituzioni possono arrivare fino ad un certo punto, la straordinaria organizzazione del mondo dell’associazionismo ci aiuta, come è sempre stato, ad andare oltre»

Lei ha portato la sua esperienza nel panel dedicato al rapporto tra volontariato e istituzioni. Ritiene che co-programmazione e co-progettazione siano già prassi? Se no, come fare in modo che lo diventino?

Maselli
L’Assessore Maselli ha ribadito la volontà della Regione Lazio di creare alleanze con gli organismi del territorio, implementando quelle esistenti

«Le istituzioni da una parte e gli enti – il terzo settore, il volontariato, l’associazionismo – dall’altra hanno iniziato già da un po’ di tempo a co-programmare e co-progettare. Senza dubbio ora occorre spingere sull’acceleratore affinchè questi due percorsi diventino prassi».

Sul RUNTS: è stata perfezionata la trasmigrazione degli enti dal Registro regionale al Registro unico nazionale. Quali sono secondo lei le criticità nella gestione e nella fruizione delle informazioni rispetto all’Ufficio regionale? I fondi stanziati hanno consentito di implementare tale ufficio?  

«La trasmigrazione è stata effettivamente perfezionata, ma ci sono ancora criticità. Non a caso, nei prossimi giorni è prevista una riunione tra il Ministero competente e le singole Regioni. C’è un problema che riguarda la piattaforma e varie difficoltà di carattere informatico, tecnico e amministrativo. Si è in una fase delicata, la speranza è che la riunione in programma sia risolutiva. I fondi del Ministero sicuramente hanno consentito e stanno consentendo di implementare l’organico dell’Ufficio regionale del Lazio per la gestione del Registro unico, che richiede un notevole lavoro. Infatti – lo ricordiamo – il Registro unico è nazionale, ma ogni Regione ha un ufficio amministrativo che lavora sul RUNTS. Si sta gestendo questa fase delicata, legata anche alle difficoltà a contattare una serie di piccoli enti che, per caratteristiche organizzative, risentono di un gap tecnologico».

Durante il convegno, il Presidente Rocca ha parlato di fondi regionali disponibili per la formazione. In che modo queste risorse possono essere messe in campo per la crescita del volontariato? Vede, in questo senso, un’alleanza con CSV Lazio?

«Sulla formazione, che deve riguardare anche il volontariato, sono disponibili tante risorse del Fondo sociale europeo. Sarà cura della Regione pubblicare il prima possibile bandi dedicati proprio alla formazione che riguardi il volontariato. Siamo molto propensi a stringere alleanze con gli organismi del territorio e, non ultimo, ad implementare quella con il CSV Lazio, così come spero abbia testimoniato la nostra presenza al convegno di venerdì 16. È normale che le istituzioni possano arrivare fino ad un certo punto: la straordinaria organizzazione del mondo dell’associazionismo ci aiuta, come è sempre stato, ad andare oltre».

A questo link l’intervista a Enrico Serpieri, che ha introdotto il primo world cafè, a questo l’intervista a Gianluca Cantisani, che ha introdotto il secondo. Qui l’intervista doppia ad Annalisa Casino e Monica Di Sisto, che hanno introdotto il terzo. Qui l’intervista a Rose Marie Scappin, che, insieme a Beatrice Tabaccoqui l’intervista, è intervenuta nel panel dedicato alle nuove forme di attivismo civico. Qui, invece, l’intervista a Mauro Del Barba, dedicata alle società benefit e al rapporto tra profit e non profit. Qui l’intervista a Franco Parasassi, che ha portato il suo contributo sui rapporti tra profit e non profit, e qui a Fabio Giglioni, sulla collaborazione tra associazioni e istituzioni. Qui l’intervista a Sisto Russo, intervenuto su volontariato in cambiamento e nuove forme di attivismo civico. Qui l’intervista a Piero Fusco, intervenuto sui rapporti tra profit e non profit.

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